Si sa, nulla fa perdere la testa agli uomini come l’amore. Questo meraviglioso e ineluttabile sentimento è legato indissolubilmente alla Dea che lo celebra, e ne è l’incarnazione: Venere, cioè Afrodite nella cultura greca antica. A Roma era venerata come una delle dee più importanti, simbolo dell’eros e della bellezza, legata alla fondazione della città tramite Enea. Afrodite, la sua controparte greca più antica, era anch’essa una figura fondamentale dell’Olimpo, ed era considerata simbolo della bellezza, dell’amore, della primavera e della rinascita.
Nella tradizione esiste anche il luogo in cui nacque la Dea: l’isola di Cipro.
Origine di Afrodite
Per la sua origine ed il luogo esatto si incrociano due diverse leggende. La prima fa riferimento all’Iliade ed all’Odissea di Omero, che identificano il luogo preciso nel Santuario di Pafos: davanti ad esso, sopra una conchiglia gigante, si presentò la Dea, figlia di Zeus e Dione.
L’ipotesi più accreditata nel mondo antico fu però quella descritta dal poeta Esiodo nella sua Teogonia. In questa opera il poeta greco svelava come il nome Afrodite derivasse da aphròs, schiuma, e la sua nascita fosse provocata dalla spuma marina, frutto del seme del membro di Urano evirato da Kronos, mischiato con l’acqua del mare. Secondo l’antica mitologia infatti, Urano, personificazione del cielo stellato e divinità primordiale, fu evirato dal figlio Kronos su istigazione della madre Gea, la Madre Terra. Quando le parti intime caddero nel mare, formando dei faraglioni, si formò una grande onda spumosa dalla quale emerse Afrodite. Questo luogo si chiama Petra Tou Romiou, e si trova a breve distanza dall’abitato di Pissouri, lungo la strada della costa meridionale dell’isola di Cipro, tra Limassol e Pafos.
Perché questo nome particolare, “La Roccia del Romano”? Perché secondo un’altra leggenda locale, un eroe di nome Basilio, metà romano e metà bizantino, lanciò nel mare delle enormi rocce dei monti Troodos per scacciare i saraceni invasori.
I faraglioni
I faraglioni offrono un paesaggio meraviglioso per le fotografie, d’incanto se prese dai punti panoramici lungo la strada.
Una volta parcheggiata l’automobile, si passa attraverso un sottopassaggio che conduce alla stretta, ma lunghissima spiaggia di ciottoli.
Il mare in questa località può essere calmo come l’olio, ma a volte, a causa della posizione e delle correnti marine, può essere agitato con forti ondate ad infrangersi contro i faraglioni: potrebbe essere questa l’origine della leggenda della spuma delle onde.
Per il resto è una bella spiaggia, ma come ce ne sono veramente tante sull’isola di Cipro; anzi forse è più scomoda di altre, vista la presenza di ciottoli in luogo della morbida sabbia. Ma come sfuggire al fascino della Dea?
Ultima leggenda
C’è infine un’ultima leggenda, molto importante. Si dice che chi riesca a nuotare per tre volte intorno ai faraglioni, verrà benedetto da Afrodite, che gli concederà l’amore vero, una bellezza e giovinezza eterne, ed una grande fertilità. Perché non provare dunque? Peccato che il mare non sempre sia calmo, ma soprattutto che uno dei faraglioni sia in parte bagnato dalle acque, in parte direttamente sulla spiaggia, dove nuotare all’asciutto non è facile.
Io, almeno, non ci sono riuscito.
Guida in regalo
Potete scaricare gratuitamente la guida in pdf dell’itinerario Culturale di Afrodite cliccando qui.
Il nucleo dell’Itinerario Culturale di Afrodite è costituito da tre siti sacri
principali:
- Palaipafos (Kouklia) – Patrimonio dell’Umanità
- Amathous (nei pressi di Lemesos)
- Kition (Larnaka)
Seguendo un logo facilmente riconoscibile, Kyprida Aphroditi
(Cipride Afrodite), l’itinerario ripercorre le orme della Dea anche con
l’ausilio di didascalie che illustrano i molteplici aspetti del suo culto.
Buona lettura.
Sono area manager di una multinazionale alimentare, ma in realtà viaggiatore “compulsivo” da tutta la vita, senza possibilità di guarigione, da quando ho capito che i viaggi sono la benzina per il motore della mia anima.
Alterno viaggi di scoperta o fatti per nutrire la mente ad altri specificatamente pensati per le immersioni, fatte ovunque ci sia abbastanza acqua.