Dormire nei rifugi di montagna: le cose da sapere

Dormire nei rifugi di montagna è sicuramente un’esperienza unica e irripetibile. Personalmente adoro dormire nei rifugi di montagna, una passione che mi porto dietro sin da bambino, quando con i miei genitori passavamo molti fine settimana in montagna, nelle prealpi Orobie, in provincia di Bergamo, dove sono cresciuto.

I rifugi di montagna rappresentano il luogo ideale dove riposarsi a seguito di una lunga passeggiata o di una scalata ad una vetta, dove degustare piatti tipici della zone e dove, per l’appunto, dormire. La loro posizione è spesso strategica e per gli amanti della montagna è impossibile non provare l’esperienza di dormire nei rifugi di montagna almeno una volta nella vita.

Ma come sono fatti questi rifugi di montagna e quali sono le regole di comportamento da tenere? Ecco tutto quello che c’è da sapere sui rifugi di montagna.

Che cosa sono i rifugi di montagna?

Quando si parla di rifugi di montagna, come dice la parola stessa, si vuole identificare una serie di locali che servono al rifugio degli alpinisti. Dalle Alpi alle Dolomiti, fino ad arrivare agli appennini e sui vulcani della Sicilia, ci sono tantissime strutture adibite a rifugio; dai più grandi fino ai più piccoli, passando per le stanze letto immense con letti a castello, a quelle doppie con letti singoli. Poi c’è il ristorante che spesso e volentieri propone piatti tipici locali e soprattutto la gentilezza e il benvenuto del gestore del rifugio, forse l’aspetto più apprezzato dagli alpinisti ed escursionisti.

In linea generale i rifugi possono essere di proprietà del CAI – Club Alpino Italiano – che assegna il locale in gestione ad una persona (il gestore) attraverso un concorso pubblico.

Rifugi CAI: strutture e differenze

Il rifugio e i locali sono di proprietà CAI; la sezione CAI di competenza, si occupa della manutenzione straordinaria del rifugio e di tutto ciò che concerne il mantenerlo attivo. Il ricavato, in percentuale, spetta al gestore. Il rifugio è una struttura che serve a tutte le persone che frequentano la montagna e necessitano di un posto dove mangiare, scaldarsi, riposarsi e dove passare la notte. 

Quando un gruppo è numeroso, o comunque è stata organizzata la gita in anticipo, meglio chiamare con qualche giorno d’anticipo il rifugio per prenotare il posto letto o il ristorante. I prezzi non sono cari e i soci CAI – esibendo la loro tessera – possono avere uno sconto su vitto e alloggio.

rifugio di montagna

Come funziona un rifugio in montagna

Gli amanti della montagna non vedono l’ora che arrivi il week end per organizzare una gita fuori porta. Ogni volta un posto diverso, dal trekking nelle Langhe piemontesi per una esperienza anche di gusto, sino a quello in Sardegna per panorami da cartolina, arrivando alle prealpi della Lombardia per panorami unici.  

Le camminate in montagna non possono essere improvvisate, necessitano di organizzazione e di tutta l’attrezzatura corretta. Per una esperienza positiva e divertente, si devono scegliere e indossare scarpe da trekking valide in aggiunta allo zaino da escursionismo con sistemi di idratazione e accessori per ripararsi dal freddo e/o dal sole. 

A seconda della posizione del rifugio e dell’itinerario deciso in montagna, le strutture si possono raggiungere a piedi oppure con l’aiuto della seggiovia. Questi rifugi possono essere dei punti di ristoro come toccata e fuga, oppure dei luoghi dove potere vivere l’esperienza con cena e pernottamento. È qualcosa di magico poter arrivare la sera stanchi dalla giornata passata camminando (o scalando) e rilassarsi facendosi una doccia calda e giocando a carte con gli altri ospiti del rifugio. Per finire in bellezza con una bella cena e quattro chiacchiere in compagnia, magari con una grappa per finire in bellezza la serata.

Alle dieci di sera, di norma, il proprietario del rifugio spegne le luci e le riaccende all’alba servendo la colazione, che spesso è a base di latte e caffè, pane e marmellata, uova, salumi. Ovviamente, in caso di emergenza o arrivo di persone durante la notte, è comunque possibile essere ospitati in rifugio.

Cosa c’è dentro un rifugio di montagna

I rifugi di montagna sono delle strutture ricettive con ristorante e zona per il pernottamento. Al loro interno deve essere presente uno spazio dedicato al telefono e anche un sistema per chiamare il soccorso alpino in caso di emergenza. 

La disposizione interna dipende dal tipo di struttura, dai suoi servizi e ovviamente dalla sua grandezza. In linea generale si può trovare un’area comune dove ridere, rilassarsi e giocare insieme agli altri ospiti oltre che la zona ristorante. Poi ci sono le camere che possono ospitare più persone e un bagno in comune. Come anticipato, ci sono differenti tipologie di rifugi e alcuni possono offrire anche camere private con bagno. 

La parola chiave per dormire in un rifugio è spirito di adattamento. Il suo obiettivo principale è accogliere, nutrire, idratare, far divertire e far riposare in maniera semplice ma attenta.  Ci sono anche delle cose da portare, ovviamente sempre in linea generale:

  • Un sacco con le lenzuola e le federe, meglio ancora se si porta il sacco a pelo per l’inverno dalle temperature rigide;
  • Kit per il bagno, non fornito dalla struttura;
  • Lampada per muoversi anche di notte senza disturbare gli altri ospiti;
  • Accessori personali come powerbank e caricabatterie per cellulare e tablet;
  • Tappi per le orecchie a discrezione, in caso di rumori forti;
  • Tessera CAI per ottenere uno sconto sul vitto e sull’alloggio;
  • Contanti nel caso non fosse possibile pagare con la carta o in anticipo (per un salto di corrente o poca linea). 

Regole di comportamento e le cose da sapere

Come in tutte le strutture, le regole per dormire nei rifugi di montagna prevedono un comportamento educato e rispettoso. Prima di tutto è bene prenotare in anticipo se si vuole trascorrere la notte in rifugio, dando il numero esatto di ospiti e le condizioni richieste: solo vitto oppure vitto e alloggio. Così facendo non si rischia di trovare il rifugio pieno o che non ci sia cibo a sufficienza. Gli scarponi non possono essere portati in camera, ma lasciati nella zona preposta indossando le pantofole fornite dal rifugio. Dalle ore 22.00 è richiesto il massimo silenzio e non è possibile disturbare, giustamente, le altre persone. 

Prima di andare via al mattino, lasciare tutto in ordine e pulito così come avete stato trovato. 

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