Perche’ visitare la Turchia e navigarne i mari a bordo di un caicco? Semplice: ottima cucina, paesaggi, mare mozzafiato, eleganza, ordine e relax garantito al 100%. Non mi credete? Leggete il racconto che segue.
Arriviamo in Turchia senza grosse aspettative, un paese che non e’ mai stato in cima alla lista personale dei posti da visitare. Non potevo di certo rifiutare l’invito di Mike di passare una vacanza di 7 giorni a bordo di un caicco, navigando tra le acque del mare Egeo in compagnia di 14 persone di paesi e nazionalità’ diverse.
Per chi non lo sapesse (ed io ero fra questi fino a qualche settimana fa’), il caicco e’ un’ imbarcazione in legno molto grande, che può contenere fino a 7 cabine e 14 persone, come nel nostro caso. Le barche possono variare notevolmente, partendo da un livello base fino all’extra lusso. Il nostro gruppo non si può di certo lamentare, facendo il nostro caicco parte della categoria più vicina al lusso, quindi con cabine spaziose ed aria condizionata inclusa. Inoltre il personale di bordo provvede ogni giorno alla preparazione dei 3 pasti: colazione, pranzo e cena.
La partenza e’ prevista per il sabato, giorno in cui tutti i caicchi delle diverse compagnie fanno ritorno a Bodrum, per il “cambio clienti”: quelli al termine della vacanza lasciano il posto (e le cabine) a quelli che invece la stanno per iniziare, come nel nostro caso.
Per ridurre i costi del bar a bordo, ci viene data la possibilità di acquistare ciò che vogliamo, in termini di bevande alcoliche, presso il supermercato locale. Con un tassista ci rechiamo al più vicino Carefour (ebbene si, ci sono anche in Turchia) e sotto gli occhi increduli dei dipendenti e della clientela, riempiano 6 carrelli con bottiglie di Gin, Vodka, vino, birra, ecc. Potrebbe sembrare troppo ma non lo e’: siamo in 14 a bordo (escluso il personale), nessun astemio.
Saremo al completo solo alle 2 di notte quando gli ultimi 2 passeggeri fanno il loro arrivo dalla Gran Bretagna. Nemmeno a dirlo iniziano anche i festeggiamenti, un party che durerà fino alle 6 di mattina.
I 7 giorni che seguono (e le rispettive notti) sono un mix di relax, sport, tintarella, ottimo cibo e party, quasi sempre a bordo del caicco.
Di giorno il cielo e’ sempre azzurro, senza nuvole e con un sole che spacca le pietre; di notte la luna piena illumina il mare creandone un riflesso quasi artificiale e le stelle ne riempiono il cielo, un firmamento che lascia a bocca aperta.
Le giornate sono scandagliate dai tre pasti: colazione alle 8, pranzo alle 13 e cena alle 20. Durante il giorno ci si sposta con il caicco da una baia alla successiva, sempre attraversando acque cristalline, di un blu a volte fin troppo blu.
L’attivita’ preferita’ dalla maggior parte di noi e’ sicuramente il dolce far niente: non mancano a bordo in posti in cui perdersi anche solo per prendere il sole, leggere o dormire. Quando poi le energie tornano, si può sempre fare un tuffo in mare: nuoto, snorkeling, windsurfing le attività preferite.
La sera ha sempre un’atmosfera speciale: il fatto di trovarsi in mezzo al mare, aiuta a creare un’atmosfera unica, rilassata, quasi spirituale. Dopo cena iniziano “le danze” con musiche di vario genere inclusa quella turca, proposta dal nostro capitano: la poppa dell’imbarcazione, dove consumiamo solitamente i nostri pasti, si trasforma in una grande pista da ballo, dove tutti, o quasi, ballano e si divertono fino alle prime luci dell’alba.
Non manca proprio nulla, figuriamoci il classico bagno di mezzanotte: ci vuole davvero poco a convincere anche i piu’ esitanti a tuffarsi in mare, sotto una luna piena che illumina a giorno.
Passare cosi’ tanti giorni in mare aperto aiuta a riscoprire quella tranquillità e semplicità che solo una vita lontana dalla televisone, dalle luci e rumori della societa’ moderna sa’ dare; ci si sente in pace con se stessi, con l’ambiente circostante ed in armonia con i compagni di viaggio.
Facciamo ritorno a Bodrum in grande stile, con le vele spiegate, muovendoci solo con la forza del vento, così forte che perfino il capitano ne e’ stupito: velocità di crociera che sfiora i 8.4 knot, un record per questa imbarcazione (con motore spento). Ottimo regalo di fine vacanza, non credete? La ciliegia sulla torta la mette Jim, compagno di viaggio ed amico, nonché campione di windsurf: nel bel mezzo del mare Egeo, nel punto di velocità massima raggiunto dalla nostra imbarcazione, decide, con il consenso del capitano, di tuffarsi in mare o meglio, con l’aiuto del personale di bordo viene gettato in acqua assieme alla sua tavola da windsurf. Seguira’ poi la nostra imbarcazione per circa un’ora ininterrotta. Emozionante da vedere, incredibile da provare: Jim, una volta risalito a bordo, confesserà di non aver mai provato nulla di talmente esilarante ed allo stesso tempo emozionante.
Come spesso succede, l’ultimo giorno e’ anche il più triste: e’ il momento dei saluti, quello in cui dobbiamo abbandonare il silenzio e la pace del mare per far ritorno alle nostre rispettive città, quello in cui si ha la consapevolezza di aver trascorso 7 giorni speciali, condivisi con persone altrettanto speciali, momenti indelebili che rimarranno per sempre nei nostri cuori.
Perfino il capitano ed i componenti dello staff sembrano emozionati: ci confessano che difficilmente hanno trovato clienti come noi. Sara’ per il fatto che quasi ogni notte li abbiamo tenuti svegli fino all’alba con i nostri party e la nostra musica?! Chi può’ dirlo, a me sembrano sinceramente emozionati, in fondo abbiamo condiviso anche con loro i nostri momenti di gioia ed allegria.
Un po’ alla volta il caicco si svuota, ognuno diretto verso località diverse, lasciando spazio a gente nuova, svizzeri ci dicono, alla ricerca di pace e tranquillità che solo certi posti sanno dare..
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Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori