On the Road tra Emirati ed Oman – Quarta tappa: da Dubai a Muscat in autobus

Ci svegliamo all’alba, facciamo fagotto e ci dirigiamo con il taxi al DNATA center. Lì vicino, infatti, si trova l’ufficio della compagnia di trasporti omanita e da lì parte il bus delle 7,15 per Muscat. Acquistiamo i biglietti direttamente sull’autobus (55 AUD a testa , circa 11 euro) e partiamo in perfetto orario. I nostri … Continua

On the Road tra Emirati ed Oman – Terza tappa: dal selvaggio Musandam alla frenetica Dubai

Di buon mattino ci dirigiamo con la nostra auto verso l’unico fiordo accessibile via terra, il Khor an Naid. Prendiamo la strada che conduce all’aeroporto e la percorriamo per circa 15 chilometri; ad un certo punto giriamo su una sterrata molto ben segnalata e ci inerpichiamo su per la montagna. La strada sale attraverso il … Continua

Tappa a Tel Aviv (Israele)

Fondata da un gruppo di residenti della vicina città di Giaffa, il nome della città fa riferimento a un passo della Bibbia: nel Libro di Ezechiele, infatti, la “collina della primavera” è proprio il luogo dove nella visione del profeta trovano casa i fuoriusciti che rientrano in patria dopo l’esilio.Nel 1909 sessanta famiglie celebrarono l’atto … Continua

On the Road tra Emirati ed Oman – Seconda tappa

Ci svegliamo insolitamente tardi. Alle 8,30 siamo in macchina, direzione sud per raggiungere la penisola del Musandam, in territorio omanita. Attraverso una strada a 12 corsie passiamo l’Emirato di El sharjah, circondato dalle dune del deserto, raggiungiamo Ras el khaimah ed arriviamo alla frontiera di Tibat. Le pratiche sono velocissime: paghiamo 35 dhiran a testa … Continua

On the Road tra Emirati ed Oman – Prima tappa: Dubai

Io e Miki a metà gennaio abbiamo prenotato un volo Rojal Jordan con scalo ad Amman e destinazione Dubai; da qui con auto a noleggio ci siamo diretti in Musandam; tornati a Dubai, con il bus di linea abbiamo raggiunto Muscat. Infine, con una 4×4 a noleggio abbiamo intrapreso un giro tra monti e deserto. … Continua

Girovagando in Turchia: consigli su dove andare e cosa vedere

A noi la Turchia ha affascinato così tanto che abbiamo deciso di fermarci dei mesi. Quello che vi propongo è il percorso che abbiamo fatto noi, è fattibile in circa un mese, considerando il tempo necessario ad apprezzare e godere appieno di ogni nuovo paesaggio. Si parte dalla capitale Istanbul, ci si dirige verso le … Continua

Turchia, mar Egeo e caicco: una combinazione vincente

Perche’ visitare la Turchia e navigarne i mari a bordo di un caicco? Semplice: ottima cucina, paesaggi, mare mozzafiato, eleganza, ordine e relax garantito al 100%. Non mi credete? Leggete il racconto che segue. Arriviamo in Turchia senza grosse aspettative, un paese che non e’ mai stato in cima alla lista personale dei posti da … Continua

Petra, la Variopinta città antica della Giordania

Che profumo meraviglioso. Annuso e capisco subito cosa può essere.

Sono spezie scaldate nell’olio perché gli aromi ne vengano esaltati. Sento lo sfrigolio dei piccoli semi di cumino che danzano nella pentola, poi l’aglio schiacciato e le verdi foglie di coriandolo.

Però è tardi e devo andare, Petra mi aspetta.

Antica e fiorente capitale dei Nabatei, popolazione nomade araba, verso il VII secolo venne abbandonata a causa della decadenza dei commerci e di numerosi terremoti. Il sito archeologico rimase poi sconosciuto fino al 1812 quando venne scoperto dall’archeologo svizzero Johann Ludwig Burckhardt.

Situata in fondo ad una valle rocciosa era considerata il luogo ideale per raccogliere le acque piovane, anche grazie alla parziale impermeabilità delle rocce circostanti.

Le acque scorrevano lungo il Siq (il canyon di accesso a Petra) in gallerie scavate nella roccia o lungo una rete idrica realizzata con tubi di terracotta. Questo sistema alimentava l’acquedotto e le numerose cisterne di raccolta sotterranee.

Grazie al costante lavoro dell’acqua si sono formate stratificazioni dai colori inimmaginabili. Proprio per questo il suo nome semitico era Reqem, la Variopinta, com’è testimoniato nei Manoscritti di Qumran (testi ritrovati nei pressi del Mar Morto che contengono anche scritti biblici).

Il Siq è lungo circa due chilometri e percorrerli a piedi è il modo migliore per apprezzare l’ambiente circostante, per ammirare ogni curva armoniosa, per toccare la pietra levigata dall’acqua, per imprimere nella memoria ogni singola sfumatura di colore.

Avevo già visto il Tesoro, la facciata con cui si identifica Petra,in tante foto ed altrettanti video ma arrivarci con le proprie gambe ed essere sovrastati da tutta la sua imponenza è un’altra cosa.

Il sole la illumina d’oro e d’arancio ed io non posso fare a meno di restare lì a contemplarla.

Il sito archeologico, in realtà, è enorme e non si limita al Tesoro. Per visitarlo tutto ci vogliono molte ore ed ogni angolo vale la pena di essere visto, anche il Monastero che giace in cima ad una ripida salita di circa un’ora. Tra l’altro gli scavi non sono terminati e pare che la facciata attuale del Tesoro sia solo il secondo piano di un edificio sottostante.

Durante le notti di luna piena, poi, vengono sistemate file di candele lungo il Siq ed è possibile giungere al sito accompagnati da un’atmosfera ancora più magica.

Petra è uno di quei luoghi dove non solo vorrei tornare ma da dove non avrei mai voluto andare via.

Curiosità sulla cucina mediorientale

Il pasto, nei Paesi arabi viene consumato intorno ad un tavolo basso seduti a terra, su tappeti o cuscini.

Il cibo viene posto al centro della tavola e si consuma con tre dita della mano destra.

E’ un grande onore essere ospitati a casa di un mediorientale ed è bene, per non incorrere in brutte figure, conoscere le dodici regole del galateo.

Le quattro regole necessarie:

  • sapere che Dio è il Dispensatore
  • essere soddisfatti di ciò che Dio ha dispensato
  • dire Bismillah (nel nome di Dio) prima di ogni pasto
  • dire “Dio sia ringraziato” al termine del pasto

Le quattro regole consuetudinarie:

  • lavarsi le mani prima di iniziare il pasto
  • sedere a sinistra della tavola
  • mangiare con tre dita della mano destra
  • leccarsi le dita al termine del pasto

Le quattro regole della buona educazione:

  • mangiare dal proprio lato del piatto
  • prendere pezzi piccoli
  • masticare bene
  • non fissare gli altri commensali