Gli altopiani del Madagascar tra artigianato e paesaggi mozzafiato

Come vi avevo promesso, da questo articolo vado a raccontarvi più nel dettaglio le diverse tappe del mio viaggio in Madagascar. Da Antananarivo, una tappa tecnica, alla scoperta della dissestata ma affascinante RN7, ogni momento è stato un’immersione in paesaggi e culture uniche negli altopiani del Madagascar.

Antananarivo: Una Tappa Tecnica

Della capitale Antananarivo non posso raccontarvi nulla poiché per noi ha rappresentato solo una tappa tecnica in quanto ospita l’aeroporto internazionale. Ci è stato sconsigliato di avventurarci nel centro per visitarla in quanto città dove la sicurezza non può essere garantita. Noi, sia all’arrivo che alla partenza, abbiamo soggiornato a Le Chat’o Park Hotel, molto strategico in quanto dista 5 minuti di auto dall’aeroporto e quindi molto comodo per gli spostamenti.

Alla Scoperta della RN7

La mattina successiva al nostro arrivo siamo partiti alle 8 iniziando a percorrere i primi chilometri della RN7, famosa per percorrere tutta la parte degli altopiani centrali del Madagascar. Si tratta di una strada che si presenta molto dissestata, come del resto tutta la viabilità del Madagascar, per cui non è possibile calcolare le percorrenze come siamo abituati a fare qui in Italia. Questo ammetto che ha reso un po’ faticosi i nostri primi giorni di viaggio che ci hanno visti fare lunghissimi spostamenti e impiegarci molte ore per percorrere le distanze che separavano le nostre diverse tappe.

Paesaggi Sorprendenti e Radici Storiche

Bisogna però dire che, se da un lato le lunghe ore di viaggio possono risultare un po’ pesanti, sin dai primi chilometri il paesaggio circostante ci ha ricompensati dello sforzo. Tra l’altro quello stupore, di cui ho parlato nel mio primo articolo, ci ha colti sin da subito proprio perché abbiamo incontrato paesaggi molto distanti da quelli a cui eravamo abituati visitando altri stati africani. La sensazione è stata quasi quella di trovarsi in un paese orientale. Bisogna infatti considerare anche le radici storiche di quest’isola che l’hanno vista popolata da vari gruppi etnici provenienti dall’Oceano Indiano. Intorno a noi hanno infatti iniziato a presentarsi colline ricche di risaie terrazzate e paesi di case in mattoni strutturate su più piani richiamanti molto più una tradizione europea piuttosto che africana.

I tratti somatici delle persone che abbiamo incontrato in questa parte del viaggio evidenziano le origini asiatiche e non ci ha sorpreso scoprire che i “merina” (così viene definita questa tribù malgascia) in passato facessero parte dell’aristocrazia malgascia. Dico questo perché tra le informazioni raccolte prima di partire, c’era quella che avremmo visitato uno dei paesi più poveri del mondo ma questa povertà non è per nulla evidente in questa regione del Madagascar che si presenta anzi mediamente più ricca e più curata di tanti altri centri africani che ho avuto la possibilità di visitare nei miei viaggi precedenti.

ragazzi in madagascar

Ambatolampy: Marmites e Artigianato

La nostra prima tappa ci ha portati ad Ambatolampy dove abbiamo potuto ammirare gli artigiani al lavoro per produrre le celebri marmites, pentole di alluminio artigianali presenti in tutte le case e gli alberghi del Madagascar.

le celebri marmites in madagascar

Mini-trekking al Lac Tritriva

Verso fine giornata, raggiunta Antsirabe, ci siamo concessi un mini-trekking per visitare il Lac Tritriva, un lago di origine vulcanica, profondo 160 metri, le cui acque assumono tonalità che vanno dall’azzurro al verde smeraldo a seconda della posizione del sole. La pineta che lo incornicia rende particolarmente piacevole il trekking per nulla faticoso, nel quale si viene accompagnati da una guida pronta a narrare tutti i miti e le leggende che circondano questo “lago del mistero”.

Mini-trekking al Lac Tritriva in Madagascar

Ad Antsirabe abbiamo alloggiato al Couleur Cafè, un albergo caratterizzato da cottage immersi nel verde dove abbiamo potuto godere anche di un’ottima cena. Questo albergo è stato il primo di una lunga serie di alberghi che mi hanno sorpresa per la cura, la pulizia e la bellezza di interni ed esterni.

Ambositra: Sculture in Legno e Artigianato Vari

Il giorno successivo ci siamo mossi, sempre percorrendo la RN7, verso Ambositra, città adagiata al centro di un’ampia valle costellata di terrazzamenti, nota per la qualità delle sculture in legno. Gli artigiani del legno non sono però gli unici a popolare questa cittadina: botteghe che espongono oggettistica ricavata da materiali di recupero e artigiani dediti alla scultura di corna di zebù hanno reso la visita di questa cittadina ancora più variegata.

artigiani del legno in madagascar
Artigiani del legno in Madagascar
Ambositra in Madagascar

Esplorando Fianarantsoa

La nostra meta di questa giornata è stata Fianarantsoa e l’albergo nel quale ci siamo sistemati è lo Zomatel Hotel, un albergo meno caratteristico come struttura ma comunque con ampie stanze, locali curati e ottimo ristorante.

La mattina successiva l’abbiamo dedicata alla visita di Fianarantsoa, un’altra di quelle cose che non ti aspetti sugli altopiani del Madagascar. Dimenticate infatti qualunque città africana abbiate visitato in precedenza perché la parte alta della città (ebbene sì cari amici bergamaschi, la vostra città non è l’unica ad essere suddivisa in parte alta e bassa ;-)) appare sin da subito molto piacevole, caratterizzata da strade acciottolate, chiese, edifici e case molto curati nell’aspetto.

Fianarantsoa in madagascar

La nostra guida ci ha informati che, grazie a finanziamenti privati, questa parte della città ha potuto godere di un vasto progetto di conservazione e ristrutturazione. L’attenzione verso questa cittadina è portata anche dalla sua storia che l’ha vista caratterizzarsi come centro culturale e attrattiva per molti studiosi. Da qui anche il nome che tradotto significa “La città dove si impara il bene”.

Fianarantsoa in Madagascar

Prossima Tappa: Parco Nazionale di Ranomafana

Nel mio prossimo articolo vi farò provare un po’ di adrenalina in più, portandovi con me alla scoperta notturna e diurna del Parco Nazionale di Ranomafana.

    da
  • Eletrotter

    Vivo a Torino, città che amo profondamente, ma nonostante questo mio amore, spesso, sento l'esigenza di scappare lontano da lei per scoprire altri nuovi splendidi luoghi. Credo profondamente che anche viaggiare sia una forma d'arte e che più il viaggiatore sviluppa curiosità, fantasia e originalità, più saprà creare itinerari di viaggio meravigliosi.

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