L’abbiamo già ricordato spesso, ma mai abbastanza. L’Australia è un continente che nasconde mondi infinitamente diversi tra di loro, che spaziano dai paesaggi più esotici a incredibili deserti, passando per alberi dalle parvenze alpine e costiere similii al Nord Europa.
In questo appuntamento con Italian Dreamtime, ci troviamo al cospetto del Sud dell’Australia.
Il nostro consiglio, se avete un budget sufficiente, è quello di avventurarvi attraverso il continente per mezzo del mitico The Ghan, un treno che percorre l’Australia in lungo e in largo e che, nel nostro caso, prende in considerzione la spina dorsale del continente australe, ovvero la tratta Alice Spirngs – Adelaide.
Ovviamente ci sono varie categorie di prezzo e potreste addirittura prendere un intero scompartimento come vostra suite. Se invece avete un budget come il nostro accontentatevi della terza classe: non rimarrete comunque insoddisfatti dai tramonti ammalianti che il Red Center è in grado di regalarvi.
E poi il deserto che piano piano si trasforma in steppa, il rosso cambia sfumatura di chilometro in chilometro fino a tramutarsi in giallo con cespugli di forme e colori che la vostra immaginazione a fatica può etichettare come flora. E poi il verde, che piano piano si impossessa della scena, con la vegetazione che a poco a poco come per magia cresce, e si palesa in forme a noi vagamente familiari. Già perché l’Australia Meridionale (South Australia) è una regione che in qualche modo ricorda pendii e colori più simili a quelli a cui i nostri occhi sono abituati.
In poco meno di 24 ore si arriva ad Adelaide, la capitale dello stato australiano meridionale. Questa cittadina, etichettata come “minore”, è pur sempre una grande città per noi occidentali. Peculiarità di Adelaide è l’avere un centro. Non come lo intendiamo noi, sia ben chiaro, ma per lo meno un posto in mezzo alla città ben definito, dove le macchine non possono passare e si scorgono persone e negozi di giorno e una quantità smisurata di locali la notte. Una cittadina nettamente a misura d’uomo, comunque. Non troppo grande, trasporti moderni e di facile utilizzo, grandi palazzi che si alternano a parchi in mezzo alla città e poi, cosa assolutamente da non trascurare, la vicinanza con il mare.
Già… il mare. Quello specchio oceanico di colore blu che mette il buon umore, che rinfresca e fa pensare, viaggiare, sorridere e che spesso ti permette anche di ricordare che a casa c’è sempre e comunque qualcuno che ti aspetta. E se lo vuoi, toccando l’oceano con un dito, potrai sentirti in contatto perfino con l’Italia. Il mare, quell’inguaribile romantico. Che ti ricorda come un tramonto non è mai lo stesso e che ogni giorno vale la pena di essere vissuto anche solo per vederlo, il momento in cui le nuvole prendono fuoco e le onde sembrano rallentare e inchinarsi per dare spazio, per non rubare la scena a sua maestà il sole, che per un po’ se ne va a riposare.
Il rapporto che Adelaide ha con la costa è magnifico. In pochi minuti dal lavoro si può arrivare alla parte ovest della città che si adagia sulla costa e forma una sorta di lunga scia di piccoli borghi, quali Delfin Island, West Beach e Henley Beach, dove è possibile vivere pienamente tutta la meraviglia dell’oceano. Senza dimenticare la più viva-famosa-vissuta di tutte: Glenelg.
Non dimentichiamoci, poi, del fantastico Cleland Conservation Park, sulle colline a sud-est della città, dove è facile accarezzare i teneri koala – vere star dell’Australia Meridionale – oltre a tanti altri animali tipici del continente quali rettili e volatili di ogni forma e genere, o il pittoresco emu.
Da Adelaide si può raggiungere anche la vicina Kangaroo Island con l’ausilio di un traghetto in partenza da Cape Jervis (ad un’ora e mezza di autobus dalla Central Bus Station Adelaide). Quest’isola, pur essendo la terza per estensione di tutta l’Australia, è popoalta da soli 4000 abitanti. Un’isola che l’ente del turismo australiano etichetta come “Galapagos Australiane” per i suoi ambienti naturali meravigliosamente preservati (più di metà isola) e per la presenza massiccia di alcune colonie di animali che si trovano solo da queste parti. Mentre i leoni marini dell’isola coprono addirittura il 10 per cento di tutti gli esemplari nel mondo.
L’isola dei canguri è un mix di paesaggi e climi simili a quelli del Nord Europa, dove i tramonti sembrano non finire mai, dove le rocce sembrano prendere vita da un momento all’altro per le loro forme stravaganti, dove perdersi in qualche memorabile passeggiata nei pressi di Kingscote significherà quasi sicuramente ritrovarsi in qualche zona protetta e godere così di paesaggi unici e mozzafiato.
I posti di interesse turistico da non perdere in quest’isola sono Seal Bay, Little Sahara, Mount Thisby e l’incredibile Flinders Chase National Park che ospita l’incredibile conformazione rocciosa Remarkable Rocks e lo spettacolare Admiral’s Arch. Non sarà impossibile tra koala e serpenti, nemmeno incontrare un ammaestratore di pellicani che vi mostrerà che anche un animale di quella stazza ha un cuore giocoso.
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Raccontare storie e luoghi a cuore aperto è quello che so fare meglio ed è quello che continuerò a fare, per sempre.