Ci incamminiamo per l’ultima volta, in questa nostra avventura nella giungla colombiana, verso il villaggio dal quale eravamo partiti giorni fa’: un trekking leggero, in discesa, sotto un sole rovente e con l’umidita’ alle stelle. Sembrano passate settimane, non giorni, da quando ci siamo imbarcati in questa avventura: talmente tante le emozioni, le fatiche e le gioie che il tempo sembra essersi fermato. Adesso eccoci qui, sulla via del ritorno, chiacchierando tra “vecchi” compagni di viaggio ed avventura: tra poco le nostre vite, mischiate ed unite per tutti questi giorni, prenderanno strade diverse, ognuno seguendo la propria via.
Arriviamo finalmente al villaggio di Mamey, nel quale una jeep e’ gia’ pronta per riportarci a Santa Marta, ma non prima di consumare il nostro “ultimo pasto”: ci saziamo con il solito pesce fritto, patate ed insalata, accompagnati da una birra fresca.
A stomaco pieno intraprendiamo il viaggio verso la citta’, con i suoi rumori e confusione: non ci vuole molto a riabituarsi alla civilta’ che noi tutti conosciamo. Scendiamo dalla jeep e ci diamo appuntamento per la sera, presso un ristorante nel quale potremmo consumare un pasto “normale”, senza essere attanagliati dalle zanzare, dall’umidita’e dal caldo, e con vestiti puliti ed asciutti addosso: e’ incredibile come piccolezze che nella vita quotidiana passano inosservate, vengano apprezzate cosi’ tanto dopo un’esperienza nella giungla, dove le comodita’ sono un ricordo lontano.
Siamo tutti presenti al ristorante prefissato come luogo d’incontro: ordiniamo, per la prima volta da giorni, cio’ che vogliamo e non quello che “passa il convento”. Parliamo, discutiamo, ridiamo come amici di vecchia data, trascorrendo una sera che nessuno di noi vuole considerare come l’ultima che passeremo assieme. Difficile non commuoversi al momento dei saluti: ci ripromettiamo di rimanere in contatto, di ritrovarci ancora in un futuro non troppo lontano. Ho imparato che e’ quasi impossibile rivedere persone conosciute in viaggio, sopratutto se di paesi e continenti diversi; la speranza c’e’ sempre e anche nella notte di Santa Marta, ci auguriamo di ritrovarci presto..
Vi e’ piaciuto talmente tanto questo articolo e ne siete stati inspirati a tal punto che avete deciso di provare questa avventura sulla vostra pelle? Ecco come:
Ovviamente questo viaggio non e’ per tutti: sicuramente non una passeggiata nel parco, in certi momenti puo’ mettere a dura prova anche persone piu’ esperte ed allenate. Notti fredde passate in un’amaca sotto un tetto di latta, con 10-15 persone che dormono a distanza di centimetri; ore passate a camminare in un caldo feroce con umidita’ altissima; ci sono fiumi da attraversare e sentieri infangati e scivolosi da percorrere; si mangia alla buona e cio’ che “passa il convento”; le zanzare sono una continua presenza, oltre ad altri insetti della giungla; ci si deve abituare a bagni spartani e con acqua gelida.
Non e’ possibile percorrere questo sentiero da soli, a causa delle misure di sicurezza introdotte nella zona dalle forze dell’ordine; ci si deve appoggiare ad una delle 5 agenzie autorizzate presenti nella citta’ di Santa Marta. Personalmente mi sento di raccomandare Turcol Tours in quanto hanno campi meglio equipaggiati rispetto ad altre agenzie e tendono ad avere gruppi di poche persone.
Il prezzo della “spedizione” e’ lo stesso per ogni agenzia, vale a dire $250 dollari a persona tutto compreso, anche le bevande (a parte la birra).
Cosa portare:
- Sacco a pelo
- scarponcini da montagna
- ciabatte / infradito per quando non si cammina e per i bagni nel fiume
- 1 paio di pantaloni lunghi e 2 paia di pantaloncini corti
- 4 magliette di cotone
- 4 paia di calze
- 4 paia di mutande
- maglione o felpa
- giacca impermeabile
- asciugamano
- torcia
- borraccia
- insetticida
- crema solare
- kit di pronto soccorso
- 3-4 borsette di plastica per mantenere gli indumenti asciutti quando piove
- uno zainetto per mettere il tutto
Per qualsiasi domanda a riguardo di questo viaggio e/o per consigli ed opinioni, lasciate un commento qui sotto e sarete ricontatati entro poche ore.
Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori
Non ho le parole per ringraziarti di questo tuo dettagliatissimo blog!…..Sarò in Colombia ed Ecuador per tre mesi dal di novembre!….Lo scorso inverno tre mesi in Perù, Cile, Bolivia e Isola di Pasqua!….Ovviamente, dopo Machu Picchu, non mi posso perdere la Ciudad Perdida ;-)……Manzottu Donatella….il mio facebook per seguire il mio reportage (se lo vorrai). Grazie ancora Marco.