Inti Raymi, la festa dedicata all’Apu del Sole, in Perù

Nel mondo di oggi, esistono rituali e cerimonie che sono stati tramandati in centinaia se non migliaia di anni. E che sono sopravvissute, ai molti cambiamenti culturali e storici che il mondo ha vissuto. Tra questi antichi eventi, ne sorge uno in particolare, estremamente famoso. Ed è considerato come la festa più importante di tutto il Perù, sin dal tempo degli Inca

Questa festa è conosciuta in Perù anche con il nome di “Inti Raymi”. E viene celebrata ogni anno al 24 di giugno nella città imperiale di Cusco

Storia e significato dell’Inti Raymi

La celebrazione della festa, è attribuita al solstizio d’inverno e alla divinità del Dio sole “Inti”, considerato il più potente e amato Apu, dell’antico impero Incaico. Questa festività, commemorava l’essenza e la sua fonte di vita, dando inizio così ad un nuovo ciclo annuale.

Anticamente, questa festa svolta nella città di Cusco, capitale dell’impero Inca in Perù, aveva una durata di circa 15 giorni dove venivano svolti: sacrifici animali con varie offerte a volte anche di terre, accompagnando poi la cerimonia, con musica e danze. Questa, era considerato il principale evento alla quale partecipavano tutti i più importanti Curacas (leader), di tutte le regioni dei paesi di: Perù, Colombia, Argentina, Cile, Ecuador.

Tuttavia, l’ultima celebrazione di questa portata, avvenne nel 1531, l’anno precedente all’arrivo dei conquistadores spagnoli, che in seguito l’abolirono. Ma venne nonostante ciò, praticata in gran segreto dal popolo Inca, tramandandola fino ad oggi.

La cerimonia della “Festa de sol”, oggi

Questa cerimonia, porta con sé un profondo significato espresso attraverso: la gratitudine e il ringraziamento al sole, il rinnovamento, la rinascita e verso un rafforzamento alla connessione che si ha con la natura. Celebrando così, l’armonia tra gli esseri umani la terra e l’interno cosmo.

L’Inti Raymi, era, ed è tuttora, la festa più grande, più importante e spettacolare tenuta sin dai tempi dell’Impero del Tahuantinsuyo. Questo evento inoltre, ricco di colori, danze e musica e sempre accompagnato da canzoni spesso cantate nell’antica lingua Inca, ovvero il quechua. 

La cerimonia tramandata nei secoli, è colma di storia e viene interpretata da oltre 700 figuranti vestiti in abiti tipici Incaici fatti a mano. E ottenuti dalla lana del lama e dell’alpaca. 

Il ruolo principale della cerimonia, è ricoperto dal sacerdote Willaq Umu, che è accompagnato poi dalla rappresentazione simbolica della moglie. Una volta nei pressi della Plaza de Armas, la coppia viene raggiunta da un piccolo gruppo di sacerdotesse “Acllas”, donne scelte per servire e consacrare il Dio sole. E successivamente, sono seguiti dai “Pichaq”, ovvero uomini incaricati di allontanare gli spiriti malvagi, che si possono incontrare lungo la via.

Inti Raymi Cusco

Dove si svolge la celebrazione in Cusco

La celebrazione all’Apu del sole, si svolge in tre siti specifici di Cusco. Ognuno, con grande e profondo significato storico e culturale:

Coricancha

Il Coricancha è il primo punto, dove oggi viene inizializzata la cerimonia. Questa solitamente inizia verso le 9 del mattino, svolgendosi prevalentemente nel cosiddetto “giardino d’oro”. Qui in questo luogo un tempo sacro, vengono poste le prime offerte alla madre terra, conosciuta anche come, Pachamama.

Il Coricancha, al tempo degli Inca, svolgeva un ruolo centrale nella vita religiosa e politica dell’Impero. 

Questo luogo, che in quechua significa “Recinto d’oro”, era un importante complesso nell’antica città di Cusco, nel Perù, ed era conosciuto anche come il “Tempio del Sole”. Facendo così riferimento ad uno dei luoghi più sacri e significativi di tutto l’impero.

La struttura era caratterizzata da mura di pietra finemente lavorate, con un tetto coperto interamente d’oro. 

Qui vi si trovavano numerosi altari, statue e offerte preziose e venivano svolti rituali e cerimonie per onorare l’Apu, chiedendo la sua benedizione per le colture, la prosperità e la vittoria nelle battaglie. 

Plaza de Armas

La Plaza de Armas di Cusco, conosciuta anche come Huacaypata, era un importante centro cerimoniale considerato come il cuore politico, sociale e religioso dell’antica città di Cusco. Questo centro storico, viene raggiuto dal Sovrano Inca, su un trono trasportato da otto “servitori”. Ed è considerato come il luogo più importante della celebrazione alla Fiesta del Sol. Lo stesso dove successivamente darà inizio alla “Cerimonia della Coca”.

Gli Inca costruirono la loro città imperiale seguendo un preciso schema, e la Plaza de Armas, era considerata uno dei punti chiave di questo disegno. Questa infatti era circondata da importanti edifici Incaici, tra cui il Tempio del Sole (Coricancha) e il palazzo dell’imperatore (Suntur Wasi).

Era inoltre un centro di incontro per: l’imperatore, i nobili, i sacerdoti e la popolazione. E fungeva da punto di partenza per i grandi eventi e le processioni che si svolgevano nella città.

Sacsayhuamán

L’ultimo sito archeologico, dove avviene la celebrazione, è situato sulle colline sopra la città di Cusco. La fortezza cerimoniale di Sacsayhuamán, ubicata a circa 2 chilometri dal centro di Cusco, rappresenta il palcoscenico per la cerimonia dell’Inti Raymi. Ma per accedere a questo sito, è necessario acquistare un biglietto, dove si avrà modo di assistere alla cerimonia, in una delle tre tribune destinate alla visione del pubblico. Solitamente questa inizia alle 13,30 e ha una durata di due ore, con un costo che si aggira tra i 180 e 240 dollari a persona.

Questo antico luogo, fungeva da fortezza e aveva scopi sia cerimoniali che difensivi. 

La costruzione di Sacsayhuamán è attribuita al nono imperatore Incaico, Pachacuti, nel XV secolo. E questo comprendeva grandi terrazze e una serie di tre mura massicce concentriche, costruite con massi di dimensioni enormi. Queste mura sono composte da grandi blocchi di pietra, alcuni dei quali pesano più di 100 tonnellate. E sono state intagliate e inserite insieme, con una notevole precisione, senza alcun uso di malta.

Inti Raymi: Sacsayhuamán

Conclusione

Durante la conquista spagnola, il Coricancha fu saccheggiato e depredato di tutti i tesori presenti nel tempio, distruggendo i molti edifici circostanti. E sulle rovine di questo antico tempio venne costruita la Chiesa di Santo Domingo. La stessa sorte avvenne anche per la Plaza Armas e per la fortezza Sacsayhuamán, che fu teatro di una feroce battaglia tra gli Inca e i conquistadores spagnoli guidati da Francisco Pizzarro

Alla fine della battaglia con la vittoria degli spagnoli, le rocce della fortezza vennero successivamente usate per costruire gli edifici ancora presenti nella città di Cusco.

Al giorno d’oggi, c’è ormai poco, che possa ricordare le imponenti costruzioni di un tempo e le profonde credenze, che si coltivavano allora. Ma grazie alla famosa festa in Perù dell’Inti Raymi, si ha modo di rievocare le antiche credenze, che sono state tramandate per quasi 500 anni, sopravvivendo alle guerre, alle sofferenze e i cambi culturali.

Partecipare a questa celebrazione, ci offre la straordinaria opportunità, di comprendere un poco più il profondo significato della gratitudine e della connessione tra l’essere umano, la terra e il cosmo. Stimolandoci ad apprezzare maggiormente i doni, che questi ci fanno ogni giorno, rivivendo allo stesso tempo le antiche credenze che sono giunte fino ai giorni nostri.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.