Cossoine: murales, storia e arte – Sardegna

Siamo nel territorio del Meilogu, una zona prevalentemente vulcanica e con un terreno fra i più fertili di tutta la Sardegna, per questo motivo l’area è ricca di pascoli. Partiamo da Cossoine, un museo a cielo aperto.

IL PAESE DI COSSOINE

Con soli 750 abitanti, questo piccolo borgo basa la propria economia sull’agricoltura grazie anche all’incredibile paesaggio che la circonda. Nei dintorni di Cossoine è sicuro che ci fosse un alta concentrazione di “vita preistorica” anche perché ubicata nella zona centrale della famosa e popolare valle dei nuraghi.

Il mio passaggio a Cossoine è stato emozionante partendo dalla visita di alcuni siti di interesse come la chiesa di San Sebastiano, i bellissimi murales e la scoperta di alcune curiosità interessanti come Il canto a tenore (patrimonio Unesco). Riguardo il canto infatti, alcuni documenti storici ci riferiscono che a Cossoine a cantare non erano gli uomini, come da consuetudine, ma le donne. Prima particolarità trovata.

IL PAESE DI COSSOINE

I MURALES E LE PIETRE SONORE

Parliamo d’arte, perché è una delle categorie di maggiore interesse del borgo. Il paese è costellato di murales in ogni dove e se ne trovano molti proprio nella via principale del paese. Signore anziane che stendono i panni, signori anziani che escono di casa, bambini che tornano da scuola e addirittura delle vere e proprie processioni.

Angelo Pilloni è sicuramente uno tra gli artisti che “ha messo mano” a molti muri paesani. Non sono solo semplici disegni, rappresentano espressioni di emozioni, felicità, depressione, malessere e in generale raccontano quella che poteva essere la vita quotidiana di un locale. E’ un arte stupenda che consiglio a tutti di scoprire visitando questi piccoli borghi, come Cossoine, che andrebbero tutelatati e protetti, non soggetti a spopolamento.

Abbiamo parlato di Pilloni, ma a Cossoine è anche passato un’altro dei volti più noti del panorama artistico italiano e internazionale: Pinuccio Sciola. Oltre che pioniere del muralismo sardo è stato il creatore di pietre che “cantano”. Tramite la creazione di tagli sulla pietra, considerate delle vere e proprie fessure, plasmava la pietra fino a che non riusciva a liberarne la voce e l’anima con una semplice carezza della mano. Sciola ha dato vita ad un materiale per molti considerato statico, freddo e morto. Le pietre sonore di Sciola meritano di essere ammirate e successivamente, studiate.

IL PAESE DI COSSOINE

CHIESA SANTA MARIA ISCALAS

Una vera e propria scalata verso la chiesa, sulla cima di una piccola montagna. Ricordo che erano solo 400 metri ma con una pendenza del 45% tra il bellissimo verde della natura e un piccolo torrente che passa nelle vicinanze.

Non appena arrivato, il mio sguardo è rimasto impresso su 2 cose, la prima: la magnifica chiesetta campestre con un contorno di margherite, la seconda: il grande parcheggio auto (proseguendo infatti per la stessa strada in cui mi sono fermato sarei potuti arrivare a 3 metri dalla chiesa, senza farmi 400 metri di salita).

E’ una bellissima chiesa che merita assolutamente una visita sia per il contesto paesaggistico e sia per conoscere parte della sua storia. Una chiesa che incrocia la storia dei Malaspina perché nel momento di maggior conflitto tra i Malaspina e gli Aragonesi, i frati si lamentano delle scorribande nelle campagne di questi ultimi e chiedono di costruire una fortificazione per tutelarsi: Santa Maria Iscalas.

Storia, fascino, bellezza, sarà una bella visita ne siamo sicuri, attenzione però, potete tranquillamente lasciare la macchina nel grande parcheggio a 3 metri dalla chiesa.

Altro consiglio: contattate il comune di Cossoine per una visita guidata, in modo che possiate ammirarla anche internamente.

CHIESA SANTA MARIA ISCALAS
CHIESA SANTA MARIA ISCALAS

COMPLESSO AIDU-CORRUE

Il mio suggerimento è sicuramente una visita anche a questo grande complesso nuragico.

Vi consiglio di vistare il sito con una guida, importante per conoscere meglio il complesso attraverso spiegazioni sia sulla struttura che sulla storia nuragica. Pensate che con la presenza di due nuraghi, alcuni resti di un villaggio e una tomba dei giganti, il sito di Aidu-Corruoe costituisce un insieme significativo per la ricostruzione delle vicende storiche in tutto il territorio di Cossoine. Fateci un pensierino.

il sito di Aidu-Corruoe

NURAGHE ALVU

Ho inserito questo Nuraghe nel mio itinerario in zona Cossoine perché ha una sua particolarità che ha suscitato il mio interesse. Un nuraghe con la torre principale bicroma, la sua location è esattamente nel comune di Pozzomaggiore. Dal basso fino all’ottavo filare la pietra utilizzata è di basalto scuro mentre dal nono filare la pietra è di calcare bianca, anche più accurata nel taglio dei conci che tra l’altro sono di dimensioni sempre più ridotte man mano che si sale. Internamente è anche presente un pozzo d’acqua profondo circa 3 metri.

Al momento della mia visita c’erano anche delle recinzioni come se ci fossero degli scavi ma era evidente che si trattasse di un luogo quasi abbandonato, con folta vegetazione nel breve tragitto dal parcheggio al sito. Da valorizzare.

NURAGHE ALVU

CONCLUSIONE

Ciao a tutti mi chiamo Davide Fancellu, vivo in Sardegna, dove lavoro come Travel Designer e Local Expert.

Questo è il terzo articolo che pubblico in questo splendido portale e oggi vi parlerò della mie esperienza esplorativa nei dintorni di Martis, una gemma dall’entroterra sardo.

Grazie per la lettura, ci vediamo al prossimo articolo con un altra esperienza da raccontare nell’entroterra sardo.

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