Milano insolita tra passato e futuro

Milano è una città che, forse, non si ama “al primo colpo”, sapete?  Per lo meno è quello che è successo a me dato che mi ci è voluto un po’ di tempo (e di passaggi) per poterla apprezzare come merita, sapete?

Come mai? Perché il capoluogo della Lombardia è meno romantico o sfarzoso di altre città italiane perciò per questo motivo dovrai scoprirla un po’ alla volta, passo passo, e perciò in quest’occasione ti parlerò di una Milano insolita o, per meglio dire, di alcuni itinerari un po’ meno popolari però non per questo meno belli.

Milano insolita tra passato e futuro

Quando dico: “Milano insolita tra passato e futuro” a che cosa mi riferisco? Mi riferisco, ad esempio, a degli edifici religiosi di culto millenaria o l’antico centro del commercio della città e tanto tanto altro ancora.

Il Toro di Galleria Vittorio Emanuele II

Metti il tacco della tua scarpa destra, mi raccomando che sia quella destra però, sulle “parti intime del toro” poi girate tre volte su te stesso (in alcuni casi ne basta una sola volta). Mi raccomando che sia fatto appoggiando una gamba sola e a occhi chiusi. Di che cosa sto parlando? De “Il Toro di Galleria Vittorio Emanuele II” e del gesto scaramantico che tantissimi turisti fanno ogni giorno.

Ma dove fare tutto ciò? Al mosaico all’intersezione dei due bracci della famosa Galleria Vittorio Emanuele II. Una volta questo rituale si faceva solo allo scoccare della mezzanotte di San Silvestro oppure le matricole dell’università.

La Basilica di Sant’Ambrogio

La Basilica di Sant’Ambrogio è una delle chiese più famose di Milano e al contempo anche tra i più antichi. La sua costruzione è databile al periodo che va tra il 379 e il 386 da Ambrogio. Quest’ultimo era vescovo di Milano quando si chiamava Mediolanum, ma soprattutto quando era capitale dell’Impero Romano d’Occidente. Tuttavia il suo aspetto si deve a dei rifacimenti tra l’XI e il XII secolo.

La Basilica di Sant’Ambrogio Milano

L’Arco di Porta Ticinese

L’Arco di Porta Ticinese è al centro di Piazza 24 Maggio. Si tratta di una bella struttura in stile neoclassico databile tra il 1802 e il 1814 da Luigi Cagnola (marchese milanese). La Porta nel corso del tempo ha preso diversi nomi.

Ecco qualche esempio. In dialetto il suo nome era “Porta Cicca” che in spagnolo vuol dire piccola poi in epoca napoleonica era detta “Porta Marengo” in ricordo della battaglia del 14 giugno 1800. Si trattò della battaglia in cui i francesi ebbero la meglio sugli austriaci prendendo possesso del nord Italia.

Il Bosco Verticale

Il Bosco Verticale è, ormai, conosciuto anche a livello mondiale come profilo di Milano. Di che cosa si tratta? Si tratta di due belle torri che sono state progettate dall’architetto Boeri e dal suo staff.

L’inaugurazione risale al 2014. Le torri hanno anche un nome sapete? C’è la Torre De Castilla che arriva a misurare 110 metri e la Torre Confalonieri che arriva a misurare 76 metri.

Dove si trova il Bosco Verticale? Si trova a Isola che altro non è che un quartiere storico che in origine era a carattere operaio mentre ai giorni nostri è uno dei centri della movida notturna!

Montanelli e la sua Statua

La Statua di Montanelli (nda Indro Montanelli tra i più popolari giornalisti del Novecento) è nel quartiere di Porta Venezia.

Ma anche se non sei stato un suo ammiratore ti consiglio di andarci pure solo per fare una passeggiata sotto gli alberi nel Giardino che porta il suo nome. La loro apertura, tuttavia, risale al 1700 e oggi qui si trova il Museo Civico di Storia Naturale, la Galleria di Arte Moderna (GAM), il Civico Planetario Hoepli.

E qui troverai anche altre statue che si rifanno a personaggi legati a Milano come, per l’appunto, il già menzionato Indro Montanelli o Luciano Manara (generale) oppure Gaetano Negri (giornalista).

San Maurizio al Monastero Maggiore

San Maurizio al Monastero Maggiore si trova in Corso Magenta al numero 13 che non è molto distante, anche a piedi, sia da Piazzala Cadorna sia dall’Università Cattolica.

Questo edificio religioso è di epoca paleocristiana che, tuttavia, durante il rinascimento è stato decorato con un bel ciclo di affreschi che prendono spunto sia dalla Bibbia sia dalla mitologia classica.

E sapete qual è il suo soprannome?  “Cappella Sistina di Milano” per via delle meraviglie che conserva al suo interno!

San Maurizio al Monastero Maggiore Milano

Il Palazzo della Ragione

Il Palazzo della Ragione è in Piazza dei Mercanti, non lontano dal Duomo, ed è denominato “Broletto Nuovo”.

La sua inaugurazione risale al 1251. Il piano superiore e il portico hanno ospitato sia gli affari economici sia le assemblee più famose della città.

Per quanto riguarda il secondo piano dell’edificio che oggi possiamo ammirare, invece, risale al 1733 per merito dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria e qui ha “trovato casa” l’Archivio Notarile fino al 1961.

Il Palazzo della Ragione Milano

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