Quando le cose si stavano facendo difficili, la famiglia Whittles ha deciso di agire…. andando in India.
Colpiti al fianco dalla recessione, Geoff e Cherrie Whittle, famiglia inglese del Dorset, decide di cambiare radicalmente vita e con i due figli partono per l’India con una sola missione: salvare le tigri!
Hanno scritto un libro su questa loro avventura, giustamente intitolato ‘No Worry, chicken curry’ una raccolta di episodi aneddotici e di eventi che caratterizzarono il tempo trascorso dalla famiglia nel sub-continente indiano. Il libro è una storia moderna, con approfondimenti e riflessioni sulle tribolazioni affrontate tra burocrazia, clima, e “la sopravvivenza” con i due figli adolescenti.
Come è nata l’idea di andare in India e salvare le tigri?
A causa della crisi economica che ha colpito anche la nostra attività, unita al desiderio di fare qualcosa di nuovo e avventuroso piuttosto che continuare la nostra vita “scontata” in Gran Bretagna.
Qual è stata la vostra più grande paura prima di partire?
Geoff: Non ho avuto davvero alcun timore in quanto questo cambiamento portava solo nuove opportunità – un po’ ingenuo, forse, ma ha fornito l’impegno e lo slancio di rompere con tutto ciò che gia’ conoscevamo a casa
Cherrie: La mia più grande paura era di lasciare la mia famiglia in Inghilterra – quanto tempo sarebbe passato prima di rivedere i miei parenti? Come potrebbe influenzare i ragazzi questo cambiamento? Come possiamo educarli e dove? Quando avremmo trovato un posto dove vivere?
Quali sono state le reazioni di familiari e amici quando avete raccontato i vostri piani, e come avete affrontato eventuali reazioni negative?
Geoff: le reazioni della Famiglia sono state generalmente favorevoli e non hanno posto alcun ostacolo al nostro cammino. Gli amici sono stati meno solidali: c’e’ chi mi disse di considerare il futuro dei ragazzi e i sentimenti di mia moglie (come se questo non mi avesse gia’ attraversato la mente). Un amico è stato molto duro al punto che non ci siamo piu’ parlati da allora. Affrontare tutto questo è stato difficile, ma io intravedevo le opportunita’ nuove che ci sarebbero state una volta partiti.
Cherrie: Mia madre era molto turbata soprattutto quando ha visto tutta la nostra roba in vendita fuori dal garage. Si tranquillizzo’ una volta che trovammo una scuola cristiana per i ragazzi in India
Nei primi mesi trascorsi in India, quali sono stati i tre maggiori ostacoli che avete dovuto superare per quanto riguarda il vivere e lavorare?
Geoff: Apatia e ostruzionismo da parte delle autorità indiane, difficoltà di occupazione, educazione e placare i ragazzi durante i lunghi mesi a Delhi, dove vivevamo nel caos e in un’ambiente spartano, rumoroso e sporco nella zona di Pahar Ganj – il ‘Bazaar’ principale di Delhi
Cherrie: imparare a vivere in una camera da letto in 4 e trovare il modo di incoraggiare i ragazzi a mangiare cibo adeguato ogni qualvolta riuscivo a trovarlo. Inoltre cercare di intrattenere i ragazzi durante i lunghi viaggi e spostamenti , mantenere la pace e la calma tra tutti noi, sempre cercando di essere positiva.
Qual è stata la tua miglior esperienza / momento durante il periodo trascorso in India?
Geoff: l’essere completamente solo con la mia famiglia nel profondo della giungla, e la piena libertà di viaggiare / esplorare e vedere paesaggi incontaminati e mozzafiato
Cherrie: i tempi migliori sono stati i momenti trascorsi nella giungla, l’emozione di vedere e di sentire gli animali selvatici, il guidare tra le strade tortuose della jungla. La ricompensa di essere in grado di aiutare alcuni bambini tribali e le donne che vivevano all’interno del parco nazionale.
Qual è stata l’esperienza peggiore / momento durante il tuo tempo in India?
Geoff: lasciare i nostri figli in collegio, quando avevamo promesso che non l’avremmo mai fatto. Oltre a questo, lasciare l’India è stato un grosso dispiacere
Cherrie: mandare i nostri figli a scuola, ma anche alcune delle lunghe giornate trascorse rinchiusi in casa durante il periodo dei monsoni, il non essere mai veramente all’asciutto. Inoltre trovare posti in cui andare in bagno, impresa non semplice in India
Vivere questa esperienza con due ragazzi adolescenti non deve essere stato facile: quali sono state le tre principali sfide che avete dovuto affrontare?
Geoff: E ‘stato quasi impossibile spiegare loro il motivo per il quale lasciavamo la Gran Bretagna, anche se poi si sono rassegnati all’idea. Nostro figlio Olly era il meno entusiasta dei due per un semplice motivo: avrebbe dovuto passare tutto il suo tempo in nostra compagnia oltre al fatto che in Inghilterra si era fatto il suo gruppetto di amici e anche una fidanzatina alla quale avrebbe dovuto rinunciare. Una volta in India poi creare l’entusiasmo giusto per le nostre avventure e’ stato ancora piu’ difficile in quanto per mesi non abbiamo visto l’ombra di un singolo animale selvatico. Per incoraggiare i ragazzi a tenere alto il morale, li incoraggiavamo a scrivere dei racconti sulle cose che visitavamo, un modo per mantenere alta la loro attenzione.
Cherrie: Devo dire che in qualche modo i ragazzi erano più resistenti di quanto io sia stata: trovavano sempre nuovi amici con cui giocare e nuovi modi per divertirsi… Ma ero sempre preoccupata che un giorno si avrebbero rimproverato questa esperienza, cosa che per fortuna, fino ad ora non hanno mai fatto.
Per chi volesse seguire le vostre orme e per tutti coloro che sono alla ricerca di realizzare i propri sogni, o semplicemente prendersi una pausa dal proprio lavoro, quali consigli vi sentite di dare ?
Geoff: FATELO! Troverete sempre centinaia di motivi per non fare questo passo e pochissimi per farlo: ascoltate i pochi motivi che vi spingono a fare questa scelta per non spendere il resto della vita con il rimorso di non essere partiti.
Cherrie: Sì, lo rifarei senza dubbio
Ora che non siete più’ in India cosa vi portate dentro di quella esperienza?
Geoff: Questa esperienza ci ha arricchiti personalmente ma anche come famiglia: siamo più’ legati di quanto lo fossimo prima di questa avventura. Superare momenti difficili rafforza i rapporti umani e sopratutto quelli tra genitori e figli.
Cherrie: la cosa più’ importante e’ stata l’esperienza fatta come famiglia, ma anche il non essere diventati così materialisti e di essere molto più considerevoli verso l’ambiente.
Per avere maggiori informazioni sul libro e sul progetto della famiglia Whittles di salvare le tigri, visitate il sito: www.chicken-curry.org.uk
Sono sempre stata affascinata da culture e paesi diversi; un giro del mondo nel lontano 2005 ha ulteriormente aumentato la mia voglia di viaggiare. Dal 2016 in viaggio con due bambine piccole, per nuove avventure.
Fondatrice di ThinkingNomads.com