Di solito si parla del tipo di viaggio che si vuole fare, se turistico, avventuroso, enogstronomico, religioso… ma siamo sicuri che ad ogni scelta corrisponda un solo tipo di viaggiatore? Tutti i saccoapelisti sono uguali? Non credo. Magari hanno solo la stessa passione. Allora cosa li differenzia? Semplice: quello che differenzia tutte le persone: la personalità!
E proprio dalla personalità sono partita per individuare quattro categorie di viaggiatori. Il campione di riferimento: 740 viaggiatori provenienti da 71 paesi divesi. Tre le lingue usate nell’esperimanto, uno solo il test di personalità: l’ITAPI-G, l’inventario italiano della personalità. Questo test analizza i sette tratti della personalità di ciascun individuo – dinamicità, vulnerabilità, empatia, coscienziosità, immaginazione, difensività ed introversione – che sono alla base del mio studio.
Ogni tratto di personalità prevede diversi comportamenti ed atteggiamenti che il soggetto mette in atto nel corso del viaggio. Sono emerse quattro tipologie di viaggiatore diverse tra loro.
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Molto difensivo, centrato su se stesso, da grande importanza a disciplina e ordine. Si impegna sempre affinché sicurezza e controllo dominino in tutti gli ambiti del viaggio. Molto attento a salute e igiene, ricerca la qualità del cibo e si preoccupa sempre di avere una strategia pronta per gestire ogni imprevisto. Prima di prenotare deve essere certo del livello di professionalità e della qualità di assistenza che troverà. Pessimista, ipotizza sempre lo scenario peggiore, non prende decisioni autonomamente, cerca informazioni e conferme su internet.
E’ diffidente rispetto a culture che non sono la sua, non ama i viaggi a stretto contatto con i popoli locali, talvolta neanche cucine diverse dalla sua. Non ama i contesti troppo affollati. E’ una persona pratica, per lui la realtà deve essere misurabile. Trova difficoltà a sperimentarsi in un modo nuovo o in contesti troppo diversi, preferisce un viaggio con aspetti rassicuranti ed accoglienti, simili a quelli che ha intono a se a casa. Nel viaggio esprime il bisogno di relax e fuga. Ama gli hotel e le sistemazioni comode. E’ alla ricerca di una viaggio che gli permetta di dare un taglio netto alla sua vita di sempre e di fuggire dalla quotidianità. Preferisce viaggiare con il partner o la famiglia.
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Socio-adrenalinico
Una persona socievole e poco complicata, non ha richieste puntigliose, è poco immaginativo, emotivamente poco coinvolgente. Ama il divertimento, gli piace trascorre il tempo con altre persone e mettersi in mostra. Organizza i suoi viaggi sulla base dei racconti degli amici, non ha problemi a stare in luoghi molto affollati o a condividere i propri spazi con altri. Mediamente dinamico, sceglie un viaggio in base alla meta che ha deciso di visitare o al tipo di attività che ha deciso di intraprendere.
Gli piace fare cose nuove, anche avventurose, ed è autonomo ed intraprendente. Non ha bisogno di avere ogni istante programmato, ma ama i viaggi che prevedano diverse attività, come un tour itinerante con la visita di più città o musei. Comunicativo e loquace, è intraprendente nel muoversi, ha bisogno di sentire propria la scelta dell’itinerario, non ama programmare, preferisce decidere strada facendo, avere delle possibilità di scelta. Vuole sentirsi sempre regista della sua vacanza, ma avendo spunti e suggerimenti da chi conosce il territorio.
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Sognatore-emotivo
Ama i viaggi emotivamente coinvolgenti, a contatto con la gente, pieni di avventure, senza programmi, da raccontare agli amici al tuo ritorno. Fortemente empatico e immaginativo, cerca un viaggio attraverso cui fondersi nella cultura che visita. Vuole uscire dai soliti itinerari e mischiarsi con la gente del posto. Ama i contesti affollati, dove fare nuove amicizie con persone nuove e diverse da se. Nutre molta fiducia nel prossimo, ha una visione positiva della vita, non è preoccupato dai rischi di salute e sicurezza.
Appassionato, pratico, concreto, cerca la sorpresa e l’avventura. Non programma molto prima di partire, decide il viaggio sul momento e non sente il bisogno di raccogliere informazioni dettagliate. Ama immaginare quello che farà ancor prima di partire. La sua forte capacità immaginativa lo allontana dalla realtà tanto che a volte avverte il bisogno di una “guida” che dia forma alla sua esperienza, qualcuno che lo faccia sognare, ma che poi lo riporti a terra e riesca a definire tempi e spazi in modo chiaro.
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Programmatore-introverso
Meticoloso e preciso, organizza le attività nel dettaglio. Non ama il rischio o l’avventura, si preoccupa per i problemi di sicurezza e salute dei luoghi che visita. Preferisce i viaggi che prevedano una serie diverse d’attività, anche sportive, e si interessa agli aspetti storico-culturali di una regione. Non lascia niente al caso, ha un atteggiamento metodico, molto riflessivo nelle decisioni, è diffidente rispetto a culture che non sono la sua, non ama i contesti troppo affollati. Tende a riproporre i suoi copioni e il suo stile di vita anche in viaggio. Introverso, preferisce stare da solo o con i propri cari, dedicare il suo tempo alla ricerca di se stesso o al rapporto intimo con le persone che ama e alla condivisione delle sue emozioni con loro. Questo aspetto è molto importante e quando sceglie un viaggio chiede consiglio ad amici e familiari. Rifugge dagli ambienti affollati, non vuole l’attenzione per se, né passare il tempo con gente che non conosce.
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Psicologa turistica e viaggiatrice. Giro per il mondo e studio i viaggiatori. Credo che la psicologia unita ad i viaggi può dare grandi risultati sia in ottica di marketing che di crescita personale. Anche autore di www.viaggiaredasoli.net e www.chetiporto.it
Si può essere un incrocio? Sognatore in fuga? Programmatore emotivo? Quest’ultimo scoppia in lacrime ogni volta che i suoi programmi non riescono come previsto? E il più pericoloso di tutti, il viaggiatore schizzofrenico: il socio-introverso!
Concordo con Flavio, ci vorrebbe una terza categoria a incrocio, magari non proprio quella che dice lui, ma qualcosa che sia più una via di mezzo tra l’avventuroso/sognatore senza programmi e aperto mentalmente e il “concreto” che però non sia necessariamente “programmatore introverso”, ma semplicemente pratico, non eccessivamente stressato dall’organizzazione, capace di programmare quando necessario ;). E’comunque interessante la classificazione. Grazie.
Ragazzi, ogni persona è una sfumatura diversa, non esiste un modello che descrive ognuno di noi! Questo studio ti da come valore aggiunto che i 4 tipi di viaggiatori, non sono definiti sulla base di descrizioni o comportamenti osservati, ma su una base scientifica quindi ti danno la garanzia che di sicuro esistono personalità di questo tipo e che sono le “più frequenti” quindi può aiutare il mondo del turismo a dare un approccio più orientato alla personalità del cliente e non solo alla customer satisfaction.
Io direi che sono una viaggiatrice bizzarra, a volte adrenalinica a volte introversa, sognatrice sempre, emotiva quando scrivo, razionale quando giro da sola. E’ bello essere in fuga, ma prima di partire è consigliabile risolvere i problemi che ci tormentano, che altrimenti ci portiamo in valigia ovunque andremo 😉