In questi giorni molti amici stanno cominciando ad organizzare i loro viaggi natalizi e una delle mete più gettonate è la Birmania o Myanmar.
Dopo aver raccontato la mia esperienza a uno e all’altro mi sono decisa a scrivere questo post nel quale racchiudere alcuni semplici, ma a mio avviso utili, consigli!
Cosa vedere in Myanmar.
1 – Mandalay
Premetto che mi sono innamorata di questa città a partire dal tragitto in taxi dall’aeroporto al centro, ma cercherò comunque di non dilungarmi troppo!
- Fermatevi due o tre giorni, in modo da avere la possibilità di vedere almeno due tramonti: uno sull’U Bein Bridge e uno dalla Collina di Mandalay (per questa partite con anticipo e ricordate di portare con voi alcune salviette… come in molti templi, anche qui è obbligatorio togliersi calze e scarpe e per terra c’è di tutto!)
- Affittate un motorino (non tutti ve lo affitteranno perchè non si potrebbe) o prendete un ‘taxista privato’ e visitate la periferia della città: a Mingun potreste andare anche con il battello ma vi perdereste tutto il resto: la strada che passa per Ya Da Nar Gu fino a Sagaing e la collina di Sagaing costellata di pagode dorate e luccicanti sotto il sole, nonchè il folclore tradizionale dentro cui inevitabilmente si passa percorrendo quelle strade!
- Andate a cenare al Shan Ma Ma: i tavoli sono sistemati sulla strada e al posto non dareste un centesimo, ma i piatti birmani sono ottimi!
2 – Bagan
Uno dei siti di maggior interesse dell’Asia, vero gioiello del Myanmar vi lascerà senza parole per la sua vastità, inimmaginabile e indescrivibile a parole.
- Anche qui il consiglio è quello di affittare i motorini (si trovano facilmente quelli elettrici) e perdervi – facendo attenzione a non perdervi per davvero – tra le pagode. Personalmente ho apprezzato maggiormente quelle scoperte per caso, magari più piccole e i cui possessori delle chiavi erano famiglie che vivevano accanto, piuttosto che quelle citate dalla guida. I templi più famosi sono certamente più maestosi e adornati di affreschi e statue, ma all’interno ci si ritrova a condividere gli spazi con altri turisti ed esternamente bancarelle che vendono batik e collane sono ovunque. Certamente questi ultimi sono belli, ma le pagode più piccole, buie, familiari e isolate mi hanno trasmesso emozioni ben maggiori!
- Ammetto che non penso sia più possibile, ma io avevo chiesto a un locale se poteva farmi salire su uno stupa per ammirare quella distesa surreale dall’alto, magari al tramonto. E così lui aveva fatto. In cambio avevo comprato da lui un dipinto di sabbia per pochi centesimi. Ora non so se sia ancora fattibile in quanto questa estate il sito di Bagan è entrato a far parte del Patrimonio UNESCO (World Heritage Site), ma hanno costruito una torre da cui, dicono, la vista è ugualmente molto bella!
3 – Lago Inle
Questo è esattamente il posto in cui si può sostare due o tre giorni per un po’ di sano relax.
Lasciate che il tempo si fermi e godetevi il paesaggio, le risaie verdi smeraldo, la placida distesa d’acqua disseminata di orti galleggianti e i villaggi costruiti su palafitte.
- Per fare una gita in barca sul lago il consiglio che ovviamente vi do è quello di evitare i giri turistici o i pacchetti già confezionati. Nella realtà noi abbiamo faticato parecchio a farlo: avevamo contattato un pescatore locale e chiesto a lui se ci portava a fare una giro sulla sua imbarcazione, ma ben presto ci siamo accorti che anche lui, apparentemente slegato da qualsiasi associazione, si era facilmente adeguato alla macchina del turismo e ci voleva portare in tutte le manifatture galleggianti (lavoratori delle foglie di loto, orafi, produttori di sigari…). Ovviamente ogni posto che vedrete è sì turistico ma anche interessante, però vi consiglio di arrivare dal vostro barcaiolo con le idee già chiare su quello che volete vedere in modo da non lasciargli troppo margine di decisione! Il lago è comunque molto bello e, se la giornata vi regalerà il sole, i colori e i riflessi della luce (soprattutto al tramonto) saranno indimenticabili!
- Volendo fare qualcosa di diverso vi consiglio inoltre di affittare le bici e fare un giro intorno al lago per conto vostro: i paesaggi che vedrete vi piaceranno e rilasseranno ed è probabile che incontriate persone locali ancora non abituate ai turisti. Fermatevi, chiacchierate con loro, fatevi raccontare (anche a gesti) come vivono… non ve ne pentirete!
Volendo infine dare un suggerimento sulle notti, in tutto il Myanmar esiste la catena “Ostello Bello”. Noi siamo stati lì a Mandalay e a Nyaungshwe (sul lago Inle) e ci siamo trovati bene!
Il Myanmar è molto di più di quanto ho scritto. Il Myanmar sono i sorrisi sempre presenti sui volti delle persone, il senso di ospitalità che li porta a donare a te, sconosciuto, tutto quel poco che hanno, la magia respirata in alcuni luoghi e la semplicità e naturalezza del loro modo di vivere. Ma questi sono tutti aspetti che non possono essere raccontati, vanno vissuti sulla propria pelle.
Ecco quindi il mio ultimo consiglio: partite e lasciatevi stupire!
Buon viaggio!
Maestra della scuola primaria, credo fermamente che viaggiare e vivere posti nuovi sia il modo migliore per conoscere il mondo che ci circonda, ma soprattutto se stessi. Questo è ciò che insegno tutti i giorni ai miei alunni. L’obiettivo? Per ora cominciamo con il pianeta Terra…