Qualcuno un tempo affermava che siamo un popolo di poeti, santi e navigatori. In effetti parrebbe che l’80% dei santi sia di origine italica. È quindi normale che lungo tutto lo stivale siano fioriti nei secoli luoghi di culto dedicati a essi piuttosto che a episodi miracolosi, che hanno veduto la salvezza di persone innocenti.
Uno di questi luoghi si trova a Ornavasso, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, dove è stato edificato un santuario molto frequentato nei secoli: quello della Madonna dei Miracoli, o Madonna del Boden. Il santuario si trova a 475 metri d’altezza in un punto panoramico sulla piana del fiume Toce con il lago di Mergozzo sullo sfondo, oltre il quale c’è la sponda occidentale del lago Maggiore. Il punto è particolarmente ameno, su un pianoro circondato da boschi di castagni detto Boden nell’antica lingua dei Walser. In questo luogo si trovava un’antica cappelletta intitolata alla Madonna, dove si fermavano per una veloce preghiera i passanti che si recavano ai monti per la pastorizia o il taglio delle legna e qui avvenne un piccolo miracolo.
Storia del Santuario della Madonna del Boden
Era il 07 settembre 1528 e la giovane pastorella Maria Della Torre aveva portato il suo gregge a pascolare sulla montagna sopra la cappella della Madonna. Fu presa da un forte e improvviso sonno e si addormentò fino a notte fonda. Quando si risvegliò era ormai buio e i suoi animali erano scomparsi nelle tenebre. Presa da forte paura, cominciò a piangere e a pregare la Madonna per la sua salvezza, poi si mise a correre in mezzo al bosco senza accorgersi del pericolo e finì per precipitare da grande altezza. Si ritrovò poi sul pianoro della piccola cappella del Boden, completamente illesa e circondata da una luce protettiva; davanti a lei c’era il suo gregge tranquillo a pascolare. Ringraziata la Vergine, prese la via di casa e lungo il sentiero fu ritrovata dalle donne del paese che erano andate a cercarla, preoccupate per la sua salvezza. La ritrovarono così illesa e felice, ma ancora circondata dalla stessa luce protettiva che le aveva salvato la vita.
Nel periodo della Controriforma c’era tanto bisogno di episodi miracolosi che riportassero la gente verso l’ortodossia cattolica e fu deciso di costruire nel luogo del miracolo una prima chiesa, che venne inaugurata in tempi record l’08 settembre 1530, festa della Natività della Vergine Maria, su autorizzazione del vescovo di Novara Giovannangelo Arcimboldi.
Le voci relative al miracolo e alla piccola chiesa si fecero velocemente strada tra i fedeli della zona, poi si allargarono per tutto il Piemonte, creando un continuo flusso di pellegrini. Venne così deciso alla fine del Seicento di costruire lungo il sentiero che portava al Boden una serie di cappelle della via Crucis, poi cento anni dopo la chiesa fu nettamente ampliata, e di nuovo nel 1828. Alla fine dell’Ottocento intervenne l’ingegner Luigi Tazzini, agente della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e direttore delle vicine cave di Candoglia, progettando una strada carrozzabile che avrebbe condotto al Santuario; altri interventi vennero ancora eseguiti durante il secolo scorso, in numerose altre occasioni.
Quale il motivo di questo fermento, che continua imperterrito al Boden dopo cinque secoli? I miracoli, le diverse e numerose intercessioni della Madonna verso i problemi della povera gente, che qui non ha mai smesso di pregare e di portare gli ex voto a ringraziamento per la salvezza terrena. Sono infatti 1147 gli ex voto raccolti e custoditi nelle sale adiacenti all’abitazione del custode, che a breve torneranno visibili al pubblico. Di essi, circa il 40% è anteriore al Novecento.
Il Santuario oggi
Oggi il santuario della Madonna del Boden continua a essere frequentato da devoti e turisti, attirati dalla semplicità del luogo, dal panorama, dal ristorante e anche dai miracoli avvenuti in questa località. La chiesa è anche molto frequentata dai ciclisti che amano risalire la strada fino a giungere al pianoro, anche perché dal 2009 la Madonna del Boden è diventata la protettrice di chi ama questo sport e nel 2011 è partito il gemellaggio con quella del Ghisallo in Lombardia.
Entrando in essa si può facilmente notare come il fulcro dell’attenzione sia portato in un punto preciso. Dietro l’altare si trova infatti il luogo esatto del miracolo della pastorella, con l’immagine dipinta della Madonna col Bambino rivolta verso i fedeli e quella lignea sul retro, con la scritta “Qvesta statuina è il principio di qvesto S. Locho sino del anno 1530. Fate Limosina”. Molto gradevoli l’affresco dell’abside e quelli delle navate opera di Ernesto Bergagna a metà degli anni ’50 del secolo scorso. La sensazione generale è di grande serenità, malgrado gli stili diversi e la modernità di alcuni particolari, forse anche grazie alle gentili signore che mi hanno accolto fuori stagione con un sorriso mentre decoravano di fiori la chiesa, e che devo ringraziare per le luci grazie alle quali sono state possibili le foto che accompagnano l’articolo.
La mia giornata al Santuario della Madonna del Boden non è stata purtroppo fortunata dal punto di vista meteorologico; consiglio vivamente una visita durante la bella stagione, che permetterà di godere della natura che lo circonda e di una vista mozzafiato sulla pianura sottostante. A meno che siate a caccia di miracoli, per i quali, si sa, non vi è stagione.
Sono area manager di una multinazionale alimentare, ma in realtà viaggiatore “compulsivo” da tutta la vita, senza possibilità di guarigione, da quando ho capito che i viaggi sono la benzina per il motore della mia anima.
Alterno viaggi di scoperta o fatti per nutrire la mente ad altri specificatamente pensati per le immersioni, fatte ovunque ci sia abbastanza acqua.