Riviera del Brenta: crociera in Burchiello, visita alle Ville Venete e dintorni

Dopo aver visitato la città Padova – qui ti ho raccontato di cosa vedere a Padova – ho avuto modo di vivere un’esperienza davvero unica e per certi versi inimitabile: quella di aver percorso la Riviera del Brenta con una crociera in Burchiello.

La Riviera del Brenta si estende da Padova a Venezia. Il Burchiello percorre il tragitto da Padova fino a Venezia, ma può farlo anche in senso opposto, e lungo il suo viaggio l’imbarcazione incontra una serie di Ville Venete il cui numero maggiore si trova tra Oriago, Mira e Dolo.

L’esperienza in Burchiello prevede varie soluzioni, inclusa la crociera notturna. Noi abbiamo provato la crociera giornaliera con alcune tappe intermedie, che hanno incluso il pranzo di pesce al ristorante 3 tappe per visitare alcune ville venete aperte al pubblico.

burchiello riviera del brenta
Facciata di Villa Pisani

Alla fine della visita alle Ville Venete e dopo aver ammirato la bellezza della Riviera, abbiamo anche visitato i suoi dintorni, scoprendo le città di Noale, Mirano e Salzano.

Andiamo ora a scoprire la crociera in Burchiello lungo la Riviera del Brenta nel dettaglio, con visita alle Venete e tutti i dettagli.

Le Ville Venete

Prima di raccontarti della Crociera in Burchiello, è necessario spendere due parole sulla Riviera del Brenta: si estende tra le province di Padova a Venezia e ne fanno parte i comuni di Stra, Campolongo Maggiore, Campagna Lupia, Dolo, Mira, Oriago, Fiesso d’Artico, Fossò, Pianiga, Vigonovo.

burchiello riviera del brenta
Villa Lungo la riviera del Brenta

Sono in tutto più di 4000 ma solo una piccola parte, circa 100, sono visitabili. Per la maggior parte sono di privati e queste vengono usate dai proprietari durante i fine settimana oppure per viverci parte dell’anno.

Nascono dal Patriziato della Repubblica di Venezia: i Signori della Serenissima investirono in attività più sicure, ossia quelle terriere, piuttosto che in attività marinare considerate più rischiose. Ovviamente avevano bisogno di alloggi per seguire le attività terriere. Fu così che sorsero queste ville sfarzose, arrivate ai giorni nostri.

Villa Lungo la riviera del Brenta
Villa Lungo la riviera del Brenta

Origine del Burchiello

Prima di narrarti della mia esperienza in Burchiello, ti devo spiegare però l’origine ed alcune caratteristiche del Burchiello.

Il Burchiello, quello utilizzato per la crociera lungo la Riviera del Brenta, è un’imbarcazione di 25 metri di lunghezza e trasporta fino a 100 persone

Il Burchiello
Il Burchiello

Caratteristica di questa imbarcazione è quella di ispirarsi alla barca originale usata per il trasporto di legname ed altri materiali: il Burcio o Burchio. I Burci erano delle barche a fondo piatto, e questo permetteva di muoversi lungo i fondali bassi della laguna ma anche attraverso il fiumi interni per trasportare il materiale.

Non è un caso che anche il Burchiello abbia il fondo piatto: dato che il percorso si sviluppa lungo il vecchio alveo del Brenta – e non lungo il Brenta come molti credono – e poi nella Laguna Veneta, il fondale del canale arriva fino ad un massimo di 2 metri di profondità.

Escursione in Burchiello: itinerario e tappe

L’itinerario in Burchiello parte dal Portello, il piccolo ed antico porto fluviale di Padova: era qui che facevano capo le barche provenienti da Venezia e dalla Laguna. Qui si trova anche la scalinata cinquecentesca dipinta dal Tintoretto.

Escursione in Burchiello
Il Burchiello

Si parte da qui e lungo il Piovego, il canale costruito per far arrivare le merci a Padova, si arriva a Noventa Padovana. Lungo il tragitto si incontreranno anche alcune chiuse: il Burchiello entra, si chiudono le porte anteriori e inferiori, l’acqua viene fatta scendere e poi si esce dalla chiusa. Si passa poi attraverso Stra, Fiesso d’Artico, Dolo, Mira e Oriago percorrendo l’antico alveo del Brenta.

La crociera in Burchiello dura circa mezza giornata e non sono solo ore di navigazione. Se volessi prenotare la tua crociera, ti lascio qui il sito del Burchiello.

Lungo tutto il percorso ci sono delle tappe intermedie con visita alle ville storiche e pranzo al ristorante. Ecco quali sono.

Escursione in Burchiello
Il Burchiello

Villa Pisani

Tra tutte le ville Venete lungo la riviera del Brenta, Villa Pisani è di sicuro la più nota. Conosciuta anche come la Regina delle Ville Venete, Villa Pisani è Museo Nazionale è ospita mostre d’arte antica, moderna e contemporanea.

villa pisani
Villa Pisani

La villa prende il nome dalla famiglia Pisani, e fu voluta dalla famiglia stessa per mostrare il proprio potere e anche per questioni di sfarzo. Il proprietario della villa più famoso della famiglia Pisani fu Alvise Pisani, prima ambasciatore alla corte di Luigi XIV, poi Doge di Venezia.

Ma la villa passò di mano in mano attraverso gli imperi e gli imperatori, da Napoleone agli Asburgo fino a quando diventò di proprietà dello Stato Italiano. All’interno della Villa soggiornarono personalità importanti tra i quali lo Zar di Russia Alessandro I, Ferdinando II Re di Napoli, D’annunzio, ma fu sede anche del primo incontro ufficiale tra Mussolini ed Hitler.

Al suo interno, 114 stanze che tutt’oggi conservano affreschi di pittori come il Tiepolo e arredamenti originali. All’esterno Villa Pisani ha anche un grandissimo parco di 14 ettari, che è uno dei fiori all’occhiello della Villa e nel 2008 ha vinto il premio come Parco più bello d’Italia.

Nel parco si trova un labirinto di siepi, una Coffee House situata in cima ad una collinetta ed usata per conservare il ghiaccio nell’alta stagione, le Orangerie e le serre, dove venivano coltivati agrumi ed in particolare le arance.

Piscina di villa Pisani
Piscina di villa Pisani

Proprio di fronte alla Villa, all’interno del parco si trovano le scuderie: Villa e scuderie sono separate da una lunga piscina, che non fa parte del progetto originario ma fu costruita nel 1911 dall’Università di Padova per gli studi di idraulica. La prospettiva richiama alla memoria quella della più famosa Reggia di Versaille e Reggia di Caserta.

Purtroppo ci sono ancora delle misure anticovid, quindi ti rimando al sito ufficiale di Villa Pisani per tutte le informazioni: purtroppo alcune parti sono chiuse o visitabili solo su prenotazione.

Villa Widmann

La seconda tappa dell’itinerario in Burchiello è Villa Widmann Rezzonico Foscari. È una villa che si visita nella sua interezza ed è composta da 3 piani, un pianterreno, il 1°piano ed il 2° piano che non è visitabile.

Villa Widmann

Ha solo una barchessa, contrariamente alle altre ville venete, che di solito ne hanno due. Se non sai cosa sia la barchessa te lo spiego subito: è un edificio laterale, generalmente più piccolo della villa, dove si era soliti mettere la barca durante alcuni periodi dell’anno quando non si usava e si tirava la barca in secca. La barchesse proteggeva la barca dalle intemperie.

Il primo nucleo di Villa Widmann venne costruito nel 1719 dalla famiglia Seriman o Sheriman ed erano dei commercianti di origine Persiana. All’inizio, oltre al pianterreno, c’era solo il primo piano che era chiuso mentre ora il piano è aperto ed il soffitto è stato abbattuto. Questo succede a metà ‘700 quando i Serbelloni acquistano la villa.

Lampadario di Murano a VIlla Widman
Lampadario di Murano a VIlla Widman

Per poter ospitare le feste occorreva la sala da ballo è quindi si abbatte il soffitto, si realizzano le balaustra e si usa il piano inferiore come sala da ballo.

Sulle pareti del pianterreno si trovano due grandi affreschi: “Il ratto di Elena” e “il Sacrificio di Iphigenia” di Giuseppe Angeli.

Villa Foscari la Malcontenta

Ultima tappa ma non meno importante. Villa Foscari è nata su progetto di Andrea Palladio ed è conosciuta come la Malcontena perchè situata in questa frazione del comune di Mira, della provincia di Venezia.

Villa Foscari

È un complesso settecentesco ed è originariamente appartenuta alla famiglia Pisani ma fu voluta dai fratelli Foscari nel ‘500. Lo stile è diverso dalle altre ville, infatti si tratta di una villa dal carattere più signorile e maestoso, quasi regale.

Villa Foscari si presenta come un blocco unico e ha l’accesso rialzato. E’ una villa privata ma aperta al pubblico. Purtroppo non è visitabile nei piani superiori, solo al piano d’ingresso, in quanto si trovano le stanze private dei proprietari.

Ristorante Il Burchiello

Per chi volesse c’è anche la possibilità di pranzare: si può scegliere se mangiare a bordo del Burchiello, ma si può anche mangiare al ristorante il Burchiello.

Il ristorante si trova a Mira ed ha un pontile di attracco per il Burchiello. Si scende qui e si può pranzare o cenare con menù a base di pesce fresco, proveniente direttamente dall’Adriatico.

I piatti sono decisamente ottimi: si va dall’antipasto di crudo di pesce, al primo con sugo sempre di pesce alla grigliata. Il tutto accompagnato dall’immancabile Prosecco.

Cosa vedere nei dintorni della Riviera del Brenta

Il percorso del Burchiello arriva fino a Venezia. Noi ci siamo fermati prima e abbiamo poi visitato tre luoghi particolarmente interessanti nei dintorni della Riviera del Brenta.

Filanda di Salzano

La Filanda di Salzano Romanin-Jacur è la più grande Filanda del Veneto, fu costruita tra il 1870 e il 1872 da Moisè Vita Jacur su progetto del nipote ingegnere Leone Romanin-Jacur.

burchiello riviera del brenta

La Filanda fu la salvezza per circa 200 famiglie. Nella zona della Filanda non si trovava nulla a metà del 1800 e le famiglie vivevano di stenti. La nascita della Filanda dava da lavorare a 200 ragazze circa e 3 uomini, che portavano a casa un supporto economico non indifferente per quel tempo e permetteva alle famiglie di vivere quantomeno dignitosamente.

La Filanda, nel massimo della sua produzione, dava da lavorare a 250 persone, era una delle strutture più all’avanguardia della zona e portava ricchezza nella zona dove ancora il sostentamento proveniva dalle attività agricole.

La produzione continuo fino a metà degli anni ’50, con varie interruzioni, fino a quando proprio nel ’50 alla seta si affiancarono le fabbriche tessili. Da sottolineare, l’intreccio di più storie all’interno di uno stesso luogo: sociali di emancipazione femminile, sviluppo tecnico ed economico, benessere, ricchezza e miglioramenti tecnologici.

Museo della Filanda di Salzano

Di particolare interesse è il Museo della Filanda di Salzano: non vi si trovano solo pezzi di antiquariato ma è un museo tradizionale ed interattivo, dove ai classici reperti storici sono affiancate delle esperienze audiovisive molto belle per il visitatore che permettono di scoprire come funzionava la Filanda al tempo.

Per chi volesse visitare il Museo della Filanda:

  • Aperto la prima e terza domenica del mese. Chiuso nei mesi di giugno, luglio e agosto.
  • Orario di apertura: aprile – ottobre: 17.00 – 19.00. Novembre – marzo: 15.00 – 17.00                  
  • Costo del biglietto intero: Euro 3,00, gratuito fino ai 14 anni.

Noale

Il borgo di Noale. E’ un piccolo paese dalla storia molto profonda. Si caratterizza per un sistema di difesa alternativo, oltre alle classiche mura e torri di difesa. Non racconterò la storia di come nasca Noale, piuttosto mi preme spiegare questo sistema di difesa diverso dal solito, ossia un sistema di isole e canali.

Noale il borgo

Noale è attorniata da canali artificiali, che si notano dai punti sopraelevati. Sono stati scavati nel periodo medievale e questo permetteva di rallentare non di poco le incursioni nemiche. Il fatto di creare dei canali e delle isole d’acqua non permetteva ai nemici di assaltare con facilità le mura del paese. Gli assalitori non trovavano terreni sterminati ma acqua, dove era difficoltoso muoversi a cavallo e raggiungere le mura del borgo. Questo permetteva di presidiare i dintorni con molta facilità.

Noale è strettamente legata alla famiglia dei Tempesta, una famiglia fedele ai vescovi che governavano in paese per conto dei vescovi di Padova prima e Treviso poi. Il luogo più significativo di Noale è la Rocca dei Tempesta. Una costruzione eretta su di un’isola, circondata da un canale artificiale e difficilmente espugnabile. Almeno fino all’invenzione della polvere da sparo nel ‘400, quando la rocca fu poi facilmente conquistata.

Oltre alla Rocca, da vedere a Noale sicuramente il museo nella Torre dell’Orologio, un museo dedicato alla storia contadina nel quale si trovano delle opere ingegnose per il tempo. Opere utilizzate per lavorare, frutto dell’ingegno dell’uomo. Si va al di là del semplice utensile da lavoro. Si parla di attrezzi per pulire, per lavorare nei campi o per limare le lame.

burchiello riviera del brenta

C’è poi il centro storico di Noale da vedere, dove si trova il Duomo e poco fuori dalle mura si trova la Loggia con una bella Pinacoteca. Consiglio di dedicare a Noale una mezza giornata.

Mirano

Ultimo ma non meno importante luogo che abbiamo visitato è stato Mirano, uno dei comuni più importanti del Veneto Occidentale con 27000 abitanti.

Tra le cose da vedere a Mirano innanzitutto ti segnalo il Duomo di Mirano, dove al suo interno si trova una Pala del Tiepolo intitolata Il Miracolo di Sant’Antonio.

burchiello riviera del brenta - Mirano

Ma la cosa senza dubbio più interessante che ho visto nella mia breve visita a Mirano è stato il Castelletto del Belvedere. L’ho trovato un po’ misterioso ed affascinante allo stesso tempo. Si trova in posizione rialzata ed è un complesso architettonico arricchito da una torre ottagonale che si alza per 5 piani. Ho avuto modo di percorrere la scala interna e di vedere il parco dall’alto.

Castelletto del Belvedere.
Castelletto

Ma ho avuto anche modo di scendere nelle profondità ed ammirare i cunicoli naturali e le grotte al di sotto del Castelletto.

grotte del Castelletto del Belvedere.
Sotterranei

Alla fine del parco si trova una villa seicentesca, ora sede degli uffici comunali.

Riviera del Brenta: dove mangiare.

Ho avuto modo di provare due locali super.

Il primo è stato Al Posto Fisso a Mira, un locale specializzato nel fare la carne. Le porzioni sono abbondanti ma è la qualità a fare la differenza. Ho avuto modo di assaggiare la carne conosciuta come “massaggiata“, quella che in Giappone chiamano Kobe. È una carne che subisce un particolare trattamento, ossia l’animale viene massaggiato da parte dell’allevatore e questo consente al grasso di spargersi tra i muscoli, ammorbidendo la carne. Devo dire che è stato qualcosa di super.

Invece l’altro posto dove ho avuto modo di mangiare è stato Villa Tessier a Mirano: ristorante che a mio avviso propone piatti sofisticati ma pur non rinunciando alla tradizione veneta e dove ho avuto modo di assaggiare alcuni piatti particolari: un antipasto di tonno, chiamato Tonno su Tonno ed il risotto Milano-Venezia, con zafferano e pesce, davvero delizioso. Quello che mi ha colpito è stata soprattutto una rivisitazione del tiramisù, servito come una palla e con una spolverata d’oro sopra.

Se cercate invece dove dormire in Riviera del Brenta, ti poso consigliare Villa Ducale: se il tema è visitare le ville Venete, allora è giusto che tu dorma in una villa Veneta. E villa Ducale mantiene ancora lo stile delle ville storiche patrizie. A me è piaciuta l’esperienza di dormire in una villa storica, magari piacerà anche a te.


Bene, credo di averti detto tutto sulla mia esperienza in Burchiello lungo la Riviera del Brenta. Devo dire che ci siamo molto divertiti, siamo stati molto bene e l’esperienza del Burchiello la suggerisco a tutti. E’ un modo alternativo ma comunque molto valido per esplorare la Riviera del Brenta e le sue Ville. E ricordati sempre di visitare Padova, il link è in alto, oppure Venezia.

Post in collaborazione con Consorzio Città d’Arte del Veneto.

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