Per molti di noi, la morte rappresenta un tema che necessità di essere affrontato con una dovuta cautela. In quanto, siamo sempre più tendenti, ad associare a questo momento solo i ricordi più tristi, rivivendo a volte anche con estremo rimpianto, l’amore che ora non possiamo più condividere con chi consideravamo speciale.
Tutti temiamo di morire. E spesso il solo pensiero, ci induce in un profondo stato di terrore, che rafforza maggiormente la paura, che abbiamo della morte stessa.
Tuttavia il mondo, grazie alla sua bellezza e alla sua diversità, ci insegna che esistono molti altri modi con la quale possiamo interagire verso questa inevitabile transazione della vita. E questo, ci può spesso donare l’occasione, di vedere e di vivere il concetto della morte, in una forma del tutto differente.
Un esempio tangibile di ciò, è la celebrazione del “Dia de los Muertos” in Messico. Dove ogni anno, tutto il popolo messicano si anima per potersi ricongiungere con i famigliari, che hanno perduto. Ma ciò non avviene attraverso il dolore e le lacrime, quanto invece, si lasciano accompagnare dalla gioia di vivere la vita e di aver amato qualcuno di importante. Condividendo questa profonda emozione, con la propria famiglia e con gli spiriti dei loro antenati.
Il Dia de los Muertos
La festa del dia de los muertos in Messico, non rappresenta una versione alternativa di halloween, in quanto in questa ricorrenza, gli spiriti non sono malvagi. Ma sono invece, i lontani parenti deceduti durante il corso della vita, che tornano una volta all’anno dall’aldilà. E sono accolti dalla loro famiglia con gioia e amore.
Non è perciò necessario indossare alcun costume, ma è invece una buona usanza dipingersi il viso con il disegno di un teschio. E indossare, sia per le donne che per gli uomini, degli abiti dai toni scuri ma che siano eleganti.
L’origine di questa festa è pre-colombiana, e ufficialmente inizia dal 18 di ottobre, fino al 30 di novembre. Tuttavia, il momento più importante di tutta la celebrazione si svolge a partire dal 28 di ottobre fino al 2 novembre. Dove in tutti i paesi e nelle città si svolgono grandi festeggiamenti ed enormi parate.
La celebrazione, è famosa e praticata in tutto il territorio messicano ed è ricca di colori, gioia, musica e danze trasmettendo sempre una profonda allegria. Tanto che nel 2008, L’UNESCO, ha deciso di aggiungere la festa nazionale come patrimonio culturale dell’umanità.
Le radici Meso-Americane e L’influenza Cristiana
Su tutto il territorio messicano, questa è la festa più attesa e vissuta durante tutto l’anno. In quanto è una vera celebrazione sia nei confronti della morte, ma anche della vita. E nonostante sia nata in Messico, questa viene ugualmente celebrata in tutta l’America Latina.
Le radici del dia de los muertos, affondano nelle antiche culture meso-americane, tra gli antichi popoli Aztechi, Maya e Toltechi.
Queste culture, credevano che la morte forse solo un passaggio verso una prossima fase dell’esistenza. E che i defunti, dovessero perciò essere onorati e commemorati con il dovuto rispetto. Tuttavia, con l’arrivo dei conquistadores spagnoli, giunti in Messico nel 1519, le celebrazioni subirono delle profonde variazioni in quanto vennero sovrapposte le tradizioni cristiane alle pratiche indigene.
In particolare, venne anche cambiato il giorno della cerimonia, che un tempo si svolgeva nei primi giorni di agosto e venne poi spostato a novembre per allinearsi con la festa cattolica di ognissanti. Ma con il passare del tempo, le due diverse culture si fusero sempre più in una sola, dando origine alla festa che oggi conosciamo.
La rappresentazione e il significato delle Calaveritas
La vita come la morte stessa, sono un passaggio alla quale non possiamo sfuggire. E di ciò, ne facevano un particolare venerazione anche i popoli antichi.
Infatti in diversi templi e strutture, sono state incise diverse rappresentazioni delle “calaveritars“, ovvero dei teschi stilizzati. E queste immagini ricordavano costantemente, l’importanza dell’esistenza e dell’opportunità di vivere assaporando pienamente la propria vita. Definendo “la muerte”, come un passaggio, non meno importante della vita stessa.
Oggi, queste piccole incisioni di un tempo, si sono trasformate in semplici caramelle, che girano in ogni via delle piazze, delle città e soprattutto dentro le case. E oltre che essere mangiati e donati ai più piccoli, vengono soprattutto depositati nei pressi degli altari, come offrenda ai defunti.
L’Altare per l’Offrenda
In questi giorni di gioia e di vivacità, le persone festeggiano a tutte le ore del giorno e anche della notte. Tuttavia, il cuore di questa profonda e magnifica celebrazione si trova nell’offrenda. Ovvero, l’offerta da parte dei vivi verso i morti.
Case, cimiteri e intere piazze, sono decorate ospitando piccoli e grandi altari, collocandone sempre svariate offerte. E sempre accompagnate con le foto dei loro cari, per richiamarne lo spirito. Questo segno di amore e di grande rispetto, rappresenta una porta che conduce dal mondo dei morti fino a quello dei vivi, accogliendo così le anime con: cibo, acqua, vino, dolci e anche i loro piatti preferiti. Affinché gli spiriti, possano sfamarsi durante il lungo viaggio dall’aldilà.
Ogni elemento che viene posto per l’offrenda, porta con sé un profondo significato. Come ad esempio il papel picado, che sono fogli di carta con diverse forme, che rappresentano vari significati in base al loro colore. E il fumo dell’incenso, che serve per purificare l’aria dell’altare, permettendo cosi di trasmettere le preghiere da parte delle famiglie.
In alcune regioni del Messico, è abitudine trascorrere un’intera notte nel cimitero facendo compagnia allo spirito. Qui, le famiglie onorano il defunto pulendo la tomba, raccontando storie e accompagnando il momento con musica e danze. E in questa occasione, nei pressi della tomba, ci deve sempre essere per tutta la notte, la presenza di almeno un famigliare. Ed è per questo che in molti, si danno il cambio fino al sorgere del sole.
Inoltre, l’altare dedicato all’offertorio nella Casa Azul, la dimora di Frida Kahlo nella Città del Messico, è la più importante e spettacolare di tutto il paese.
Il Sentiero dei petali Chempasùchil
In questi giorni di festa, in ogni via e in ogni casa, si possono incontrare moltissime composizioni di chempasùchil. Un tipico fiore dal colore prevalentemente giallo e arancio.
Tuttavia, è solo in alcuni piccoli paesi che viene costruito un vero e proprio sentiero di petali, che conducono dal cimitero fino alla casa, oppure all’altare della famiglia.
La scelta di questi fiori non è casuale, in quanto la storia racconta che il particolare odore che questi petali rilasciano, sia percepito dalle anime, che seguendone la scia riescono a tornare a casa. Motivo per cui, ne vengono sparsi ovunque in enorme quantità. Soprattutto nei cimiteri, a lato delle tombe.
I giorni che compongono la celebrazione
Il dia de los muertos in Messico, ha una durata complessiva di circa un mese mezzo. Tuttavia, è solo a partire dal 28 di ottobre che la celebrazione inizia a ricoprire un significato più profondo, nei confronti delle anime. Infatti, il 28 e il 29 di ottobre, sono celebrati tutti coloro che hanno perso la vita in modo molto violento. Poiché seconda la credenza, queste sono le anime che più soffrono in assoluto.
Il 30 di ottobre, sono celebrati i morti solitari, ovvero le anime abbandonate e dimenticate da tutti. Il 31, sono celebrati i bambini mai nati, oppure morti prima del battesimo. E nella notte tra il 31 e l’1 di novembre, avviene la celebrazione più importante, ovvero, quando le anime tornano a far visita ai vivi, accettando nel mentre le offerte poste nei ricchi banchetti.
Infine, nel 2 di novembre, migliaia di persone si travestono e scendono lungo le vie principali. Ogni paese, rappresenta la propria manifestazione, ma è solo nelle grandi città che si può assistere alle immense parate, accompagnate da esplosioni di colori, carri, vivacità e musica.
In quali città festeggiare il Dia de los Muertos
Ogni regione e comunità, festeggia questa ricorrenza secondo le proprie tradizioni. Ma nonostante ciò, per tutti, il momento celebrativo più importante di tutta la festa, si svolge il 2 di novembre, dove le piazze e le città si riempiono di colori, costumi, maschere, danze e carri.
Nelle regioni meridionali, come ad esempio negli stati di Chiapas, Oaxaca e Michoacan, la festa tende ad essere molto più colorata e vivace, trasformandosi anche in veri e propri cortei.
Tuttavia, una delle celebrazioni più emozionanti di tutto il paese, si tiene ogni anno nel lago Pátzcuaro, nella regione di Michoacán, presso l’isola di Janitzio. Qui infatti, avviene una vera processione notturna che vede le famiglie portare delle candele galleggianti nei pressi dal lago, per poi lasciarle trasportare dalla corrente. Illuminando così la notte, con migliaia di luci galleggianti.
Infine, altre grandi feste per il dia de los muertos, vanno in scena anche a Puerto Vallarta, San Miguel de Allende e Merida, nella penisola dello Yucatan. E anche in Città del Messico, che trattandosi di una metropoli con oltre 20 milioni di abitanti, offre carri e parate, tra le più caratteristiche di tutto il paese.