Viaggiare e conoscere le realtà rurali con il WWOOF

L’organizzazione w.w.o.o.f  (World Wide Opportunities Organic Farms) nasce negli anni ’70 in Inghilterra con lo scopo di diffondere, attraverso lo scambio, uno stile di vita sostenibile. Oggi è un modo di viaggiare molto diffuso in tutto il mondo, sono ormai 7 anni che faccio parte del wwoof ed è importante far conoscere questa realtà, come … Continua

El Hierro, un’isola incontaminata a rischio

El Hierro è un’isola incontaminata e genuina con una natura mozzafiato. I suoi abitanti sono persone amabili e semplici che vivono tranquillamente su quest’isola facendo sentire i turisti come se fossero persone di famiglia. Da diversi mesi El Hierro sta affrontando una crisi turistica senza precedenti che sta mettendo in ginocchio l’economia di buona parte … Continua

Presentazione “Giro del Mondo in bicicletta per i diversabili”

Qualche mese fa abbiamo avuto il piacere di presentare la prima fase del progetto sportivo-umanitario “Giro del Mondo in bicicletta per i diversabili”, conclusasi a ottobre 2011 dopo due anni di viaggio e 23.000 chilometri percorsi. Matteo Tricarico, protagonista di questa avventura, ha pedalato in solitaria dal Vietnam all’Italia con la finalità umanitaria di sensibilizzare ed informare … Continua

30.000 Km dal Vietnam all’Italia in bicicletta per i diversabili

 Non e’ certo da tutti percorrere 30.000 km in solitaria, dal Vietnam all’Italia, in bicicletta per un progetto di beneficenza: Matteo lo sta facendo e noi di nonsoloturisti.it siamo fieri di pubblicarne il racconto: La Travel for Aid onlus ha presentato la relazione dei 600 giorni di viaggio del progetto sportivo-umanitario “Dal Vietnam all’Italia in … Continua

In Bicicletta per 9300 Km, in solitaria attraverso il Sud America

Marco, un ragazzo che non solo si e’ fatto 9300 Km in bicicletta in solitaria attraverso il sud America, ma che allo stesso tempo promuove la sua opera di solidarieta’ che prende il nome di “pedalando per il Popolo Saharawi”. Quella che segue e’ l’intervista che ha gentilmente concesso per gli amici di nonsoloturisti.it Raccontaci qualcosa sul tuo … Continua

Partire per l’India con i figli per salvare le tigri

Quando le cose si stavano facendo difficili, la famiglia Whittles ha deciso di agire…. andando in India.

Colpiti al fianco dalla recessione, Geoff e Cherrie Whittle, famiglia inglese del Dorset, decide di cambiare radicalmente vita e con i due figli partono per l’India con una sola missione: salvare le tigri!

Hanno scritto un libro su questa loro avventura, giustamente intitolato ‘No Worry, chicken curry’ una raccolta di episodi aneddotici e di eventi che caratterizzarono il tempo trascorso dalla famiglia nel sub-continente indiano. Il libro è una storia moderna, con approfondimenti e riflessioni sulle tribolazioni affrontate tra burocrazia, clima, e “la sopravvivenza” con i due figli adolescenti.

Come è nata l’idea di andare in India e salvare le tigri?

A causa della crisi economica che ha colpito anche la nostra attività, unita al desiderio di fare qualcosa di nuovo e avventuroso piuttosto che continuare la nostra vita “scontata” in Gran Bretagna.

Qual è stata la vostra più grande paura prima di partire?

Geoff: Non ho avuto davvero alcun timore in quanto questo cambiamento portava solo nuove opportunità – un po’ ingenuo, forse, ma ha fornito l’impegno e lo slancio di rompere con tutto ciò che gia’ conoscevamo a casa

Cherrie: La mia più grande paura era di lasciare la mia famiglia in Inghilterra – quanto tempo sarebbe passato prima di rivedere i miei parenti? Come potrebbe influenzare i ragazzi questo cambiamento? Come possiamo educarli e dove? Quando avremmo trovato un posto dove vivere?

Quali sono state le reazioni  di familiari e amici quando avete raccontato i  vostri piani, e come avete affrontato eventuali reazioni negative?

Geoff: le reazioni della Famiglia sono state generalmente favorevoli e non hanno posto alcun ostacolo al nostro cammino. Gli amici sono stati meno solidali: c’e’ chi mi disse di considerare il futuro dei ragazzi e i sentimenti di mia moglie (come se questo non mi avesse gia’ attraversato la mente). Un amico è stato molto duro al punto che non ci siamo piu’ parlati da allora. Affrontare tutto questo è stato difficile, ma io intravedevo le opportunita’ nuove che ci sarebbero state una volta partiti.

Cherrie: Mia madre era molto turbata soprattutto quando ha visto tutta la nostra roba in vendita fuori dal garage. Si tranquillizzo’  una volta che trovammo una scuola cristiana per i ragazzi in India

Nei primi mesi trascorsi in India, quali sono stati i tre maggiori ostacoli che avete dovuto superare per quanto riguarda il vivere e lavorare?

Geoff: Apatia e ostruzionismo da parte delle autorità indiane, difficoltà di occupazione, educazione e placare i ragazzi durante i  lunghi mesi a Delhi, dove vivevamo nel caos e in un’ambiente spartano, rumoroso e sporco nella zona di Pahar Ganj – il ‘Bazaar’ principale di Delhi

Cherrie: imparare a vivere in una camera da letto in 4 e trovare il modo di incoraggiare i ragazzi a mangiare cibo adeguato ogni qualvolta riuscivo a trovarlo. Inoltre cercare di intrattenere i ragazzi durante i lunghi viaggi e spostamenti , mantenere la pace e la calma tra tutti noi, sempre cercando di essere positiva.

Qual è stata la tua miglior esperienza / momento durante il periodo trascorso in India?

Geoff: l’essere completamente solo con la mia famiglia nel profondo della giungla, e la piena libertà di viaggiare / esplorare  e vedere paesaggi incontaminati e mozzafiato

Cherrie: i tempi migliori sono stati i momenti trascorsi nella giungla, l’emozione di vedere e di sentire gli animali selvatici, il guidare tra le strade tortuose della jungla. La ricompensa di essere in grado di aiutare alcuni bambini tribali e le donne che vivevano all’interno del parco nazionale.

Qual è stata l’esperienza peggiore / momento durante il tuo tempo in India?

Geoff: lasciare  i nostri figli in collegio, quando avevamo promesso che non l’avremmo mai fatto. Oltre a questo, lasciare l’India è stato un grosso dispiacere

Cherrie: mandare i nostri figli a scuola, ma anche alcune delle lunghe giornate trascorse rinchiusi in casa durante il periodo dei monsoni, il non essere mai veramente all’asciutto. Inoltre trovare posti in cui andare in bagno, impresa non semplice in India

Vivere questa esperienza con due ragazzi adolescenti non deve essere stato facile: quali sono state le tre principali sfide che avete dovuto affrontare?

Geoff: E ‘stato quasi impossibile spiegare loro il motivo per il quale lasciavamo la Gran Bretagna, anche se poi si sono rassegnati all’idea. Nostro figlio Olly era il meno entusiasta dei due per un semplice motivo: avrebbe dovuto passare tutto il suo tempo in nostra compagnia oltre al fatto che in Inghilterra si era fatto il suo gruppetto di amici e anche una fidanzatina alla quale avrebbe dovuto rinunciare. Una volta in India poi creare l’entusiasmo giusto per le nostre avventure e’ stato ancora piu’ difficile in quanto per mesi non abbiamo visto l’ombra di un singolo animale selvatico. Per incoraggiare i ragazzi a tenere alto il morale, li incoraggiavamo a scrivere dei racconti sulle cose che visitavamo, un modo per mantenere alta la loro attenzione.

Cherrie: Devo dire che in qualche modo i ragazzi erano più resistenti di quanto io sia stata: trovavano sempre nuovi amici con cui giocare e nuovi modi per divertirsi… Ma ero sempre preoccupata che un giorno si avrebbero rimproverato questa esperienza, cosa che per fortuna, fino ad ora non hanno mai fatto.

Per chi volesse seguire le vostre orme e per tutti coloro che sono alla ricerca di realizzare i propri sogni,  o semplicemente prendersi una pausa dal proprio lavoro, quali consigli vi sentite di dare ?

Geoff: FATELO! Troverete sempre centinaia di motivi per non fare questo passo e pochissimi per farlo: ascoltate i pochi motivi che vi spingono a fare questa scelta per  non spendere il resto della vita con il rimorso di non essere partiti.

Cherrie: Sì, lo rifarei senza dubbio

Ora che non siete più’ in India cosa vi portate dentro di quella esperienza?

Geoff: Questa esperienza ci ha arricchiti personalmente ma anche come famiglia: siamo più’ legati di quanto lo fossimo prima di questa avventura. Superare momenti difficili rafforza i rapporti umani e sopratutto quelli tra genitori e figli.

Cherrie: la cosa più’ importante e’ stata l’esperienza fatta come famiglia, ma anche il non essere diventati così materialisti e di essere molto più considerevoli verso l’ambiente.

Per avere maggiori informazioni sul libro e sul progetto della famiglia Whittles di salvare le tigri, visitate il sito: www.chicken-curry.org.uk

Se state pensando ad un viaggio in India, vi consigliamo le seguenti letture e video:

Bambini lavoratori a Lima

Julio ha nove anni, vive con la mamma e due fratellini in una stanza in affitto alla periferia di Lima e non ha mai conosciuto suo padre. Julio, tutte le mattine, prepara colazioni insieme alla mamma in un piccolo chiosco a un angolo di strada: salchipapas, tripas, sandwich, sopa de pollo. Le colazioni, in Perù, … Continua

Osservatore umanitario e viaggiatore

Scovare viaggiatori indipendenti non e’ sempre facile, sopratutto disposti a raccontare la propria vita e le proprie esperienze. Con molto piacere proponiamo di seguito il racconto di Marco, un osservatore umanitario e viaggiatore che ha accettato di rispondere a qualche domanda sulla sua vita e sui suoi viaggi. Sono nato a Fidenza (PR), il 12 … Continua