Viaggio in Giordania di 8 giorni immersi in storia e tradizioni

Sono stata in Giordania lo scorso Capodanno 2022-23, per un viaggio itinerante di 8 giorni sempre come tour leader per il gruppo Weroad Italia. Avevo un bellissimo gruppo di ben 17 persone, un diario pieno di attività e visite straordinarie, un van privato tutto per noi e come valore aggiunto a tutto questo, la nostra fantastica e indimenticabile guida locale: Esam.

Oltre a raccontare a grandi linee il tradizionale percorso che si fa in questa terra, vorrei cogliere le particolarità che la rendono così speciale. 

Il nostro super viaggio in Giordania di 8 giorni è iniziato ad Amman, città antichissima e crocevia di diversi popoli che l’hanno abitata nei secoli, per poi passare dal meraviglioso sito archeologico romano Jerash e spostarci direttamente tra i fanghi e le acque super galleggianti e salatissime del Mar Morto. Poi alla volta di Piccola Petra e la meravigliosa e indimenticabile Petra, ed ancora più a sud per una due giorni indimenticabile nel deserto del Wadi Rum, finendo il nostro tour ad Aqaba, sul mar Rosso, per rilassarci sul mare.

Il tutto è stato condito da esperienze magiche con le persone del posto e i racconti incredibili della nostra super guida! 

Il teatro romano di Jerash
Il teatro romano di Jerash ha un’acustica pazzesca: la voce di chi si mette al centro dell’anfiteatro si sente fino all’ultimo anello degli spalti

Consigli utili per la Giordania: quando andare e cosa fare prima della partenza

La Giordania è una meta ora facilmente raggiungibile dall’Italia, con voli diretti ad Amman da alcune città italiane.

Il periodo migliore per visitare la Giordania è senza dubbio la primavera o l’autunno, quando le temperature sono gradevoli, mentre in piena estate si soffre molto il caldo e in inverno ci possono essere zone abbastanza fredde. Inoltre in inverno le giornate sono molto corte e intorno alle 16.30 è già buio. Noi siamo passati dai 3-4°C in alta quota, come ad Amman e Petra, ai 25°C del mar Morto a 400mt sotto il livello del mare. Al mare abbiamo trovato intorno ai 17-18°C ed abbiamo beccato pioggia nel deserto la sera, cosa rarissima! Però abbiamo trascorso delle ottime giornate di sole piacevoli, questo sicuramente! 

Per entrare in Giordania occorre il passaporto, mentre è altamente consigliato fare il Jordan Pass, in cui sono inclusi gli ingressi in parecchi siti archeologici, come Jerash, Petra , Wadi Rum ed anche il visto turistico, ed è inoltre utile a far risparmiare tempo e file. Tutte le info le trovate qui: https://jordanpass.jo/Default.aspx

Moneta, abbigliamento: cosa c’è da sapere

La moneta della Giordania è il Dinaro Giordano (JOD) che vale circa 1,25-1,30 €. Non conviene assolutamente cambiare in aeroporto ma in città, dove si possono trovare molti money changer favorevoli. La carta di credito è accettata un po’ in tutti i ristoranti e gli hotel, ma nei piccoli negozi e ristorantini locali accettano solo i Dinari in contanti. 

Abbigliamento

Per quanto riguarda l’abbigliamento, in inverno l’onion-style è sempre la migliore soluzione, data l’escursione termica continua. Non bisogna dimenticarsi: un kway per la pioggia, delle scarpe da ginnastica comode con un po’ di grip per le varie camminate, soprattutto a Petra, in generale un abbigliamento comodo e sportivo, un costume per il Mar Morto ed è utile portarsi sempre un adattatore universale per le prese.

In estate invece occorrono vestiti molto leggeri, in lino o cotone, cappello e occhiali da sole, crema solare e tutte le protezioni necessarie per difendersi dal gran caldo. Essendo un paese musulmano, bisogna evitare per gli uomini vestiti troppo vistosi ed esuberanti e per le donne maglie troppo scollate e aderenti e gonne troppo corte. Non bisogna coprirsi il capo, a meno che non si entri in una moschea. 

In Giordania è vietato l’ingresso di droni, mentre è buona prassi chiedere il permesso prima di fotografare la gente del luogo.

Per qualsiasi altra info sul Paese, si può andare su: https://www.viaggiaresicuri.it/find-country/country/JOR

La situazione geo-politica 

Per la maggior parte la popolazione giordana è di origine palestinese e, negli ultimi anni, il Paese ha accolto numerosi rifugiati non solo dalla Palestina, ma anche dai vicini Iraq e Siria, per fuggire da situazioni alquanto instabili. In mezzo alle turbolenze dei vicini, la Giordania è un’oasi di pace e gode di una stabilità economica non da poco, oltre che politica e religiosa. La religione principale è quella islamica, del ceppo sunnita, con una minoranza cristiana. 

Le Storie di Esam e la sua apertura al mondo 

Esam è stata la guida migliore che ci potesse capitare, per la sua cultura infinita, la sua simpatia travolgente ma soprattutto per la sua apertura a mille saperi e conoscenze. Parlava tra l’altro un italiano perfetto e in ogni sua spiegazione , sempre dettagliata e perfetta, era sempre pronta la battuta che ci teneva incollati e attenti! Oltre alle spiegazioni storiche , come quella degli architetti romani scemi a cui nella storia sono succeduti quelli bravi e ai dettagli dei disegni ritrovati sulle pareti del Siq che porta al tesoro di Petra, come quello dei piedi piccoli e donne incinta, ci ha raccontato mille aneddoti e tradizioni di famiglia, sui matrimoni, le discendenze di Mosè e Abramo, la religione, anzi le religioni, dal momento che sapeva a memoria le preghiere di più di un credo! E’ stato davvero eccezionale!

Consiglio vivamente di prendere una guida per le visite in Giordania di 8 giorni o più, è qualcosa che rende il viaggio ancora più speciale. Noi siamo stati fortunati, ma bisogna solo partire e la fortuna aiuta sempre.

Il nostro super Esam, in uno dei suoi tanti racconti

L’immersione con la gente locale: la cena beduina e le abitudini alimentari 

Come in ogni viaggio in una cultura così diversa dalla nostra, le esperienze più belle sono con le persone del luogo, per entrare nel vivo della loro quotidianità. La cosa più straordinaria di tutte in questo viaggio in Giordania di 8 giorni è stata a Petra, dove abbiamo cenato in una casa beduina, nel centro del paese.

Prima di tutto via le scarpe, si entrava scalzi in segno di rispetto! Siamo stati accolti da due ragazzi in abiti tradizionali che ci hanno fatto accomodare a terra, su dei cuscini, attorno ad un immenso tappeto che sarebbe stata la nostra tavola. Immancabile è stata l’accoglienza con il caffè al cardamomo, tipica bevanda di benvenuto che bisogna bere fino in fondo, come segno di riconoscenza e ringraziamento per l’ospitalità.

In seguito, quel tappeto enorme è stato riempito di vassoi e tegami giganti che contenevano le migliori pietanze giordane, come il pollo Kabsah, il Mansaf, fatto con riso e agnello, molta verdura e tanto buonissimo hummus, il migliore che io abbia mai mangiato, su cui sopra viene messa una spezia di colore rosso, il sommaco, dall’odore aspro e intenso, ma buonissimo.

Quella sera si è creata un’atmosfera di serenità e relax incredibili: essere seduti per terra così vicini, senza la lontananza che banalmente una sedia può creare, attingere tutti dallo stesso vassoio e condividere il cibo e le risate in maniera così semplice e genuina, ci hanno fatto sentire parte integrante della loro cultura e tradizione e ci hanno legati tantissimo. 

Una cosa mi ha colpito poi della loro casa: c’erano tutte le porte chiuse, ma la parte che ho visto ed era di passaggio, era completamente spoglia, solo qualche divano e pochi quadri appesi e un paio di ciabatte a terra per entrare in bagno. Prima di andar via, ho chiesto di ringraziare la cuoca o chi aveva preparato tutte quelle bontà, ma il ringraziamento diretto mi è stato negato. Ho compreso la loro estrema discrezione, chinando semplicemente  la testa e dicendo “Sukran” (grazie). 

cena beduina in giordania
La nostra cena beduina: un’esperienza indimenticabile

L’esperienza nel deserto: lo spettacolo del Wadi Rum

Il Wadi Rum è un deserto roccioso che si trova nel sud-est del paese ed è di un’infinita bellezza. Abbiamo trascorso due giorni incredibili, facendo un sacco di esperienze, tra le più belle del viaggio in Giordania di 8 giorni: la cammellata, il giro in jeep, il pranzo a sacco tra le rocce, le rotolate e le discese dalle dune, l’arrampicata sull’arco panoramico, ma ciò che più mi ha emozionato è successo al calar del sole. Prima del tramonto i nostri amici beduini ci hanno portati in una radura dove hanno acceso il fuoco e preparato il the, abbiamo bevuto tutti insieme e rigorosamente seduti a terra attorno al fuoco. Con loro c’erano due fratellini, nati e cresciuti lì, in completa simbiosi con l’ambiente, seguivano il loro papà in quello che faceva, l’aiutavano ed erano vestiti esattamente come lui, erano gentili, educati, sorridenti, la sensazione era che fossero già adulti in corpi piccoli. 

La sera poi, prima di coricarci nelle tende, abbiamo trascorso una serata divertentissima: abbiamo fatto la tipica cena nel deserto, in uno stanzone creato in una grotta, mangiando lo Zarb, pollo e tante verdure cotti sotto la sabbia, ad un metro di profondità, e ballato le danze tipiche beduine insieme a 3 di loro che ce le insegnavano e ballavano con noi. Un’altra indimenticabile immersione nelle loro splendide tradizioni.

E al termine della serata, appena ha smesso di povere (ebbene sì, abbiamo beccato pioggia nel deserto!) siamo usciti a fare una passeggiata in un paesaggio quasi marziano, sotto una marea di stelle , ed è stato bellissimo rimanere in silenzio assoluto per qualche minuto. Una sensazione di pace interiore senza eguali. 

te nel deserto con i beduini
Il the nel deserto preparato dai beduini
Il paesaggio marziale del deserto della giordania
Il paesaggio marziale del deserto e la nostra tendopoli durante il viaggio di 8 Giorni in Giordania

Perché andare in Giordania

In Giordania non bisogna andarci solo perché è una terra magica e ricca di meraviglie e spettacoli naturali ed architettonici, ma per far amicizia con nuove usanze, modi e stili di vita, ammirare la gente e lasciarsi coinvolgere nelle loro tradizioni, assaggiare il loro cibo e sapere chinare la testa ogni volta con le mani giunte per ringraziare. La Giordania lascia addosso un senso di pace e benessere e torni a casa con una ricchezza nuova. 

dromedari  in giordania
I nostri amici dromedari e la loro siesta dopo la passeggiata

Io vi saluto e mi auguro che questo viaggio in Giordania di 8 giorni vi sia piaciuto e vi do appuntamento al prossimo racconto di viaggio!

    da
  • Angela Russo

    Vivo a Bologna, ma sono una pugliese doc. Parlo 4 lingue e mi piace tantissimo continuare a perfezionarle. Insegno inglese ai bambini e spesso li porto con me nei miei racconti, così non smetto mai di viaggiare , anche quando sono tra le grigie mura scolastiche. Non faccio nulla nella vita che non sia dettato dalla passione e dall’entusiasmo. Viaggio da anni e non mi stanco mai di farlo, per raccogliere storie, sensazioni, immergermi e lasciarmi coinvolgere da cultura e tradizioni locali. Semplicemente per continuare ad emozionarmi. Amo parlare con tutti, ascoltare, imparare da tutto ciò che è altro da me. Impronto la mia vita ad un viaggio continuo, anche nelle piccole e semplici cose. Ma ho un sogno nel cassetto: diventare una reporter di viaggi.

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