Dopo un volo di 11 ore da Londra a San Paolo in Brasile, e un altro volo di 2 ore da San Paolo a Campo Grande, capitale del Mato Grosso do Sul nel Brasile centro occidentale, sono finalmente arrivato alle porte del famoso Pantanal meridionale. Avevo letto parecchi articoli su questa regione selvaggia e e remota del Brasile, ma niente poteva davvero prepararmi a ciò che avrei vissuto nei giorni successivi.
Se non hai idea di dove si trova il Pantanal, questa è una mappa per facilitarti a localizzare questo luogo remoto.
Se anche tu stai pensando di fare un viaggio in questa parte di Brasile, ti consiglio di fermarti prima per almeno un paio di giorni nella città di Campo Grande perchè in questo modo avrai tempo per recuperare le energie dopo il lungo viaggio e ti permetterà di esplorare il bellissimo parco cittadino (Parque das Nações Indígenas), il bioparco, fare shopping e provare la deliziosa cucina regionale (leggi il mio post su cosa vedere a Campo Grande).
Dopo aver trascorso un paio di giorni a Campo Grande, il mio trasferimento via terra per il Pantanal presso il Barranco Alto Lodge non è stato possibile a causa delle forti piogge che nei giorni precedenti al mio arrivo avevano reso le strade impraticabili. Così ho preso un piccolo aereo da quattro posti in compagnia dei miei compagni di viaggio e ho sorvolato le distese del Pantanal, un panorama unico dall’alto.
Ma andiamo per ordine e iniziamo a capire dove si trova il Pantanal e perchè vale la pena visitarlo.
- Dove si trova il Pantanal
- Perché visitare il Pantanal?
- Dove dormire nel Pantanal – Barranco Alto Lodge
- Altri lodge consigliati nel Pantanal
- Come arrivare nel Pantanal
- Quando andare nel Pantanal
- Cosa mettere in valigia
- Salute e sicurezza
- Cibo e vita nei lodge
- Fotografia e fauna
- Requisiti d’ingresso e informazioni pratiche
Dove si trova il Pantanal
Il Pantanal si trova nel cuore del Sud America, e si estende tra Brasile, Bolivia e Paraguay, anche se la maggior parte del territorio si trova negli stati brasiliani del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul (vedi mappa sopra).
Perché visitare il Pantanal?
Anche se l’Amazzonia è spesso la destinazione più gettonata dai viaggiatori italiani che non cercano vita da spiaggia ma avventura nelle foreste, è il Pantanal a offrire le esperienze naturalistiche più spettacolari e accessibili del Brasile. Il Pantanal è infatti la più grande zona umida tropicale del mondo, con oltre 150.000 chilometri quadrati di pianure, fiumi, foreste e savane brulicanti di animali.
Ciò che rende il Pantanal davvero speciale è la combinazione tra biodiversità e spazi immensi, selvaggi, che rendono l’avvistamento degli animali molto più facile rispetto alla giungla amazzonica. È uno dei migliori posti al mondo per vedere i giaguari in libertà, insieme a lontre giganti, capibara, caimani, scimmie urlatrici e oltre 600 specie di uccelli, incluso l’iconico ara giacinto.
Con un po’ di fortuna, si può anche avvistare un tapiro – uno dei mammiferi più antichi e misteriosi del Sud America.
Insomma, se sei in cerca di un viaggio fuori dal comune, lontano dalle rotte del turismo di massa, dove natura selvaggia, avventura e ottima cucina si incontrano, il Pantanal è la destinazione perfetta per te.
Dove dormire nel Pantanal – Barranco Alto Lodge
Questa regione offre ai viaggiatori la possibilità di entrare in contatto con la cultura pantaneira – una tradizione cowboy unica, profondamente legata alla terra, al bestiame e a uno stile di vita in armonia con la natura. Ho avuto la fortuna di vivere tutto questo durante il mio soggiorno al Barranco Alto Lodge, uno dei luoghi più remoti e straordinari che abbia mai visitato. Siamo atterrati sulla pista erbosa della struttura, dove le guide ci attendevano con un’accoglienza calorosa e inaspettata.

Dopo un pomeriggio rilassante, siamo usciti al tramonto per una tranquilla escursione in canoa sul fiume vicino al lodge, accompagnati solo dai suoni della foresta e dai riflessi dorati sull’acqua. Ed è stato proprio lì che l’abbiamo visto: un giaguaro, sdraiato in silenzio sulla riva del fiume. Era immobile, come se non ci vedesse – calmo, rilassato, e apparentemente intento a godersi quel momento di pace e tranquillità che anche noi stavamo vivendo.



Il secondo giorno, dopo una colazione abbondante con tanta frutta tropicale, siamo partiti a cavallo per un’escursione di tre ore all’interno della riserva di Barranco Alto. In compagnia di veri pantaneiros e della nostra guida Claudia (italiana che da diversi anni vive in Brasile) abbiamo attraversato campi aperti, ruscelli e sentieri alberati. A un certo punto, cavalcavamo accanto a mandrie di bovini che avanzavano con calma tra le acque – un’immagine di come uomo, natura e animali possono coesistee in sintonia. Pappagalli verdi sfrecciavano tra gli alberi e un tucano ci osservava da un ramo alto, il suo becco colorato illuminato dalla luce del mattino. Sembrava davvero di trovarsi in un altro mondo – selvaggio, remoto, e profondamente connesso ai ritmi della natura, diverso da quello al quale sono abituato in Europa.





La sera, siamo poi partiti per un safari notturno, sorseggiando birre fresche mentre l’ultima luce del giorno spariva all’orizzonte. Con il fascio di luce delle nostre torce che attraversava il buio, abbiamo avvistato decine di occhi di caimani che brillavano nel buio e siamo stati circondati dai versi bizzarri di quelli che i locali chiamano “rane Formula Uno” – minuscole creature i cui richiami ricordano auto da corsa in pista. È stato selvaggio, magico, e totalmente diverso da qualsiasi altra esperienza vissuta finora.



Oltre alla natura, ciò che ha reso il soggiorno a Barranco Alto davvero memorabile è stata l’ospitalità. I proprietari e lo staff sono stati incredibilmente calorosi e accoglienti, ma uno degli aspetti più belli è stata la convivialità tra gli ospiti: si mangia tutti insieme attorno a un grande tavolo comune. Ogni sera si creava un’atmosfera familiare, dove condividere le esperienze della giornata, scambiarsi consigli, ridere e gustare l’ottima cucina locale. Durante il mio soggiorno ho conosciuto una famiglia svizzera con madre brasiliana – chiacchierare con loro durante i pasti ha reso la mia esperienza ancora più speciale.


Altri lodge consigliati nel Pantanal
Se il Barranco Alto Lodge è fuori budget o non ha disponibilità, ci sono altre strutture che offrono esperienze esperienze simili a Barranco Alto, sempre nelle zone remote del Pantanal:
- Refúgio da Ilha – Situata su un’isola tra i fiumi, questa pousada offre un’esperienza leggermente più rustica, con un forte focus sull’immersione nella natura. È particolarmente indicata per l’osservazione della fauna acquatica e propone attività come canoa, pesca e passeggiate nella foresta.
- Hotel Fazenda Baía das Pedras – Una tradizionale fattoria di bestiame trasformata in eco-lodge, nota per la sua autenticità e il profondo legame con la cultura pantaneira. Offre passeggiate a cavallo, birdwatching ed escursioni in barca in un ambiente remoto e tranquillo.
- Hotel Barra Mansa – Situato sulle rive del Rio Negro, questo lodge a conduzione familiare è rinomato per il servizio personalizzato e l’atmosfera intima. È un luogo ideale per la fotografia naturalistica, con buone possibilità di avvistare giaguari, lontre giganti e un’abbondante varietà di uccelli.
Tutti questi lodge offrono pacchetti all inclusive (pensione completa + escursioni giornaliere), e anche transfer se necessario, da Bonito o Campo Grande.
Come arrivare nel Pantanal
Per il Brasile io ho volato con LATAM da Londra a San Paolo, ma si può partire anche da Milano o Roma con voli diretti anche con ITA Airways. La porta d’accesso principale per esplorare il Pantanal meridionale è Campo Grande, capitale del Mato Grosso do Sul, al quale ci si arriva con un volo interno, sempre con Latam, o con GOL. Da qui, puoi raggiungere le fazendas e i lodge del Pantanal in auto 4×4 o in piccoli aerei da turismo, a seconda della stagione e delle condizioni delle strade. Durante la stagione delle piogge (da dicembre a marzo), molte strade diventano impraticabili e il trasporto aereo è spesso l’unica opzione.
Per la zona settentrionale del Pantanal, invece, il punto di partenza è Cuiabá, nello stato del Mato Grosso.
Consiglio: per il Pantanal meridionale, affidati a un lodge che organizzi anche i trasferimenti. Barranco Alto, ad esempio, gestisce direttamente i voli e ti accompagna in ogni fase del viaggio.

Quando andare nel Pantanal
Il periodo migliore per visitare il Pantanal è tra giugno e settembre, durante la stagione secca. Le acque si ritirano, gli animali si concentrano intorno a fiumi e lagune, rendendo gli avvistamenti più frequenti.
Tuttavia, anche la stagione delle piogge (da dicembre a marzo) ha il suo fascino: i paesaggi diventano verdissimi e si osservano moltissimi uccelli, anche se le escursioni possono essere limitate e le strade impraticabili.
Cosa mettere in valigia
Nel Pantanal non c’è bisogno di vestiti eleganti, ma l’attrezzatura giusta può fare la differenza:
- Pantaloni lunghi e magliette a maniche lunghe (preferibilmente in tessuto tecnico e traspirante). Consiglio di leggere il mio ultimo post su collezione Columbia Skien Valley particolarmente adatta a questo viaggio.
- Scarpe da trekking leggere (io ho usato le Scarpe outdoor Columbia Konos TRS OutDry e sono ottime).
- Cappello con visiera larga
- Occhiali da sole e crema solare
- Repellente per zanzare
- Binocolo
- Torcia frontale
- Macchina fotografica con zoom
Molti lodge forniscono stivali di gomma per le escursioni in zone fangose e binocoli.
Salute e sicurezza
Non sono richieste vaccinazioni obbligatorie, ma si consiglia la profilassi contro la febbre gialla, soprattutto se si viaggia anche in altre zone del Brasile.
Porta con te un repellente forte contro le zanzare (con DEET o Icaridina) e chiedi consiglio al tuo medico o ASL prima della partenza.
In generale, il Pantanal è una zona sicura, soprattutto all’interno dei lodge. Le guide locali sono esperte e conoscono bene il territorio.
Ricordo di fare sempre l’assicurazione di viaggio: al momento c’è l’assicurazione di viaggio con 10% di sconto per i nostri lettori.
Cibo e vita nei lodge
Il cibo nei lodge è semplice, abbondante e saporito. Preparato spesso con ingredienti locali, include:
- riso e fagioli
- carne alla griglia
- pesce di fiume (come il dorado)
- verdure fresche
- dolci artigianali
Durante il mio soggiorno, ho apprezzato anche il momento del caffè del pomeriggio, un’occasione per rilassarsi con gli altri ospiti prima delle escursioni serali.
Fotografia e fauna
Se sei appassionato di fotografia naturalistica, il Pantanal è un paradiso. Gli animali sono spesso visibili da vicino, e l’ambiente aperto facilita lo scatto.
- Porta un teleobiettivo (almeno 300 mm) per catturare uccelli e mammiferi.
- Sfrutta le prime ore del mattino e il tramonto, quando la luce è migliore e gli animali sono più attivi.
- Non dimenticare batterie di riserva e schede di memoria capienti – farai più foto di quanto pensi!
Requisiti d’ingresso e informazioni pratiche
Per i cittadini italiani non è richiesto il visto per soggiorni turistici inferiori a 90 giorni. È sufficiente il passaporto con validità residua di almeno sei mesi.
La valuta locale è il real brasiliano (BRL). Le carte di credito sono accettate in città, ma nei lodge più remoti è bene portare contanti.
La lingua ufficiale è il portoghese, ma nelle strutture turistiche molti parlano anche inglese e, talvolta, spagnolo.
Itinerario di 10 giorni nel Pantanal
Giorno 1 – Arrivo a Campo Grande
Arrivo a Campo Grande dopo il volo intercontinentale e volo interno. Trasferimento al Novotel, in una zona verde e tranquilla accanto al Parco das Nações Indígenas. Cena rilassante e primo contatto con la cucina locale.
Giorno 2 – Esplorazione di Campo Grande
Giornata dedicata a scoprire la città. Mattina al Bioparque Pantanal, uno degli acquari d’acqua dolce più grandi del mondo, perfetto per un’introduzione alla fauna della regione. Pomeriggio al Museo delle Culture Indigene (Museu das Culturas Dom Bosco) e passeggiata nel parco. Cena tipica in uno dei ristoranti regionali (es. sobá o churrasco pantaneiro).
Giorno 3 – Trasferimento nel Pantanal e arrivo al lodge
Partenza per il Pantanal. Se le condizioni lo permettono, trasferimento via terra (4-5 ore) con avvistamenti già lungo la strada. In alternativa, volo charter per la pista privata del lodge (es. Barranco Alto). Accoglienza, sistemazione e primo safari al tramonto.
Giorno 4 – Safari fluviale e relax in lodge
Escursione in canoa o barca lungo il fiume per osservare caimani, capibara, aironi, tucani, e magari un giaguaro. Rientro per il pranzo, relax al lodge e uscita serale per un safari notturno.
Giorno 5 – Passeggiata naturalistica e birdwatching
Alba nel Pantanal. Escursione a piedi con guida per scoprire piante medicinali, tracce di animali e avvistare uccelli rari come l’ara giacinto. Resto della giornata libero per rilassarsi o unirsi a un’attività opzionale.
Giorno 6 – A cavallo con i Pantaneiros
Cavalcata insieme ai veri cowboys locali tra le praterie e gli acquitrini del Pantanal. Possibilità di assistere al lavoro con il bestiame. Un’esperienza autentica che rivela l’anima culturale della regione.
Giorno 7 – Esplorazione in 4×4 e tramonto sulla savana
Safari in jeep nelle zone più remote della riserva. Osservazione di cervi, formichieri giganti, tapiri. Aperitivo al tramonto con vista su lagune popolate da uccelli acquatici.
Giorno 8 – Giornata libera nel lodge e attività a scelta
Giornata più rilassata per godersi l’ambiente del lodge: amaca, letture, osservazione dalla torre panoramica. Possibilità di fare un secondo safari notturno o una nuova escursione fluviale.
Giorno 9 – Rientro a Campo Grande
Trasferimento di ritorno a Campo Grande o Bonito (in 4×4 o volo). Arrivo nel pomeriggio, sistemazione in hotel e cena d’arrivederci in città.
Giorno 10 – Partenza
Trasferimento in aeroporto e volo di rientro o prosecuzione del viaggio (es. verso Bonito, per chi vuole continuare l’avventura in Brasile).
Conclusione
Dopo l’avventura intensa e autentica nel cuore del Pantanal, il mio viaggio in Brasile è proseguito verso Bonito, un’altra destinazione straordinaria, perfetta per chi ama la natura e l’acqua cristallina. Non a caso, molti viaggiatori scelgono di abbinare queste due tappe per vivere il meglio del Mato Grosso do Sul. Ma di Bonito vi parlerò presto in un post dedicato… restate sintonizzati!
Fondatore e autore di NonSoloTuristi.it e ThinkingNomads.com.
110 nazioni visitate in 5 continenti. Negli ultimi 6 anni in viaggio per il mondo con mia moglie Felicity e le nostre due bambine. Instagram @viaggiatori
