Il nostro sesto giorno di itinerario attraverso le terre del Madagascar è stato molto intenso e ci ha permesso di vivere esperienze molto diverse tra loro. Proprio per questo mi sento di dire che si è rivelata una delle giornate più arricchenti.
Ambalavao: Il Mercato degli Zebù
Abbiamo lasciato la mattina presto la foresta pluviale di Ranomafana lasciandoci nuovamente meravigliare dal paesaggio che gradualmente cambiava di abito di fronte ai nostri occhi. Il verde si è man mano fatto sostituire dalla roccia regalandoci un paesaggio molto più arido ma altrettanto affascinante.
Abbiamo così raggiunto Ambalavao, cittadina immersa in un magnifico paesaggio montuoso caratterizzato da numerosi monoliti dalle dimensioni imponenti. La nostra grande fortuna è stata quella di capitare qui proprio di mercoledì, giorno della settimana nel quale si svolge il più grande mercato degli zebù di tutto il Madagascar. Visitarlo è stata una di quelle esperienze che permette a noi viaggiatori di avvicinarci e di approfondire usanze e costumi locali nella loro forma più genuina. Non si tratta infatti di un mercato per attrarre turisti (gli unici turisti presenti eravamo noi) ma di un luogo nel quale si può assistere a vivaci compravendite di quello che è l’animale emblema di questo paese.
Botteghe Artigiane: Produzione di Seta e Carta
Poco più tardi ci siamo recati in due differenti botteghe artigiane. Nella prima abbiamo potuto assistere al processo di produzione della seta ricavata da una specie endemica di baco da seta del Madagascar e nella seconda ci è stata mostrata la fabbricazione di un tipo di carta molto particolare, per la quale si utilizza sia la corteccia di un cespuglio locale sia dei fiori essiccati.
Riserva Naturale di Anja
A soli 7 km da Ambalavao si trova la Riserva Naturale di Anja, che noi abbiamo raggiunto a metà pomeriggio. Anche in questo caso la fortuna è stata dalla nostra parte in quanto, essendo tra i pochissimi visitatori presenti, la nostra guida ci ha dedicato molto più tempo del previsto (circa 3 ore) accompagnandoci in un meraviglioso tour alla scoperta di questo luogo.
Storia e Caratteristiche della Riserva
Comincio con lo spiegarvi qualcosa in più su questa riserva e sulla sua storia. Nel 1992 un’associazione patrocinata dal WWF ha coinvolto la popolazione locale a partecipare ad un progetto di protezione della foresta di Anja. I proventi dei biglietti di ingresso vanno quindi ad alimentare l’economia locale.
La riserva si estende su una superficie di 370.000 mq caratterizzati dalla presenza di tre giganteschi monoliti (chiamati Le Tre Sorelle) immersi in una stretta foresta popolata da lemuri catta (per intenderci parliamo della specie di lemure più noto all’immaginario comune), camaleonti, diverse specie di uccelli e dai boa del Madagascar.
Esperienze nella Riserva Naturale di Anja
La visita di questa riserva per me è stato uno dei momenti più belli di tutto il viaggio, complice il paesaggio magnifico in cui è immersa, i numerosi incontri con lemuri e camaleonti e l’esaltante trekking tra i monoliti con tanto di discesa con fune che ci ha fatto provare anche quel pizzico di adrenalina che non guasta mai. Forse anche il fatto che invece l’incontro con il boa non si sia concretizzata influenza il mio giudizio, essendo io molto intimorita da ogni tipo di serpente!
L’avvistamento dei lemuri in questo luogo è molto diverso da quello che vi ho descritto nella foresta di Ranomafana poiché, essendo molto più abituati alla presenza dell’uomo, qui è possibile osservarli molto da vicino e addirittura camminare in mezzo a loro. Inoltre, in questo caso, l’averne visti così tanti non è questione di fortuna ma è piuttosto una garanzia per chiunque si rechi a visitare questo posto. Si consideri infatti che questa piccola foresta è popolata da più di 400 esemplari di lemure.
Dove Dormire nella Riserva Naturale di Anja
Per concludere una giornata così intensa e ricca, niente di meglio che soggiornare al Betsileo Country Lodge, situato a poca distanza dalla riserva. Questo lodge si trova infatti in una splendida posizione su una collina con viste spettacolari sulle montagne circostanti. Caratterizzato da un edificio principale e da ampi cottage, questa struttura è da considerare top anche per il suo ristorante dove abbiamo consumato un’ottima e rifocillante cena.
Vivo a Torino, città che amo profondamente, ma nonostante questo mio amore, spesso, sento l’esigenza di scappare lontano da lei per scoprire altri nuovi splendidi luoghi. Credo profondamente che anche viaggiare sia una forma d’arte e che più il viaggiatore sviluppa curiosità, fantasia e originalità, più saprà creare itinerari di viaggio meravigliosi.