Il sale. È sul tavolo di ogni ristorante e di qualunque casa. Siamo abituati a usarlo senza curarci della sua provenienza. Oggi è un bene comune e a buon mercato, ma non è sempre stato così.
Il sale
Si ritiene che il sale è stato un ingrediente indispensabile nell’Europa Orientale sin dal 6600 avanti Cristo. Mentre le civiltà di cacciatori e raccoglitori si spostavano verso sistemi più complessi, basati sull’allevamento e l’agricoltura, il sale si è reso necessario per garantire la salute degli animali e lavorare i loro prodotti.
La storia
Le prime testimonianze scritte della produzione di sale in Europa appaino durante il Medio Evo. Un documento redatto dalla cancelleria ungherese nel 1075 cita un laboratorio salino in una città chiamata Turda.
In un altro documento del 1271 la miniera di sale di Turda veniva offerta al capo della Chiesa Cattolica della Transilvania. Nella primavera del 1552, un rapporto stilato dagli ispettori reali indicava quella di Turda quale la miniera di sale più importante della Transilvania.
In effetti i depositi di sale di questa regione coprono un’area di oltre 190 chilometri quadrati, per una profondità media di circa 250 metri, mentre i depositi più profondi raggiungono uno spessore di 1200 metri.
La miniera di sale di Salina Turda
È stato un grande piacere scoprire che la miniera di sale di Salina Turda, chiusa nel 1932, è stata riaperta come attrazione turistica nel 1992.
Durante il mio ultimo giorno a Cluj-Napoca ho preso un minibus per raggiungere Turda.
Da lì ho preso uno dei bus navetta che collegano il centro della città con la miniera. Dopo una breve introduzione da parte di un impiegato che mi ha mostrato una grossa mappa e mi ha indicato il percorso migliore, ho cominciato a discendere per una galleria che sembrava scavato da una talpa gigante. Mentre la temperatura colava a picco, le pareti hanno cominciato a traspirare, trasformandosi in specchi neri.
Affascinata da tale fenomeno, ho sfiorato la superficie umida, per poi ritrarre la mano nell’avvertire la sensazione oliosa del sale nero in lacrime.
In fondo alle scale il passaggio è confluito nella Galleria di Francesco Giuseppe, un tratto orizzontale completato nel 1870 per facilitare il trasporto di sale in superficie. Facendo attenzione a non scivolare sul lucido pavimento di sale, ho seguito il percorso fino a camere riecheggianti e stanze in cui erano esposti gli antichi macchinari di estrazione. Sono poi giunta alla Miniera di Rodolfo, l’ultima area attivamente sfruttata qui a Turda. Una piattaforma di legno consentiva una vista dall’alto della fossa rettangolare profonda oltre 40 metri.
Invece di attendere l’avanzare di lunghe file dirette verso l’unico ascensore disponibile, ho percoso i 172 gradini fino al fondo della miniera, dove intere famiglie si intrattenevano in questa specie di parco divertimenti dotato di pista da bowling, minigolf, giostre e area giochi per i più piccoli. Su un lato ho trovato un altro punto di osservazione sulla Miniera Teresa, dalla forma a campana, che si tuffa di altri 120 metri in profondità e comprende un lago sotterraneo con barche a remi.
Sebbene molti visitatori fossero qui per divertirsi, io ero affascinata dalla geologia della miniera. Stalattiti di sale pendevano dal soffitto e si allungavano di quasi tre metri prima di spezzarsi per il peso. Le pareti a strapiombo apparivano zebrate a causa delle ombre di nero, grigio e ambra. Gli strati della crosta terrestre si alternavano a quelli dei depositi di sale, creando un’intrigante schema a strisce e linee ondulate.
Sale e religione
Il sale è stato spesso utilizzato in cerimonie religiose e, fino a poco tempo fa, un poco di sale veniva posta sulle labbra del bambino al momento del battesimo. Nella celebre “Ultima Cena” di Leonardo, Giuda ha rovesciato il sale, un gesto che simboleggia eventi sfortunati o malvagi.
La Bibbia è piena di riferimenti simbolici al sale: la moglie di Lot si trasforma in una statua di sale per aver guardato indietro verso Sodoma e Gomorra e Gesù chiama i suoi discepoli “il sale della terra”.
I buddisti credono che il sale protegga dagli spiriti maligni e gli ebrei intingono il pane nel sale durante il Sabbath. Il sale è stato ampiamente utilizzato negli incantesimi della tradizione dell’Europa Orientale ed è ancora considerato magico dalla religione wicca.
Centro curativo
Data la lunga relazione del sale con il sacro, convertire le miniere di Turda in un parco divertimenti mi è sembrato un gesto alquanto profano. Dopo aver condiviso le mie considerazioni con un altro visitatore, ho scoperto che la miniera è utilizzata anche come centro curativo. La temperatura costante dell’aria, la mancanza di allergeni, la presenza di particelle di aerosol e la prevalenza di ioni positivi hanno dimostrato di avere effetti curativi sui pazienti con difficoltà respiratorie, soprattutto sui bambini. Il parco divertimenti è stato inizialmente progettato per intrattenere i bambini costretti a trascorrere qui molte ore.
Allora ho respirato profondamente, riempiendomi i polmoni di ioni positivi, domandandomi se in fondo gli antichi che credevano nelle proprietà magiche del sale non ne sapessero già più di noi…
Informazioni utili
- Per arrivare a Turda da Cluj-Napoca il minibus parte ogni ora da Piata Mihai Viteazu e Strada Ion Popescu Voitesti; il costo è del tragitto è 35 lei (circa 10 euro) e la duratadi circa 35 minuti.
- Il bus navetta per la mina costa circa 2 euro per tratta.
- La miniera è aperta tutti i giorni, dalle 9 alle 17 (ultimo ingresso alle ore 16).
- L’ingresso costa circa 6 euro per gli adulti, 3 euro per bambini e studenti, 3,50 euro per pensionati.
Dove si trova Turda
Dopo anni passati a lavorare 70 ore alla settimana con una professione che pagava le bollette ma non portava alcuna gioia, mi sentita come “il buco nella ciambella”: solido fuori ma vuoto dentro. Nel 2007, cercando di dare un senso alla mia vita, sono partita all’inseguimento delle mie vere passioni: viaggiare, scrivere e fotografare.
sono stato a Cluj ma non ho letto da nessuna parte di questa meraviglia, mannaggia!