Se c’è uno sport che proprio non avrei mai pensato di provare si tratta del rafting. L’idea di lanciarmi tra le rapide di un fiume a bordo di un gommone con una pagaia in mano e un casco in testa, mi terrorizzava. Questo accadeva prima di aver deciso di andare contro questa mia paura e di provare un’elettrizzante e divertente discesa di un paio d’ore sul Sesia in una zona a dir poco spettacolare.
Partenza da Milano e nel giro di un’ora e mezza siamo a destinazione; SesiaRafting si trova a Vocca, è nata come scuola di canoa successivamente allargandosi al rafting e ad altre attività adrenaliniche fluviali come il canyoning e l’hydrospeed. La cornice è notevole: natura, aria limpida, bar e tavoloni di legno per socializzare e raccontarsi le emozioni vissute e di contorno un bel prato verde che si affaccia direttamente sul Sesia che nella stagione estiva può ospitare tende e camper.
Mi sento ancora spaventata e piuttosto titubante ma l’accoglienza del team mi fa subito rilassare e guardandomi intorno capisco che si tratta di uno staff di professionisti organizzati e attenti, che non lasciano nulla al caso.
Muta, casco, una breve lezione per acquisire le nozioni di base e conoscere i comandi che ci impartirà la guida e siamo pronti a raggiungere con il pulmino il punto di partenza, nei pressi di Balmuccia. Il tempo sembra non essere dei migliori, cielo coperto e aria fresca ma stranamente, poi, si rivela essere un’atmosfera molto suggestiva e adatta al rafting.
Sul gommone da rafting si sale in più persone, 6/7 e anche di più a seconda delle sue dimensioni, una di queste persone è la guida e gli altri i vogatori. La guida impartisce gli ordini poichè conosce il fiume e le manovre da fare a seconda della situazione. Le guide di SesiaRafting sono estremamente affidabili e simpatiche, se si è fortunati come noi si capita tra le mani di Rodrigo, esperta guida originario del Costa Rica, oppure di una delle ragazze della Nazionale femminile Rafting, squadra che dal 2011 continua a vincere titoli e campionati.
Una delle cose belle del rafting è che è impossibile non socializzare e fare gruppo con il resto dell’equipaggio, anzi, è una condizione necessaria per riuscire ad affrontare il fiume e le sue insidie, esatto, insidie! Ci sono ad esempio passaggi tra grandi massi che richiedono collaborazione, coordinazione e determinazione da parte di tutti, rapide adrenaliniche dove la distrazione non è contemplata, correnti da fronteggiare e manovre da eseguire con estrema precisione. So che detto così può sembrare difficile e pericoloso quando invece è molto divertente ma da non prendere sottogamba poiché si è sempre nel letto di un fiume, a bordo di un’imbarcazione.
Durante la discesa si susseguono momenti concitati ad altri più sereni dove l’acqua è calma e la corrente trascina dolcemente il gommone. Allora ci si può rilassare, guardarsi in viso, scambiarsi un sorriso e una pacca sulle spalle, ammirare l’immensità del panorama e ascoltare il rumore dell’acqua e della natura. Ogni rapida ha un suo nome che la guida conosce e a seconda della quantità d’acqua presente nel fiume al momento, sarà più facile o più difficile da eseguire richiedendo ogni volta una manovra diversa.
Due ore passano in fretta e con un gran sorriso sulle labbra arriviamo nei pressi di Varallo dove ci attende il pulmino per riportarci, esausti ma soddisfatti, alla sede di SesiaRafing per una doccia calda rigenerante e per rimetterci i nostri abiti.
Inutile dire che con uno sport come il rafting si bruciano una grande quantità di calorie – cosa che non fa mai male – ottimo pretesto per un ottimo pranzo tipico al ristorante Il Gatto e la Volpe situato nell’omonimo campeggio in Valsesia, dove piatti come polenta taragna, stufato d’asino, salumi tipici, torte salate e dolci di pasta frolla è possibile gustarli senza sensi di colpa!
Life Coach, mi occupo di crescita personale e di educazione emotiva e il viaggio è la massima espressione della crescita. Se non si torna da un viaggio almeno un po’ cambiati, vuol dire che si è mai partiti.