Dopo aver percorso una bella e suggestiva tappa della Via Francigena del Sud, si riprende a camminare, questa volta percorrendo un tratto della Via di San Francesco, che da Monterotondo, appena fuori Roma, si snoda fino a raggiungere il cuore della città, concludendosi nella bellissima Piazza San Pietro.
Il cammino attraversa diverse tappe che possono essere affrontate in un’unica giornata oppure suddivise in più momenti. Le principali tappe della Via di San Francesco da Monterotondo a Roma sono: Monterotondo – Settebagni – Montesacro – Auditorium Parco della Musica – MAXXI – Ponte della Musica – Lungotevere – San Pietro. Un percorso vario e sorprendente, dove si alternano aree residenziali, spazi culturali d’eccellenza, scorci sul fiume e luoghi carichi di spiritualità.
La Via di San Francesco è parte di un più ampio tracciato spirituale che collega La Verna, Assisi e Greccio a Roma. Rievoca il pellegrinaggio che San Francesco fece nel 1209 per chiedere al Papa l’approvazione della sua Regola, un gesto semplice ma rivoluzionario che ha lasciato un’impronta profonda nella storia del cristianesimo. Questo cammino romano è perfetto anche per chi ha poco tempo a disposizione ma vuole vivere un’esperienza intensa, spirituale e allo stesso tempo urbana.
Da Conca d’Oro all’Auditorium Parco della Musica
Il nostro punto di partenza è Conca d’Oro, nel quadrante nord-est di Roma. In una giornata di sole abbiamo cominciato a camminare lungo una pista ciclopedonale che attraversa zone verdi e quartieri residenziali, tra chiacchiere, pensieri e riflessioni condivise lungo il cammino. Camminando, le barriere si sciolgono, le confidenze emergono spontanee, e quello che era solo un gruppo di camminatori sta diventando una piccola comunità: unita, affiatata, fatta di risate, ascolto e amicizia che si costruisce passo dopo passo.



La prima tappa significativa è stata l’Auditorium Parco della Musica, progettato da Renzo Piano, uno dei poli culturali più importanti della capitale e il più grande centro musicale d’Europa. Abbiamo avuto la fortuna di visitare la Sala Santa Cecilia, la più grande tra quelle presenti nel complesso, un ambiente suggestivo in legno e velluto che colpisce per la sua acustica perfetta e per l’atmosfera intima, anche a luci soffuse.
All’interno dell’Auditorium si trova anche un piccolo ma interessantissimo museo archeologico, creato attorno ai resti di una villa romana scoperta durante i lavori di costruzione.
In estate, l’Auditorium ospita concerti ed eventi all’aperto, anche durante l’aperitivo. Un’occasione perfetta per godersi buona musica e l’atmosfera vivace di uno dei luoghi più belli di Roma.


Arte e coworking al MAXXI
Poco più avanti si raggiunge il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, un altro spazio straordinario per chi ama l’arte e l’architettura contemporanea. Firmato da Zaha Hadid, il MAXXI è un luogo dove l’arte dialoga con l’ambiente urbano, e dove anche il camminatore può trovare una pausa ispirata.
Oltre alle mostre, il MAXXI ospita un coworking frequentato da giovani creativi, architetti e professionisti della cultura, che ne fanno un polo dinamico nel cuore di Roma. Proprio all’interno del complesso ci siamo fermati per una meritata sosta: un pranzo veloce ma gustoso in un ristorante informale, con un menù semplice e ben curato. L’atmosfera rilassata, i tavolini all’aperto e il cibo buono ci hanno regalato un momento di ristoro perfetto prima di proseguire il cammino.

Sul Ponte della Musica verso il Tevere
Dopo il MAXXI, si attraversa il moderno ed elegante Ponte della Musica – Armando Trovajoli, che collega il quartiere Flaminio con il Lungotevere. È uno dei tratti più simbolici del nostro cammino: una vera soglia di passaggio, che ci porta fuori dalla dimensione urbana della città e dentro ad una zona più tranquilla e silenziosa.

Da qui si cammina lungo il Tevere, immersi nel verde tra alberi frondosi e scorci suggestivi. Ogni tanto qualche ciclista o runner ci passava accanto, mentre sul fiume si vedono ragazzi allenarsi con le canoe. Un tratto rilassante e poetico, che ci accompagna verso il cuore spirituale della città.



Il traguardo: Piazza San Pietro
Ed eccola, alla fine del nostro cammino, Piazza San Pietro. Vederla apparire dopo ore di cammino è stato un momento indimenticabile. Le colonne del Bernini che si aprono come braccia pronte ad accogliere, la cupola di Michelangelo che domina il cielo, e quell’aria di solennità e pace che si respira appena si mette piede nella piazza.
Ogni passo fatto fino a lì ha trovato senso in quell’istante. È difficile descrivere a parole l’emozione che si prova nel raggiungere un luogo così carico di storia e spiritualità dopo un cammino vissuto a cuore aperto. Non è solo un traguardo fisico, ma anche interiore.

Perché vale la pena camminare
La Via di San Francesco è un cammino sorprendente: accessibile, urbano, ma allo stesso tempo spirituale e profondo. Si può percorrere in una giornata, lasciando un segno duraturo. Offre scorci inaspettati su Roma, intreccia arte e silenzio, natura e architettura, fede e curiosità.
Per noi è stato un modo per riscoprire la città con occhi nuovi, per rallentare, per stare insieme e per ascoltare. Un cammino breve, sì, ma capace di cambiare prospettiva. E forse è proprio questo che rende speciale ogni cammino: l’incontro tra esterno e interno, tra spazio e spirito.

Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori