Durante un soggiorno a Roma, sicuramente imperdibile è la visita all’area acheologica dei Fori e del Colosseo. E passeggiando lungo Via dei Fori Imperiali e Via Alessandrina, sarà impossibile non rimanere incantati dalla splendida loggia della palazzina rinascimentale posta tra i Mercati di Traiano e il Foro di Augusto. Chiunque vorrebbe poter salire lassù e se avete un po’ di fortuna, potrete farlo. Certo visitare la Casa dei Cavalieri di Rodi non è semplicissimo perché è aperta solo due giorni alla settimana (martedì e giovedì) ed è possibile entrarvi solo quando le associazioni culturali programmano delle visite guidate. Ma visitare il luogo che a lungo fu sede dei Cavalieri di Malta a Roma (prima del trasferimento nella sede sull’Aventino ancora oggi in uso), varrà certamente tutta la fatica!
La palazzina fu edificata in epoca medievale immediatamente al di sopra delle rovine del Foro di Augusto, sfruttando in parte anche le strutture appartenenti a un’antica insula romana di cui oggi restano ancora visibili alcune tracce (come per esempio negli ambienti sotterranei e lungo la scala che conduce al primo piano) e riadattando gli ambienti in uso nel convento di San Basilio. Ma è all’intervento di metà Quattrocento voluto dal cardinale Marco Balbo, nipote di papa Paolo II, che si deve la trasformazione dell’edificio nell’elegante palazzina rinasciamentale che oggi ammiriamo. Fu il cardinale infatti ad adattare le stanze interne del primo piano in saloni sontuosi con affreschi colorati che decorano le pareti e a volere la straordinaria Loggia con affaccio sui Fori al secondo piano. Questa è interamente decorata ad affresco con splendide vedute di paesaggi con in primo piano animali ed uccelli esotici, i quali furono probabilmente realizzati dalle stesse maestranze venete che contemporaneamente lavoravano per il papa nel vicino Palazzo Venezia.
Scenendo in quello che un tempo fu il piano nobile della palazzina, possiamo invece visitare i due grandi saloni di rappresentanza: il Salone d’Onore e la Sala della Loggetta. Il primo presenta un bellissimo soffitto in legno e affreschi lungo i muri con medaglioni che accolgono i busti degli imperatori romani e ghirlande piene di fiori. Sulla parete lunga si noteranno poi due particolarissime mappe, una con le isole di Rodi e Malta (le più importanti per l’ordine dei Cavalieri) e l’altra con tutti i possedimenti dell’Ordine presenti nell’area del Mediterraneo. Alle pareti sventolano poi otto bandiere: otto erano le lingue ufficiali dell’Ordine (tre dialetti francesi, lo spagnolo, l’italiano, l’inglese, il tedesco e il portoghese); otto sono anche le punte della croce simbolo dei Cavalieri e sempre otto sono infatti le beatitudini pronunciate da Gesù nel discorso alla montagna.
Entrando nella Sala della Loggetta catturerà invece subito l’attenzione la ricostruzione di una parte del fregio dei portici laterali del Foro di Augusto, costituito da un clipeo con la testa di Giove Ammone fiancheggiato da due cariatidi, copie perfetto dell’Eretteo di Atene. Sulla parete opposta sono volutamente lasciati a vista alcuni blocchi del muro di fondo del Foro di Augusto, su cui appunto si è sviluppata l’intera casa. Suggestiva è anche la decorazione del grande camino cinquecentesco con l’antica stampa del porto di Rodi, isola importantissima per i Cavalieri in cui vissero per quasi due secoli prima di stanziarsi a Malta.
Sullo stesso piano si trova anche la Sala Bizantina che custodisce al suo interno alcuni affreschi del XIII secolo provenienti dall’ormai persa Chiesa di San Basilio, costruita proprio al di sopra del Tempio di Marte posto al centro del Foro.
Scendendo la scala dal Salone d’Onore, quella appartenente all’insula di epoca romana di cui resta ben visibile a lato il canale di scolo delle acque, raggiungeremo il livello sotterraneo della Casa, dove si trova la Cappella Palatina. Dedicata a San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, fu ricavata nell’atrio dell’insula romana adiacente al Foro di Augusto costituito da un portico con archi in travertino su cui in antichità si aprivano le botteghe del pian terreno. Nella parete di fondo, all’interno di una nicchia, fu posto l’altare, sontuosissimo e interamente realizzato con pregiati marmi colorati, sul quale sono poste le nobili sculture realizzate da Alfredo Biagini a inizio del Novecento, il grande busto bronzeo di San Giovanni Battista, il tabernacolo che riproduce idealmente la Casa dei Cavalieri di Rodi e la serie dei candelabri plasmati in forma di cavalieri inginocchiati all’abito dell’Ordine di Malta in uso nel XIII secolo.
Decorano la nicchia dell’altare alcuni affreschi con scene sacre provenienti da una delle palazzine presenti lungo Via Alessandrina e andate demolite per volere di Mussolini negli anni Trenta del secolo scorso. La Cappella infatti fu realizzata dopo la Seconda Guerra Mondiale quando si incaricò l’architetto Guido Fiorini di restaurare e recuperare l’intera Casa dei Cavalieri di Rodi. La palazzina infatti a partire dal Seicento fu data in uso alle monache domenicane della Santissima Annunziata che anno dopo anno apportarono sostanziali modifiche all’edificio, tanto da farlo quasi completamente scomparire. Avevano perfino trasformato la Loggia in tante piccole cellette e l’ambiente sotterraneo in lavanderia!
Grazie agli interventi del Fiorini, oggi è possibile godere nuovamente di questo straordinario luogo, visitando le sale di una delle palazzine più incantevoli di tutta la città e ammirando dall’alto uno dei panorami più suggestivi ed esclusivi al mondo.
L’Associazione Culturale “L’Asino d’Oro” nasce nel 2013 e organizza visite guidate e passeggiate per adulti e bambini alla scoperta di Roma e del Lazio.