Il nome della città inglese Bath significa letteralmente “bagno”. Qualcuno potrà anche sorridere, ma su questa parola essa ha praticamente fondato la propria storia. Bath infatti è una località termale naturale, l’unica nel Regno Unito, cosa che ha favorito la sua fondazione e la sua fama. La sua acqua sorgiva, oltre ad essere calda, possiede un elevato numero di sali disciolti in essa. Le terme sono state e sono ancora un ottimo motivo per visitare la città, a maggior ragione oggi, visto che uniscono piacere e cultura, passato e presente.
Passato. Si dice che un primo villaggio sia stato fondato dal celtico Re Bladud, presunto padre di Re Lear. Già allora era un posto famoso per le sorgenti calde, e forse per questo ritenuto magico. I Celti lo avevano dedicato ad una dea chiamata Sul. Ad un certo punto arrivano i Romani, appassionati di bagni e di terme, trovano le sorgenti e vi fondano una colonia. Conoscono anche Sul, molto simile alla loro Minerva, e consacrano la colonia a quest’ultima. Di conseguenza, il nome di quell’insediamento diventa Aquae Sulis, “acque di Sul”. I Romani lo trasformano in un tempio dedicato a Minerva, che funge anche da luogo di cura e ristoro e da foro. Dopo la partenza dei Romani, la storia e l’uso delle sorgenti calde continuano attraverso il Medioevo fino a noi.
Ora le rovine di Aquae Sulis sono diventate un ricco museo, ma fate attenzione perché è un museo ingannevole: da fuori sembra piccolo, ma quando si entra ci si accorge della sua vastità, e vi ci vorranno alcune ore se volete vedere proprio tutto quanto. Il museo si snoda tra le antiche terme romane ed edifici più moderni costruiti a ridosso di esse a partire dal XVIII secolo. Proprio qui attaccata si trova la Pump House, in origine luogo dove bere l’acqua termale, poi trasformatasi in elegante punto di ritrovo mondano, e ancora oggi sede di un lussuoso ristorante.
Punto centrale del museo è la magnifica piscina porticata: fino agli anni Settanta si poteva ancora fare il bagno, ma ora è stato vietato. Inoltre troverete ogni genere di reperti, dai resti di costruzioni e condutture idrauliche, agli oggetti, alle statue. Colpisce constatare quanto la Gran Bretagna rispetti e protegga il passato dei suoi antichi invasori.
Presente. Dalla fuga dei Romani ai giorni nostri le terme di Bath hanno attraversato innumerevoli vicende, davvero troppe per essere riassunte in poche righe. Sono stati ovviamente costruiti altri stabilimenti dove raccogliere ed usare le acque, per il bagno o per essere bevute. Di qui è passato ogni genere di avventore, dai sovrani ai feriti di guerra. Nel 1978 una ragazza muore di meningite dopo un bagno e le terme vengono chiuse. Negli anni Novanta, anche attraverso una lotteria, si raccolgono i fondi per un nuovo stabilimento, il Thermae Bath Spa, che viene inaugurato nel 2006.
Il Thermae Bath Spa è un vanto per tutta la città. Con una piscina coperta, una sul tetto con vista panoramica, saune, aree massaggi ed un caffè-ristorante, si tratta di un vero gioiello moderno. E con numerose proposte di orario, prestazioni e pacchetti (qui si possono addirittura tenere riunioni di affari e cerimonie), possono soddisfare molteplici varietà di clientela. Non ci sono più i templi, ma la piscina coperta è chiamata Minerva. E stupisce pensare che l’acqua usata al giorno d’oggi è la stessa usata dai Romani 2000 anni fa, anche se filtrata per motivi sanitari.
Passato e presente a contatto l’uno con l’altro…
Dove si trova Bath
Per maggiori informazioni visitate il sito dell’ente turistico di Bath.
Classe 1967, amo soprattutto la natura, la fotografia e gli aquiloni. Dopo una vita passata a fare tutt’altro, scopro la bellezza dei viaggi come conoscenza di cose e persone nuove e non solo come svago. Fotografo per passione, quando possibile uso le immagini al posto delle parole per descrivere situazioni e stati d’animo.
Gianluca, grazie di questo bellissimo pezzo: la visita a queste meravigliose terme la ricorderò sempre come uno dei momenti più belli dei miei viaggi in Gran Bretagna! Perché l’atmosfera che le pervade è… unica, ci puoi respirare l’avventura dei colonizzatori giunti fino a quelli che per la loro epoca erano i remoti confini del mondo conosciuto, e contemporaneamente il misterioso passato del popolo conquistato che lentamente li cambia: ricordo vividamente di aver ammirato una bellissima, inquietante effige raffigurante un Mercurio/Cernumnus, divinità romana e celtica insieme. E poi le finte statue romane, di epoca vittoriana, che adornano la grande piscina all’ingresso… lì davanti ti ritrovi catapultato, stavolta, in pieno, fascinoso clima retro: ma che bello immedesimarsi in un gentleman dello scorso secolo! Quando ci andai io, più di dieci anni fa, vendevano al gift shop un magnifico profumo sulfureo che si chiamava proprio Aquae Sulis: pensa che, tempo dopo, telefonai per riordinarlo ancora, ma mi dissero che ahimè non era più in produzione! Complimenti ancora per il pezzo e saluti!