Day 6 – Transmongolica (Il racconto del Day 5 lo trovate qui > Nizhny Novgorod: continua il viaggio in treno sulla Transmongolica)
Ci siamo lasciati in un momento abbastanza critico. Stazione di Niznhy Novgorod, è appena arrivato il treno che ci deve portare nella prossima città Ekaterinburg.
La prima nostra tappa Siberiana. Troviamo la nostra carrozza e ci mettiamo in coda per salire. Dobbiamo far vedere passaporti e biglietti al controllore. Ed ecco che tutte le nostre certezze si infrangono. Guarda i biglietti perplesso, ce li rida dicendoci qualcosa in russo, ovviamente non capiamo ma non ci sembra nulla di buono. Ci fa uscire dalla coda e ci abbandona così.
Cosa succede? In testa mille domande ma veramente poche risposte. Ci riproviamo. Cerchiamo di farci capire ma soprattutto di capirlo. Ma lui continua imperterrito a parlarci in russo. Ormai in preda al panico ci si avvicina un ragazzo, in pantaloncini corti (pura follia) e in un inglese improbabile ci spiega che non è il nostro treno. Iniziamo così a correre su e giù per la stazione, ormai agli sgoccioli con i tempi, facciamo un altro tentativo.
Nuovo treno, nuovo binario, nuove speranze e ovviamente nuovo controllore. Gli diamo i biglietti sperando questa volta di averci azzeccato…e si! Ci fa salire. Questa volta è veramente fatta.
Inizia cosi la nostra prima vera avventura su un treno diretto, in questo caso, in Siberia. È ormai passata mezzanotte, con il nostro zaino andiamo alla ricerca della nostra cabina. I treni russi sono divisi in tre classi in base al numero di posti per cuccetta: in prima classe ci sono due letti, in seconda quattro e in terza 56 (praticamente non ci sono divisori all’interno di una carrozza)
Noi siamo in seconda classe.ci chiediamo quindi come saranno i nostri compagni di viaggio. La risposta non tarda ad arrivare. All’interno della nostra cabina, completamente al buio ci sono due mamme che dormono con i loro bambini. A noi spettano così i letti in alto. Tutto molto complicato: è la prima volta che prendiamo un treno, è buio, non vogliamo svegliarli, non sappiamo dove mettere gli zaini, non sappiamo come salire sul letto in alto. Insomma un impresa. Decidiamo così di temporeggiare un po’ nel corridoio e iniziamo a fare la conoscenza di un aitante russo, nostro vicino di cabina, il quale ridendo ci augura una buona notte. Sul momento non capiamo ma ben presto il messaggio acquisterà un senso. Una volta cambiati e sistemati ci rendiamo conto che uno dei due bambini è probabilmente influenzato e non smetterà così facilmente di piangere.
Vi lascio solo immaginare come sia passata la nostra notte. Ma il sole sorge sempre e cosi anche noi, pur con qualche occhiaia in più ci risvegliamo la mattina dopo. Pronti per un’altra intera giornata di treno.
Forse non vi ho detto che la tratta in treno Nizhny Novgorod – Ekaterinburg è di 20 ore. Arriveremo giusto in tempo per il cenone di capodanno. Il paesaggio fuori dal finestrino è stupendo, completamente innevato. Alberi, case tutto di un candido bianco. Le ore passano tra diverse tazze di te, letture e fotografie.
Ed eccoci ad Ekaterinburg. Taxi, hotel, il tempo di una doccia e che i festeggiamenti per il nuovo anno abbiano inizio.
Buon Anno a tutti!
Sono Eleonora Costi, giovane fotografa di Milano
Laureata in Psicologia presso l’università Cattolica di Milano
Ho conseguito un master in Photography e Visual Design presso la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano e ho iniziato a lavorare con Riverboom, un collettivo di fotografi internazionali, come fotografa di reportage.
Ho già collaborato con alcune importanti testate giornalistiche.