Cortona cosa vedere in 1 giorno perché se sei ad Arezzo allora l’ideale è andare anche a visitare questo borgo che si trova a pochi chilometri, per l’appunto, di Arezzo ed esattamente nella Val di Chiana.
Cortona è uno dei più importanti centri etruschi di questa valle e fu considerata il granaio dell’Etruria. Fu un centro di grande importanza economica anche in epoca romana grazie alla via Cassia che passava di qui tuttavia dopo la fine dell’Impero Romano il territorio diventò una vera e propria zona paludosa e lo restò fino alla bonifica del Settecento. E, difatti, nel Medioevo Cortona aveva intorno a sé una palude lunga all’incirca 40 chilometri e ci sono dei documenti che descrivono sia il porto sia le imbarcazioni che qui attraccavano. Nel 1411 passò sotto il dominio di Firenze.
Cortona cosa vedere in 1 giorno
Il borgo di Cortona è un vero e proprio mix di stili, ben riusciti, si passa da quello rinascimentale a quello medievale per quello etrusco che sono un vero e proprio piacere per il turista.
Ma prima di iniziare la mia gita per questo borgo, come mi capita spesso, scambio due parole con un signore locale che ci tiene a specificare di essere un professore in pensione e mi racconta alcune cose interessanti che vorrei condividere con voi.
Cortona è stata città Natale di diverse personalità illustri come, ad esempio, Francesco e Luca Signorelli che sono considerati tra i maggiori rappresentanti della pittura rinascimentale o Gino Severini che fu pittore e critico d’arte del Novecento. Senza dimenticare negli anni più recenti Jovanotti, Lorenzo Cherubini, che è andato ad abitare qui.
Ma ora basta indugiare, si parte!
Mattina: le mura, le Piazze della Repubblica e Signorelli con il centro storico
Premesso che Cortona si trova su di un colle perciò è per lo più tutta una salita però i panorami che puoi vedere lungo il tragitto ti ripagheranno dalla fatica sicuramente!
E la prima cosa che noto salendo sono le mura che racchiudono l’intera cittadina. Le mura hanno una lunghezza di poco inferiore ai tre chilometri e sembra che risalgono al periodo etrusco seppur siano state poi rimaneggiate durante i secoli a venire.
Un consiglio: ti conviene parcheggiare proprio qui ossia appena fuori dalla strada principale che corre appena fuori dalle mura per poi proseguire a piedi.
Inizio la mia visita da Piazza della Repubblica che con Piazza Signorelli andava a formare quello che era il punto dove si incrociavano cardo e decumano ossia le due vie principali romane. In questo punto c’era il Foro che era il fulcro degli edifici sia pubblici sia delle più importanti attività commerciali. Proprio qui c’è un’imponente scalinata che fa da ingresso al Palazzo Comunale che, come è facilmente intuibile, ha dei tratti Medievali.
Chiude la piazza la Loggia, in verità non tanto grande, che è posta a fianco del Palazzo del Capitano del Popolo che era anche chiamato Palazzo Passerini.
Essendo una bella giornata di primavera ne approfitto per passeggiare un po’ per il centro e imbocco la Via Guelfa che come la vicina Via Ghibellina è sormontata da archi con volta a botte davvero molto belli e da qui arrivo alla Porta Guelfa o di Sant’Agostino che è l’unica porta cittadina a essere arrivata a noi dall’epoca etrusca praticamente intatta.
Strano, ma vero, concludo la mattinata con una delle poche vie che non sono in salita vale a dire via Nazionale che è il luogo dove i locali vanno normalmente a passeggiare e allora ne approfitto anch’io.
Pomeriggio: Chiesa di Santa Margherita, la Fortezza del Girifalco e il Parco Archeologico
Proseguo, quindi, per la Fortezza del Girifalco che è la Rocca che domina la cittadina dalla collina. Fu edificata come sede per le guarnigioni sia gote sia lombarde nel Medioevo. Nel 1411 fu venduta con tutta la cittadina alla Repubblica Fiorentina che dal 1527 iniziò la ristrutturazione e in questo modo fu unita alle mura. In questo modo “nacque” il cortile interno a forma pentagonale.
Attualmente ospita mostre ed eventi. È visitabile. Per maggiori informazioni clicca qui.
La Basilica di Santa Margherita si raggiunge, quasi, facilmente a piedi dalla strada scoscesa che ti porta fino al sagrato. L’interno della chiesa ha ancora trecenteschi ad opera di Giovanni Pisano seppur l’attuale impronta sia barocca e risalga ai lavori che si sono fatti nell’Ottocento. Sull’altare maggiore si trovano le spoglie mortali della Santa, Margherita, a cui la chiesa è intitolata e sicuramente uno sguardo non può non andare anche al crocifisso in legno, nella navata destra, dove la Santa andava a pregare.
Concludo la mia visita con il Parco Archeologico detto anche MAEC che comprende un complesso di testimonianze che si trovano su tutto il territorio di Cortona come, ad esempio, le cisterne o la Villa di Ossaia.
E la mia gita in quel di Cortona è conclusa, ma se a differenza mia hai ancora un giorno a disposizione ho quello che può fare al caso tuo. Continua a leggere per saperne di più.
Dintorni di Cortona
Se hai ancora del tempo a disposizione ecco cosa fare nei dintorni di Cortona.
Eremo Le Celle
A circa 5 chilometri da Cortona si trova l’Eremo Le Celle, esattamente ai piedi del Monte Sant’Egidio, che fu il primo convento di San Francesco. Il Santo arrivò qui nel 1211 e qui dettò il suo testamento spirituale prima di morire (per lo meno secondo la tradizione).
Il nome si richiama alle Grotte che sono state ricavate nella roccia e che furono usate dagli abitanti che tramite la forza del torrente azionavano i mulini.
Attualmente in questo complesso dimorano pochi frati che ospitano chi ha bisogno di raccoglimento e pace.
Degno di nota la cella di San Francesco che è scavata nella roccia e i ponti sospesi nel vuoto che servono per passare sul torrente. Per maggiori informazioni clicca qui.
I Meloni del Sodo
Nei pressi di Cortona si sono scoperti tre tumoli di origine etrusca che sono detti dai locali “meloni” del Sodo per via della loro forma di colline tonde. Furono fatti per seppellire i morti e dentro si sono trovati corredi molti ricchi. Per maggiori informazioni clicca qui.
E adesso non posso concludere questo mio scritto senza prima fare un accenno alle Tradizioni di Cortona.
Tradizioni Locali
Ogni anno nel mese di maggio a Cortona si svolge la Giostra dell’Archidado e il borgo in tale periodo torna nel Medioevo e i 5 rioni del borgo si sfidano con le balestre. Per maggiori informazioni circa la Giostra dell’Archidado clicca qui.
Sono nata un po’ di anni fa a Bergamo dove tuttora vivo. Amo molto viaggiare perché mi piace vedere posti nuovi, ma anche rivedere “quelli vecchi” in quanto hanno sempre un loro fascino.
Sono diplomata come perito turistico e conosco bene l’inglese, il francese, il tedesco e un giorno vorrei imparare anche lo spagnolo. Adoro sia leggere (Il genere di libri che amo di più? Beh, non ne ho uno prestabilito poiché i gusti di lettura variano come le stagioni della vita!) sia scrivere. Un’altra mia passione è la cucina e i miei piatti “forti” sono sia il risotto, in tutte le sue forme, sia i dolci come la torta con le mele. Stravedo per gli animali soprattutto i cani.
Vieni a trovarmi anche sul mio blog personale https://monicajollystella.wixsite.com/di-tutto-un-po