Bibione, ultima località balneare del Veneto. Non per importanza ma per la sua collocazione. E’ l’ultimo paese del litorale Veneto, e si trova al confine orientale della mia regione. Al di la del Tagliamento, il Friuli Venezia Giulia. Sicuramente però, Bibione si colloca nella Top 4 delle località balneari dell‘alto Adriatico assieme a Lignano, Caorle e Jesolo.
Bibione l’ho sempre considerata come il vicino di casa che non frequenti: è a fianco a te, non lo vai mai a trovare, ma quando ti capita l’occasione e vai a casa sua, l’ospitalità è sempre calorosa, sa come farti stare bene e quando te ne vai, sai che tornerai perchè la sua porta è sempre aperta. Ecco Bibione la riassumerei così.
Sono nato a Caorle, e Bibione la guardavo tutti i giorni dal mio mare. Sapevo che c’era, ma ho dovuto attendere l’occasione per andarci. E mi sono trovato bene.
E’una cittadina che d’inverno sembra quasi spettrale, vista la mancanza di residenti e turisti, ma che d’estate si popola di giovani e famiglie, cambiando completamente volto e diventando una città solare, piena di vita e attività all’aperto.
A fine giugno ho avuto l’occasione di visitarla e di passarci un weekend. Normalmente una destinazione del genere merita almeno un settimana, per godere appieno del relax e delle sue attrazioni, ma per questioni di tempo abbiamo dovuto accorciare di molto il soggiorno. Però ne è valsa la pena. Ecco cosa fare quando andate a Bibione.
1 – Un aperitivo al tramonto
Il nostro weekend inizia con un aperitivo al Bar Yachting club di Bibione. Si trova sul lato occidentale, nella zona conosciuta come Bibione Pineda, proprio fronte laguna, al primo piano di uno stabile ed ha una vista a dir poco affascinante. Questa zona è una zona molto verde, grazie alla pineta che vi si trova qui. Arriviamo proprio al momento giusto quando inizia a calare il sole. Barche e Yacht fanno bella mostra come fossero modelle in passerella. Il sole le colora coi suoi raggi di rosso e arancione. Sono immagini che non puoi facilmente dimenticare.
Il luogo però che colpisce più di tutti e che è famoso in tutto il Veneto, è il ristorante ai Casoni. La sua location è invidiabile, il cibo buono, l’atmosfera del tramonto diventa magica quando un pianista, su una chiatta posizionata in laguna, inizia a suonare e andrà avanti per tutta la serata. Aperitivo vista mare, cena al tramonto con sottofondo musicale, sotto un cielo stellato. Che volere di più?
2 – Esplorare la laguna in Galeone
Sabato mattina abbiamo avuto l’occasione di esplorare la laguna che collega Bibione a Caorle. L’abbiamo fatto a bordo di un veliero, La Perla Nera, un’imbarcazione a motore ma che in tutto e per tutto era un galeone, con tanto di pirati a bordo che anzichè insegnare ai bambini ad assaltare le altre navi, li hanno intrattenuti con giochi, canti e balli, mentre a noi adulti veniva spiegata la vita in laguna. Il Galeone può addentrarsi fino ad un certo punto lungo i canali della valle, poi deve fare dietrofront causa fondali bassi e rischio di secche.
Il viaggio in laguna vi farà conoscere come si svolgeva qui una volta la vita, fatta di caccia e pesca. Oggi molto meno, ma in passato le valli pullulavano di pesce, selvaggina ma anche di cacciatori, che per sopravvivere si procuravano il cibo coi vecchi metodi e con tecniche ingegnose per l’epoca – quali quelle di camuffarsi o di usare anatre finte come esche.
Punto forte della valle sono i Casoni, costruzioni fatte di canne raccolte lungo le rive, utilizzate dai pescatori o cacciatori per vivere temporaneamente o per periodi più o meno lunghi. Quando si usciva per una battuta di caccia o pesca, specie in inverno, era difficile rientrare in terraferma, causa il frequente maltempo o molto più spesso per la nebbia. Il Casòn, dava riparo per la notte e permetteva di viverci per più giorni fino al momento di rientro nella casa vera e propria.
Ad oggi, il Casone è per lo più un’attrattiva turistica. Chi lo possiede spesso organizza pranzi o cene su commissione, è più difficile alloggiarvi da turista, ma ci sono comunque dei casoni che sono stati costruiti appositamente per uso turistico. In pochi ancora lo utilizzano per lo scopo principale, ossia viverci, anche temporaneamente.
3 – Visitare il Faro raggiungendolo via mare o via bici
Bibione dispone di ben 7 chilometri di pista ciclabile, una ciclabile che collega le due punte estreme, da Bibione Pineda fino al Faro. La ciclabile, recentemente completata, passa tra la spiaggia e le strutture ricettive, è molto utilizzata ed anche molto utile per il traffico cittadino, nonchè bella da percorrere. Una volta raggiunta la parte dove si trova il Faro, è possibile per attraversare il Fiume Tagliamento col traghetto, per proseguire verso l’altra destinazione balneare, Lignano.
Noi abbiamo avuto la fortuna di raggiungere il faro a bordo della Perla Nera, quindi via mare. Il faro, di proprietà della marina militare, è uno dei più importanti del litorale veneto. Per raggiungerlo via mare è necessario attraccare e percorrere un chilometro a piedi all’ombra degli alberi.
Una volta percorsa tutta la strada sterrata, una cornice alberata lo mostra in tutta la sua imponenza. Il faro svolge tutt’ora la sua funzione ed è stato dato in comodato d’usa al comune di San Michele al Tagliamento, che lo gestisce. Il faro ha un’altezza di 22 metri, e il suo fascio luminoso è visibile a 15 miglia marine della costa (circa 25 chilometri). Il suo fascio emette una luce bianca, con impulsi di 10 secondi intervallati tra loro, con una pausa più lunga dopo i tre impulsi. Ad oggi non c’è più il guardiano del faro e non è possibile salirvi fino in cima. Ma la struttura del faro viene usata dal comune per assemblee, matrimoni civili o mostre.
Di fronte al faro c’è pura la spiaggia che viene utilizzata dai bagnanti. Si ritiene che l’acqua in questo tratto sia più pulita, in quanto il Tagliamento, che qui vi sfocia, è considerato uno dei cinque fiumi più puliti d’italia.
4 – Passare le giornate in spiaggia
Le spiagge di Bibione, nel corso degli anni, sono sempre state insignite della bandiera blu, che ne certifica la qualità.
Gli stabilimenti balneari sono numerosi e, cosa non da poco, molti di essi dispongono di parcheggio libero e gratuito di fronte allo stabilimento stesso. Ogni stabilimento offre connessione wifi gratuita, ma anche la possibilità di prenotare l’ombrellone online, evitando così interminabili code alle casse. Le spiagge sono tutte attrezzate con ombrelloni e lettini.
Alle spalle degli ombrelloni, ci sono moltissimi giochi per bambini lungo tutto il litorale, giochi che permetteranno ai genitori di rilassarsi sotto l’ombrellone e ai bambini di divertirsi. In molti stabilimenti – cosa molto positiva dal mio punto di vista -sono state messe delle limitazioni per quel che riguarda il fumo. In particolare non è consentito fumare dalla prima fila al mare, con un notevole guadagno in salute ed anche in pulizia. Presso gli stabilimenti sono presenti anche colonnine carica cellulare.
In più, vi sono delle zone dedicate all’animazione, dei centri in cui è possibile lasciare i bambini oppure dei punti in cui si possono svolgere attività sportive. Infine, per chi non volesse lasciare a casa il proprio amico a quattro zampe, è stata creata anche la Spiaggia di Pluto, una spiaggia dedicata con ombrelloni, spazi ampi, lettini appositi, ciotole e docce. Per accedervi il vostro cane deve essere al guinzaglio e avere con voi il libretto delle vaccinazioni e possedere il microchip.
Buon divertimento!
5 – Dove dormire a Bibione
La società Bibione Mare, in occasione dei 50 anni del Camping Capalonga, ci ha ospitati presso una delle sue strutture.
Noi eravamo alloggiati preso il Camping Tridente, campeggio a 4 stelle rivolto più ad una clientela italiana, in uno chalet in legno.
Molto comodo e dotato di tutti confort, il nostro chalet poteva ospitare fino a sei persone, munito di cucina completamente arredata e due bagni. Il Tridente è più adatto a chi preferisce un ambiente green e rilassante, senza tralasciare le attività sportive. Ci sono 230 chalet e circa 200 piazzole con acqua ed elettricità per gli amanti dei camper e del campeggio.
C’è anche un residence con 48 camere per chi preferisse una sistemazione più stile Hotel, sempre all’interno del Tridente.
Le altre due strutture della Bibione Mare sono il Camping Lido, campeggio a tre stelle, orientato più ad una clientela che ha voglia di divertimento. E’ una struttura un po’ più piccola del Tridente, ma non meno valida.
Struttura di punta invece è il Camping Capalonga, che quest’anno compie i 50 anni di attività. Orientato più ad una clientela straniera, è la struttura più grande tra le tre. Se di giorno è più orientato al relax, di sera è anche possibile divertirsi. Il Capalonga dispone di due alcune peculiarità: piazzole fronte laguna, un centro wellness, anche questo fronte laguna, una piscina riscaldata all’aperto per i bambini, campi da calcetto e pallavolo.
Qui è anche possibile affittare delle barche, anche per chi non ha la patente nautica. Il Capalonga, il 9 Agosto 2017 è stato colpito da una tromba d’aria che lo ha praticamente devastato, sradicandone gli alberi e distruggendo ciò che trovava lungo la sua strada. Il camping ha ripreso poco dopo la sua attività, nonostante fosse quasi raso al suolo in certe zone operando una politica di reimpianto degli alberi sradicati durante quel terribile evento.
Sinceramente non avevo mai considerato il campeggio come soluzione per le vacanze, ma dovrò ricredermi. A differenza di hotel e appartamenti, si entra davvero a far parte di una comunità unica e, cosa non da poco, è possibile lasciar scorrazzare i propri figli nel cortile o nel giardinetto proprio di fronte al vostro alloggio, senza pericoli di strade trafficate.
Abbiamo passato tre giorni all’insegna del divertimento conoscendo nuove persone e nuovi amici, in strutture che ci hanno fatto davvero sentire a casa. Grazie davvero!
Sono Veneto e sono cresciuto in quel di Caorle, un perla che si affaccia sull’Adriatico. Amo viaggiare con i miei inseparabili compagni di viaggio: la mia compagna e i nostri due figli. Mi organizzo e vivo i miei viaggi per poi raccontarli. Tornare a casa mi rende triste, ma per buttare via la tristezza mi preparo subito per organizzare il prossimo viaggio verso una nuova destinazione.