Day 18 Treno – Il racconto del Day 17 lo trovate qui > Ulan Bator, Mongolia, la seconda città più inquinata al mondo
Lasciare Ulan Bator devo dire che non mi dispiace affatto. Avrei voluto fare un giro più esaustivo della Mongolia e delle sue campagne ancora vergini per quanto riguarda il turismo. Sarà per un altro viaggio. Saltando la capitale questa volta.
Il treno che ci porterà alla nostra ultima tappa è la mattina presto, alle 6.30. Sveglia di buon’ora quindi è via con un taxi verso la stazione. Dopo mezz’ora di macchina ci rendiamo conto di un piccolo errore: siamo stati portati all’aereoporto. Eh magari. Invece noi abbiamo bisogno della stazione e nel solito inglese improbabile cerchiamo di farci portare alla destinazione corretta.
Secondo tentativo riuscito. Perdere questo treno sarebbe stato decisamente un bel problema perchè i treni da Ulan Bator a Pechino non passano tutti i giorni ma solo due volte a settimana. Quindi tirato un respiro di sollievo saliamo sul nostro ULTIMO TRENO.
Per questa tratta di 30 ore abbiamo deciso di provare la prima classe. Anche solo per la curiosità di vederla. In questo caso i letti per cuccetta sono solo due, uno sopra l’altro, c’è un tavolino, una poltroncina è il bagno è in comune solo con la cuccetta accanto. La privacy è decisamente maggiore. La situazione peró non cambia: bisogna trovare qualcosa da fare in queste ore. La problematica è l’assenza di internet, alla fine tra un libro e un gioco di società poter stare un po’ al cellulare aiuterebbe sicuramente.
Purtroppo su alcuni treni la connessione va e viene in altri come quelli mongoli non avevamo proprio connessione. Ma come si fa ad avere internet all’estero? Esistono dei piccoli router, nel nostro caso abbiamo comprato Skyroam. Il routerino puó essere affittato o comprato in base alle vostre esigenze. Quando poi dovete fare un viaggio all’estero basta comprare dei pacchetti di ricarica. Noi ad esempio abbiamo preso un pacchetto da 20 giorni, e ogni 24 ore possiamo scegliere se attivare l’offerta per quel giorno o risparmiare credito per quando ci servirà. Devo dire che è veramente molto comodo.
Il costo è più o meno di 6 euro al giorno ma si possono collegare tutti i dispositivi che si vuole e quindi dividere il costo tra i diversi viaggiatori. Funziona in quasi tutti gli stati (sul sito trovate la lista!) in Mongolia, ovviamente per nostra grande fortuna, no. Ci siamo così dovuti accontentare di un po’ di sana lettura e qualche dormita.
Dico qualche, perchè come era già accaduto al confine tra Russia e Mongolia anche qui abbiamo dovuto attraversare la dogana è questo richiede un continuo sali scendi dal treno di ufficiali che entrano nelle cabine per controllare i passaporti, i bagagli e documenti vari.
Ah se decidete di intraprendere questo viaggio ricordatevi di portare con voi dei powerbank. Sul treno c’è solo una presa per carrozza. Quindi dovete imparare a gestire le batterie del cellulare, del router, della macchina fotografica, del tablet. Noi ormai ne siamo dipendenti.
La sera prima di un viaggio carichiamo tutto così siamo più tranquilli. Ovviamente dovete anche valutare la potenza e la portata dei power baby. Io ne utilizzo uno della tucano da 10.000 mAh.
Sono Eleonora Costi, giovane fotografa di Milano
Laureata in Psicologia presso l’università Cattolica di Milano
Ho conseguito un master in Photography e Visual Design presso la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano e ho iniziato a lavorare con Riverboom, un collettivo di fotografi internazionali, come fotografa di reportage.
Ho già collaborato con alcune importanti testate giornalistiche.