Con la primavera che avanza, cosa c’è di meglio che regalarsi una bella giornata in mezzo alla natura? E se la visita a un parco dovesse anche rivelarsi l’occasione per visitare un luogo unico al mondo, ecco che la giornata diventerà indimenticabile! A pochi chilometri da Roma infatti è possibile passeggiare all’interno di uno dei parchi più spettacolari di tutta Italia: il Sacro Bosco di Bomarzo, anche noto come Parco dei Mostri.
La storia del Parco
Siamo in provincia di Viterbo e precisamente nella Valle del Tevere, tra Lazio e Umbria. La storia di questo luogo è profondamente legata ad una delle personalità più eccentriche del Cinquecento: Pier Francesco Orsini, detto Vicino, signore di Bomarzo. Dopo aver apportato alcune modifiche al borgo ed essersi dedicato alla costruzione del proprio palazzo nella parte alta dell’abitato, a partire dal 1550 iniziò ad occuparsi della realizzazione anche di uno straordinario ed innovativo parco, impiegando oltre 20 anni per il suo completamento!
Grande attenzione fu data alla parte botanica, ma a differenza di quanto accadeva nelle coeve residenze aristocratiche, in cui dilagava la moda dei giardini all’italiana (geometrici, con vialetti ordinati e qualche decoro architettonico), qui Vicino decise di dotare il parco di un vero e proprio bosco di conifere e latifoglie, in cui inserire, come vedremo, qualcosa di molto particolare. Va detto che l’Orsini si avvalse della collaborazione di uno degli architetti più celebri dell’epoca, Pirro Ligorio (mente creativa delle imponenti fontane di Villa d’Este a Tivoli).
Le opere nel Parco: mostri, divinità e molto altro ancora!
Non solo natura dicevamo. Perché all’interno di quello che Vicino chiamava semplicemente “boschetto” – in realtà un’area di ben 3 ettari – vennero inseriti un gran numero di sculture di varia grandezza che ritraggono personaggi e animali mitologici, ma anche edifici che riprendono il mondo classico, ignorando però, volutamente, le regole prospettiche o estetiche. A che scopo? Chiaramente stupire e confondere continuamente il visitatore! Divertente sarà quindi scovare all’interno del parco la Casa Pendente e salire fino in cima (poi raccontateci quanto è fastidioso guardare di sotto!) o ancora le gigantesche statue di Ercole e Caco, di Elefanti e Leoni o interrogarsi davanti a scritte enigmatiche…
Il significato del Parco dei Mostri
Per anni gli studiosi si sono interrogati sul significato di questa così particolare realizzazione e ora è forse possibile svelare il senso del progetto di Vicino Orsini: volle creare un luogo in cui rappresentare la concezione della vita, della filosofia, della religione e del momento storico in cui viveva. Attraverso un percorso preciso, ascensionale, che dal basso sale verso l’alto – di dantesca memoria oseremmo dire – il visitatore compie una sorta di purificazione dell’anima all’interno di quello che quindi, non a caso, è definito il Sacro Bosco, una sorta di riassunto visivo di tutto l’Universo.
Cosa fare a Bomarzo
E dopo una così profonda immersione nella natura, non resta che proseguire la giornata andando alla scoperta del caratteristico borgo. Bomarzo infatti si presenta come un piccolo gioiellino tutto da scoprire: non solo per Palazzo Orsini con le sue preziose sale interne riccamente affrescate da artisti della scuola di Pietro da Cortona, ma anche per la Chiesa di Santa Maria Assunta in Cielo detta il “Duomo” con la sua torre campanaria, eretta su una struttura di origine etrusca.
Altra curiosità è che l’antico borgo medioevale è diviso al suo interno in cinque rioni che il 24-25 Aprile di ogni anno gareggiano nel Palio di Sant’Anselmo, patrono della città! E proprio a lui, Bomarzo dedica anche una delle sue tipicità gastronomiche: il biscotto di Sant’Anselmo, una deliziosa ciambella lievitata naturalmente. Insomma, che siate appassionati di parchi e giardini, di luoghi curiosi, di borghi o di natura, sono tanti i motivi per cui visitare Bomarzo e le sue meraviglie.
Come arrivare a Bomarzo
Bomarzo si trova in provincia di Viterbo. La città è raggiungibile in diversi modi, sia in auto che con i mezzi pubblici.
In auto, si può prendere l’autostrada A1 e uscire al casello di Attigliano, per poi seguire le indicazioni per Bomarzo.
In treno, si può prendere la linea ferroviaria Roma-Firenze e scendere alla stazione di Orte Scalo, da dove partono i bus che collegano la stazione a Bomarzo. In alternativa, si può prendere un autobus diretto da Roma o da Viterbo.
Bomarzo è anche raggiungibile dall’aeroporto di Fiumicino, a circa 120 km di distanza, tramite un servizio di trasferimento in auto o autobus.
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L’Associazione Culturale “L’Asino d’Oro” nasce nel 2013 e organizza visite guidate e passeggiate per adulti e bambini alla scoperta di Roma e del Lazio.