Percorsi enogastronomici inediti in Marocco

Il viaggio parte da nord, in particolare da Meknès, città imperiale situata nell’entroterra tra Rabat e Fès, in una pianura fertile che è stata il granaio del Marocco fin dall’antichità, dove si possono ammirare distese di vigneti che danno vita alla maggior parte della produzione vinicola del Paese, caratterizzata da vini freschi e leggeri. Non a caso Meknès è divenuto un importante centro economico, famoso per le olive, il vino e il tè alla menta.

Si prosegue poi scendendo verso l’elegante Rabat, la capitale verde, ricca di patii e giardini rigogliosi recentemente dichiarata dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità e Casablanca, capitale economica nonché porto principale del Paese, dove è possibile gustare vini più intensi e scoprire il lato più innovativo ed evoluto del Marocco, apprezzando il connubio perfetto tra modernità, tradizione e lusso.

Si prosegue poi in direzione sud per approdare nella Valle d’Argan, nota per le immense distese di alberi dal frutto miracoloso che dà vita a un pregiatissimo olio dalle proprietà cosmetiche e culinarie, e per i suoi vigneti specializzati nella produzione di vini più corposi. Una volta giunti fino a qui non si può non visitare Essaouira, la città bianca, paradiso degli artisti e dei surfisti, dove i venti alisei soffiano tutto l’anno garantendo un clima mite e accogliente tra i vicoli della sua medina, patrimonio dell’UNESCO, tra gallerie d’arte e laboratori artigianali.

Proseguendo sulla costa, più a sud, si giunge ad Agadir, una tra le più belle baie al mondo e seconda meta turistica del Marocco, una città pressoché nuova, completamente ricostruita negli anni Sessanta dopo il terremoto che la distrusse, ma che conserva intatte le tradizioni della cultura berbera.

Proprio nei dintorni di Agadir, la Valle del Paradiso offre un percorso naturale noto per le sue gole e per le montagne dove si può visitare Imouzzer Ida Outanane, un villaggio oasi che con i suoi alveari a 5 livelli è in grado di produrre miele dagli aromi più diversi come quello al timo e alla lavanda, dove ogni anno a maggio si celebra il Festival del Miele.

Da Agadir si risale verso est, in direzione Ouarzazate per percorrere la Strada delle Spezie, un percorso antico che proietta indietro nel tempo per far vivere l’atmosfera dei lunghi viaggi delle carovaniere che dal mare si dirigevano nell’entroterra per trasportare viveri, merci e beni preziosi.

La metà è Taliouine, tra Marrakech e Ouarzazate, che riserva un’area di 6km quadrati alla coltivazione dello zafferano, la preziosissima polvere raccolta dai crocus viola che viene impiegata per condire cibi ma anche per dipingere i tappeti e le ceramiche. Arrivati qui, vale la pena raggiungere Ouarzazate, la porta del deserto e del Marocco meridionale, un luogo dal gusto ancora autentico che affascina per i suoi contrasti naturali: il deserto, le oasi, le montagne, le Kasbah e le valli fiorite.

L’autunno, periodo di raccolta, è senza dubbio il momento migliore per dedicare due o tre giorni alla scoperta di questo percorso. Dopo aver visitato Taliouine e la sua cooperativa e dopo aver partecipato al Festival dello Zafferano, si potrà fare un giro sul monte Jbel Siroua. Inoltre, partecipando alla raccolta dello zafferano insieme a una delle famiglie marocchine, si imparerà a conoscere tutte le risorse di questa pianta e il ruolo importante che riveste nell’economia locale.

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