Sant’Agata di Puglia è un bellissimo borgo dei Monti Dauni, arroccato a 975 metri di altitudine.
A causa della sua posizione elevata è stata soprannominata lo Spione o la Loggia delle Puglie. Dalla sua piazza principale, infatti, è possibile ammirare un panorama vasto sino al confine con la Campania e la Basilicata.
È Bandiera Arancione del Touring Club, Città slow e Borgo della Lettura.
Ma cosa si può visitare in un weekend a Sant’Agata di Puglia?
- 1. I luoghi della lettura
- 2. La Chiesa Matrice di San Nicola, il luogo di culto più importante di Sant’Agata di Puglia
- 3. La Chiesa di Sant’Andrea
- 4. La Chiesa di San Michele Arcangelo
- 5. Il Castello Imperiale, gioiello di Sant’Agata di Puglia
- 6. Il Forno a paglia
- 7. Il Frantoio Nova
- 8. Il Belvedere e il panorama di Sant’Agata di Puglia
- 9. Il Ponte Romano
- 10. Il Museo Etnografico
1. I luoghi della lettura
Sant’Agata di Puglia ha aderito al progetto “Borghi della Lettura“. Periodicamente, infatti, sono organizzati eventi incentrati sulla lettura e visite guidate che permettono di entrare a diretto contatto con le persone del posto.
Perdendosi tra i suoi vicoli sono diversi i luoghi della lettura, che destano curiosità. Tra di essi ricordiamo la Bibliocabina e la Piazzetta della Lettura.
La prima è una vecchia cabina telefonica, adibita a libreria condivisa, in cui è possibile praticare il book-crossing. La seconda, invece, è un piccolo spazio abbellito da murales, dove le persone possono sedersi e partecipare alle letture grazie a un leggio che occupa il centro della piazza.
2. La Chiesa Matrice di San Nicola, il luogo di culto più importante di Sant’Agata di Puglia
Rappresenta la chiesa più importante di Sant’Agata di Puglia sia dal punto di vista religioso che da quello storico-artistico.
La Chiesa matrice di San Nicola risale intorno al 1100, quindi nel periodo normanno. Solo successivamente furono aggiunti alla struttura degli abbellimenti in stile barocco.
La facciata è austera e affiancata dal campanile, più recente rispetto alla rimanente parte della struttura perché ricostruito interamente in seguito al terremoto del 1901.
All’interno della chiesa, con pianta a croce latina, sono custoditi tesori di inestimabile valore. Si passa dal coro ligneo in noce nero fino ad arrivare al Presepe settecentesco scolpito da Stefano di Putignano e la pala di Gaetano di Pacecco de Rosa, risalente al Seicento.
La volta a botte della Cripta della Chiesa è stata interamente affrescata dal pittore Enzo Liberti (1922-2009), che vi ha raffigurato la passione di Cristo.
I volti dei personaggi ritraggono quelli di decine di santagatesi, le cui espressioni, forgiate dalla vita quotidiana degli anni ‘50, danno valore ai sentimenti che il Calvario di Gesù, certamente, destò in quanti vi assistettero. Anche le Porte in bronzo sono del Maestro Liberti.
3. La Chiesa di Sant’Andrea
La Chiesa di Sant’Andrea è la più antica di Sant’Agata di Puglia e si erge nella parte alta del borgo perché ricostruita lì ex novo a causa dello slittamento del terreno sottostante dove prima sorgeva la struttura.
La sua facciata in pietra ospita degli interni di grande impatto, come dimostrano gli affreschi sul soffitto e sull’abside del pittore Enzo Liberti. che ricoprono interamente la volta.
Nella chiesa sono custoditi anche un Crocefisso ligneo del Seicento e un coro in legno di noce.
4. La Chiesa di San Michele Arcangelo
La Chiesa di San Michele Arcangelo è di epoca longobarda.
L’edificio venne ricostruito in stile neoclassico nel 1938 perché distrutto dal sisma del 1930, che colpì Sant’Agata.
La porta in bronzo e metallo smaltato della Chiesa è opera dell’artista Enzo Liberti.
Della struttura originaria rimane, al suo interno, la Cappella dedicata a San Biagio, patrono del borgo. La festa di San Biagio cade il 3 febbraio di ogni anno. Questo è il giorno in cui i santagatesi si riuniscono in chiesa per la benedizione della gola e provvedono alla distribuzione delle panelle benedette.
5. Il Castello Imperiale, gioiello di Sant’Agata di Puglia
Il Castello Imperiale occupa la parte alta del borgo ed è uno dei gioielli di Sant’Agata di Puglia.
Costruito inizialmente per scopi prettamente militari e difensivi, ha visto il susseguirsi di diverse dominazioni nel corso dei secoli: bizantini, longobardi e normanni.
Ma fu sotto il dominio di Alfonso d’Aragona che il maniero venne trasformato in una residenza ducale.
Da non perdere assolutamente la Cappella dedicata a Sant’Agata e il camminamento tra le torri, dal quale si gode una vista stupenda.
6. Il Forno a paglia
Il Forno a paglia è un importante esempio di un’antica tradizione ormai perduta.
Appartenente alla famiglia Del Buono, risale al XV secolo e rappresenta probabilmente il forno più antico di tutta Sant’Agata di Puglia.
Occupa la parte alta del paese e consta di una stanza dove c’è il forno vero e proprio, affiancata da un piccolo spazio utilizzato come deposito della paglia.
7. Il Frantoio Nova
Il Frantoio Nova risale al Seicento e prende questo nome dalla famiglia che ne era proprietaria.
In origine era utilizzato privatamente e solo in tempi successivi fu reso un luogo pubblico.
Affascinante la macina in pietra, che occupa gran parte della scena. Gli ambienti ipogei in cui è stato costruito il frantoio sono ricchi di storia e testimonianza dell’antica civiltà contadina.
8. Il Belvedere e il panorama di Sant’Agata di Puglia
È proprio dalla terrazza del Belvedere in Piazza XX Settembre che si comprende perché Sant’Agata è denominata lo “Spione delle Puglie”.
Qui la vista si estende a 180 gradi dal vicino Monte Croce alle tipiche verdi vallate dei Monti Dauni. Nelle giornate soleggiate e limpide è possibile osservare parte del Promontorio del Gargano, il Mar Adriatico, il paesaggio al confine con la Campania e il Monte Vulture in Basilicata.
9. Il Ponte Romano
A pochi chilometri dal centro di Sant’Agata, si trova il Ponte Romano.
Fu costruito per favorire l’attraversamento del torrente Calaggio – deviato in periodi successivi – e venne utilizzato fino agli anni Sessante del Novecento.
Il ponte presenta una struttura a tre arcate, ancora oggi visibili. Purtroppo attualmente versa in stato di abbandono, ma conserva ancora il suo fascino storico e architettonico.
10. Il Museo Etnografico
Visitare il Museo etnografico significa fare un tuffo nel passato tra le tradizioni e le usanze di Sant’Agata di Puglia. È un piccolo angolo del borgo, in cui sono custoditi oggetti antichi e fotografie d’altri tempi.
Il museo è gestito dall’Associazione “Santagatesi nel Mondo”, che ha lo scopo non solo di preservare le tradizioni e i ricordi passati, ma anche di unire le persone del paese, che per diversi motivi si sono trasferite altrove.
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Lunatica, poco paziente, avventurosa e ribelle quanto basta.
Ho fatto del viaggio uno stile di vita, una finestra aperta verso il mondo. Il contatto con la natura e la cultura rappresentano per me una costante; viaggio per sentirmi bene e aprire la mente.
Ogni meta ha un suo perché e il mio obiettivo è scoprirlo a tutti i costi.
Ho una fanpage “Amici di Valigia” dove condivido le mie esperienze, emozioni e passioni.