3 percorsi facili in bici in Lombardia

In bici in Lombardia dalla Lomellina all’Oltrepò passando per il Mantovano per una gita sulle due ruote tra luoghi tranquilli e nel verde tra storia, vigneti, risaie con ottimo cibo e buon vino!

È vero, con questo caldo forse la voglia di andare in bici è zero, però potrebbe essere un’idea per quest’autunno, non lo credi anche tu?

1. La Greenway dei Vigneti

La Greenway dei Vigneti è la terra di famiglie come i Visconti, i Beccaria e i Malaspina, che durante il Medioevo, e non solo, furono i feudatari dei castelli che ancora oggi possiamo ammirare. In queste terre si svilupparono i commerci della merce che risalendo il Mar Ligure passavano per la via del Sale tramite i Passi del Penice e del Brallo.

Una volta a Varzi, tramite il corso dello Staffora, le merci andavano alle località della pianura. E tutto questo, o almeno una sua parte, è ancora percorribile grazie alla “Greenway” che parte da Voghera e arriva a Varzi. Si tratta di una ciclabile davvero non molto difficile che passa anche per un tratto di ferrovia ora dismessa.

La mia prima tappa è Rivanazzano Terme, con la sua Torre Medievale nella piazza principale, da cui è visibile il Castello di Nazzano che fu voluto dai Malaspina e risale al XI secolo. È raggiungibile dalla piazza principale in una mezz’ora a piedi.

Faccio una piccola ma interessante deviazione e arrivo all’Eremo di Sant’Alberto di Butrio: si tratta di un bellissimo santuario pieno di affreschi che risale al XIV secolo.

Mi rimetto quindi sulla strada e arrivo a Varzi, che è nota, per lo meno ai buongustai, per essere la capitale del salame. Ma non solo, dato che qui ci sono anche tante cose da vedere come, ad esempio, le chiese, le Torri di Porta Soprana e di Porta Sottana, senza dimenticare il Castello Malaspina.

Questa zona è ovviamente famosa anche per il vino, altrimenti perché si chiamerebbe “Greenway dei Vigneti”? In questa zona si produce vino fin dai tempi dei romani e, attualmente, sono presenti oltre 13.500 ettari di vigneti e, ad esempio, 4.000 sono per il Pinot Grigio. Per maggiori informazioni sulla Greenway dei Vigneti, clicca qui.

In bici in Lombardia sui sentieri

2. La Piccola Loira nostrana

La Piccola Loira nostrana è così definita perché si tratta di strade pianeggianti immerse nel verde tra castelli e corsi d’acqua come il Po, il Sesia e il Ticino. Qui si trovano tanti canali che risalgono ai secoli passati, senza scordare le risaie e la biodiversità di flora e fauna che si caratterizza in 11 aree protette. Sto parlando, ad esempio, di aree paludose, che ospitano la più grande concentrazione a livello europeo di aironi. Il tragitto in bici si alterna tra tratti ciclabili e altri sterrati.

La prima tappa è Castelnovetto, la cui particolarità sta nel monumento alle mondine, un molino di fine Quattrocento e il Borgo di Santa Maria delle Grazie, antico convento che il Duca di Milano Francesco II Sforza distrusse nel 1518 in quanto gli venne rifiutato di ospitare lì i suoi soldati.

Un’altra tappa interessante è Sartirana. Per conoscere la lavorazione del riso, la Pila del Castello di Sartirana è il posto ideale. È un vecchio magazzino di stoccaggio e di lavorazione che risale al XVII secolo. Come mai questo nome? Semplice: per indicare il procedimento che portava il riso da grezzo a bianco! Nel Museo potrai trovare reperti di archeologia sia industriale che rurale, ma anche un raro mulino a ruota orizzontale. Per maggiori informazioni, clicca qui.

Il mio viaggio tra la “Piccola Loira” si conclude con la visita alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Lomella. Si tratta di uno tra i più bei esempi di romanico lombardo e le sue volte a crociera sono tra le più antiche a livello nazionale. E “dietro” a questa Basilica c’è anche una leggenda: si dice che la sua irregolarità architettonica come la sua realizzazione siano opera del diavolo, che la distrusse e la rifece in quanto non felice del matrimonio tra la regina cattolica Teodolinda e l’ariano Agilulfo, duca di Torino. Per maggiori informazioni, clicca qui.

3. Passeggiando lungo il Po (e il Mincio)

Questo tragitto si sviluppa lungo il Po, una zona a lungo contesa in quanto terra ideale per il prosperare di ricchezze e di commercio. Luoghi resi famosi anche per essere le terre della nobile famiglia dei Gonzaga. Allora perché non scoprire queste zone in bici? Ecco un itinerario ad hoc.

Si tratta di un bel giro ad anello attraverso, per l’appunto, il Po. Si parte da Revere (Mantova) con il suo bel Palazzo Ducale della Famiglia Gonzaga su disegno dell’Architetto Luca Fancelli. Pedalando pedalando si arriva fino alla Torre Matildica, il cui compito era quello di controllare una chiusa del Fiume Mincio. Per maggiori informazioni, clicca qui.

A questo punto si attraversa, quindi, piegando a sud in modo da rientrare a Revere. Sono meno di 60 chilometri (per l’esattezza 58), quindi serve un po’ di allenamento. In questo modo, in 4 ore si sarà fatto questa bella pedalata. Ovviamente, ci vorrà qualcosa di più se ci si ferma per mettere qualcosa sotto i denti.

Per maggiori informazioni sui vari tragitti qui esposti, clicca qui.

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