Itinerari d’Alto Adige lungo una filosofia di benessere e rispetto dell’ambiente

L’Alto Adige rimane per definizione il paradiso montano per eccellenza. Sinonimo di bellezza – oltre che di sicurezza – di varietà di itinerari e di eccellente gastronomia. Il tutto si sposa perfettamente con la filosofia degli alberghi Vitalpina, che non solo rispecchiano perfettamente gli standard di eccellenza ricettiva e culinaria, ma esaltano e rinnovano la … Continua

Vitalpina in Alto Adige: 36 hotel riuniti in una filosofia di benessere e qualità

Nei nostri sogni c’è l’Alto Adige, inutile nasconderlo. Un posto che non lascia di certo indifferenti, un luogo dove pace e tranquillità regnano sovrani, dove la natura ha, da sempre, il ruolo principale. Da qualche tempo a questa parte però, c’è un modo di vivere la montagna e di conseguenza l’esperienza turistica, in una maniera … Continua

Cile: colori ed emozioni

Cile: colori ed emozioni

No hay nada como volver en un lugar que no ha cambiado, para darte cuenta de cuanto has cambiado tu.” Pablo Neruda

Non tutti hanno la fortuna di vedere un luogo di questo genere, di questa portata emozionale, con questi colori. Magici, capaci di ghermirti, di scioccarti, di lasciarti ansimante al loro cospetto. Il Cile è sicuramente uno di questi posti.

6600 chilometri di magnificenza e infinita varietà di climi, regioni, forme, profumi, flora e colori… Colori che passano dal verde degli immensi parchi nazionali del Sud – uno su tutti Torres del Paine – al giallo delle terre di confine della regione di Coquimbo – dove nasce il buon vino cileno – al rosa come l’animale che più affascina nelle zone remote del nord – il fenicottero – all’arancione come il colore della terra nel deserto di Atacama, al bianco gelido dei fiordi della Patagonia contornati da ghiacciai millenari, al blu dell’Oceano Pacifico.

Sei colori che raccontano non solo una nazione, ma un intero mondo. Il mondo di Polaroid Sunglasses, che per la campagna #youllsee ha scelto le estreme condizioni di luce del deserto di San Pedro di Atacama per presentare la collezione Rainbow 2015.

Abbiamo avuto l’onore di ricevere un invito a questo straordinario press tour che raccoglieva la testimonianza di penne d’autore di tutto il mondo, tra cui Le Figarò (Francia), Die Welt (Germania), Madame Figarò (Spagna) e altre testate nazionali di tutto rispetto. Un modo per conoscere un angolo remoto del nostro mondo, tanto inarrivabile quanto affascinante, un luogo dove non è solo difficile vivere, ma anche il solo sopravvivere mette alla prova la nostra immaginazione.

Vulcani alti più di 6000 metri, che il solo scorgerli all’orizzonte sfila il fiato. E poi distese enormi dove colori fiabeschi si intersecano tra fantasia e realtà, dove anche il solo pensare una composizione naturale del genere, farebbe invidia ad un quadro di William Turner, dove è sempre e solo la natura a farla da padrona!

Cile

Il campo base è San Pedro de Atacama, luogo perfetto dove unire turismo a relax, con offerte ricettive e gastronomiche di ogni tipo e per ogni tasca. Da una semplice empanada, passando per pannocchie e formaggio, fino ad arrivare a succulenti asados (grigliate) che ogni sera rinvigoriscono il viaggiatore affinché ritrovi le forze il giorno seguente, per riaffrontare pendii inimmaginabili e altitudini impossibili. Senza dimenticare di accompagnare la cena con uno stupendo vino rosso cileno che difficilmente potrà mai deludervi.

Qui nel centro del paese non è difficile trovare l’offerta turistica migliore, con agenzie ad ogni lato e la farmacia centrale a portata di mano, nel caso che qualcuno prima di affrontare altezze folli voglia chiedere consiglio a qualche medico.

Il nostro viaggio prevede spostamenti lunghissimi, ma molto piacevoli grazie anche ai continui cambiamenti di paesaggio. Ogni tanto qualche piccolo paese sullo sfondo compare a ricordarci che anche dove la sopravvivenza è ai limiti del possibile, l’uomo persiste.

Cile

Il passaggio della Laguna Miscanti e della vicina Laguna Meñique, con i loro paesaggi incommensurabili e apparentemente non associabili al nostro pianeta, sono una visione assolutamente imperdibile. Entrambe si trovano a più di 4500 metri d’altezza.

In giornata è possibile raggiungere la Riserva Nazionale Los Flamencos che con i suoi fenicotteri rosa e le Ande in sottofondo dipinge tutto di un’atmosfera fiabesca. Nel caso vi sentiste tranquilli e rilassati e non troviate la forza di camminare o di andare avanti, tranquilli… è solo un effetto delle altitudini disumane. Un consiglio: muovetevi adagio e il meno possibile.

Salar de Atacama - Cile

Il secondo giorno vi consigliamo vivamente di non perdetevi un’alba in compagnia dei geyser di El Tatio. Fatevi rapire dalla potenza racchiusa in questi enormi buchi di acqua ed energia. Armatevi di abbigliamenti termici e preparatevi a temperature intorno allo zero, e soprattutto state attenti: con acque a 200 gradi non si scherza.

Una volta rifocillati e tornati a temperatura, il pomeriggio è da trascorrere presso Salar de Tara con sullo sfondo il vulcano Nevado de Poquis che dall’alto dei suoi 5756 metri ci suggerisce di non fargli perdere la pazienza.

Un’avventura arrivarci… una fantastica avventura.

El Tatio - Cile

Nel vostro viaggio alla scoperta del deserto di Atacama non potrà di certo mancare la Valle de la Luna con paesaggi ai confini del nostro universo, dove forme e colori sembrano catapultarsi seriamente lassù, sulla Luna. Di questa valle si sussurra che, se veramente l’uomo non raggiunse nel 1969 il nostro satellite, per forza le immagini di quel lontano 20 luglio di 46 anni fa sarebbero state girate su questa terra arida e sterile. Dove la morte sembrerebbe trovarsi più a suo agio che la vita.

Valle de la Luna

E per finire questo itinerario lunare, un tramonto in cima a un monte è quello che ci vuole per dire di aver vissuto questo angolo di mondo ai confini con la realtà, ma ad un passo dalle vostre fantasie di viaggio all’insegna della meraviglia e dell’incredulità.

Dove dormire

Per la realizzazione di questo progetto abbiamo alloggiato presso l’albergo Don Tomas, uno dei più belli di San Pedro de Atacama.

Scoprire la Val Gardena sulle orme dei Ladini

La conosciamo tutti come Val Gardena. Bella, moderna, a tratti lussuosa. Dai paesaggi fiabeschi e dai pendii così verdi che sembrano rigenerare e dare respiro al solo scorgerli all’orizzonte, ma in realtà il suo nome originario – in ladino – è Gherdëina. Non tutti sanno che in questa splendida vallata la lingua più parlata dagli … Continua

Italian Dreamtime: Great Ocean Road, l’arteria pulsante dell’Australia

La nostra avventura in Australia ci aveva portati alla scoperta di Kangaroo Island. Una volta tornati sulla terra ferma, il percorso d’obbligo è quello che porta a Melbourne, la mitica città dei sogni, attraverso l’imperdibile Great Ocean Road.

La meravigliosa Great Ocean Road si estende lungo 150 miglia (243 chilometri) e, oltre ad essere una delle strade più affascinanti e spettacolari sulla faccia della terra, è anche e soprattutto il più grande tributo al mondo dedicato ai caduti di guerra. Monumento simbolo di questa importanza morale è il Memorial Archway, una porta attraversata dalla strada stessa, e al suo fianco un altro monumento dedicato a chi l’Ocean Road l’ha costruita, ovvero 3000 volontari tra soldati e marinai australiani reduci dalla Grande Guerra. 
Dei 330.000 australiani partiti per il fronte, 60.000 persero la vita e 160.000 furono feriti.

The Great Ocean Road, a living memorial to our forefathers.

Italian Dreamtime - Ocean Great Road, Australia

La strada si estende seguendo la costa meridionale dello stato Victoria e connette la cittadina di Warrnambool con Geelong. Ufficialmente però la strada del grande oceano parte da Allansford e si propaga fino al piccolo centro abitato di Torquay, dove la frastagliata costa australiana trova pace per dare vita a spiagge più tranquille capaci di infondere conforto e serenità al turista.

Atrraverso questa strada unica, osannata come una delle più apaganti per gli amanti dei viaggi in auto, si valicano tanti piccoli paesi dove potersi rifocillare, riposare o in cui passare la notte. Paesi come Anglesea, Lorne, Apollo Bay e Port Campbell.

Il fortunato conducente verrà condotto lungo questa strada fantastica che costeggia l’oceano attraverso un percorso che lentamente, curva dopo curva, svela scorci inimmaginabili, con i colori dell’oceano quale costante compagnia durante la guida.

E come per ogni valida attrazione turistica, con una regolarità quasi studiata, ecco che si incontrano i vari punti panoramici e di interesse che la Great Ocean Road riserva ai viaggiatori: il London Arch (una formazione naturale nota come London Bridge prima che un collasso improvviso la menomasse nel 1990) e le profonde gole tramortite dalle poderose onde dell’Oceano Indiano, tra cui una delle più famose e visitate è quella di The Grotto.

Italian Dreamtime - Ocean Great Road, Australia

E ancora i fari che si scorgono all’orizzonte, di quel bianco candido da storia romantica, e poi laggiù, quando meno te lo aspetti, il cuore ti rimbalza in gola e il pedale dell’acceleratore per un attimo singhiozza al cospetto di quel simbolo incancellabile della Great Ocean Road e forse di tutta l’Australia, quelle dodici pietre miliari della storia australiana che soggiornano lì come per incanto e sembrano dirci che anche col passare degli anni, del tempo, del mare e del vento… loro, saranno sempre lì, sempre meno stabili e robuste, ma sempre lì, anche quando soccomberanno alle forze naturali Loro rimarranno li a custodire questo luogo sacro, questo paradiso che risponde al nome di Dodici Apostoli (Twelve Apostles).

E quando il cuore si placa e il sorriso si attenua, c’è ancora il tempo per sfidare la forza dell’oceano attraverso la Gibson Steps, una scalinata a pochi minuti dal centro visitatori che dall’alto porta laggiù, dove il mare incontra la terra e la sabbia, a pochi passi da quelle dodici pietre magiche, per godersi appieno il tramonto e poi via… si riparte. Destinazione…

…la tanto sognata Melbourne!

Italian Dreamtime: l’Australia Meridionale, un’emozione continua

L’abbiamo già ricordato spesso, ma mai abbastanza. L’Australia è un continente che nasconde mondi infinitamente diversi tra di loro, che spaziano dai paesaggi più esotici a incredibili deserti, passando per alberi dalle parvenze alpine e costiere similii al Nord Europa.

In questo appuntamento con Italian Dreamtime, ci troviamo al cospetto del Sud dell’Australia.

Il nostro consiglio, se avete un budget sufficiente, è quello di avventurarvi attraverso il continente per mezzo del mitico The Ghan, un treno che percorre l’Australia in lungo e in largo e che, nel nostro caso, prende in considerzione la spina dorsale del continente australe, ovvero la tratta Alice Spirngs – Adelaide.

Italian Dreamtime - The Ghan, Australia Meridionale

Ovviamente ci sono varie categorie di prezzo e potreste addirittura prendere un intero scompartimento come vostra suite. Se invece avete un budget come il nostro accontentatevi della terza classe: non rimarrete comunque insoddisfatti dai tramonti ammalianti che il Red Center è in grado di regalarvi.

E poi il deserto che piano piano si trasforma in steppa, il rosso cambia sfumatura di chilometro in chilometro fino a tramutarsi in giallo con cespugli di forme e colori che la vostra immaginazione a fatica può etichettare come flora. E poi il verde, che piano piano si impossessa della scena, con la vegetazione che a poco a poco come per magia cresce, e si palesa in forme a noi vagamente familiari. Già perché l’Australia Meridionale (South Australia) è una regione che in qualche modo ricorda pendii e colori più simili a quelli a cui i nostri occhi sono abituati.

Italian Dreamtime: l'Australia Meridionale

In poco meno di 24 ore si arriva ad Adelaide, la capitale dello stato australiano meridionale. Questa cittadina, etichettata come “minore”, è pur sempre una grande città per noi occidentali. Peculiarità di Adelaide è l’avere un centro. Non come lo intendiamo noi, sia ben chiaro, ma per lo meno un posto in mezzo alla città ben definito, dove le macchine non possono passare e si scorgono persone e negozi di giorno e una quantità smisurata di locali la notte. Una cittadina nettamente a misura d’uomo, comunque. Non troppo grande, trasporti moderni e di facile utilizzo, grandi palazzi che si alternano a parchi in mezzo alla città e poi, cosa assolutamente da non trascurare, la vicinanza con il mare.

Già… il mare. Quello specchio oceanico di colore blu che mette il buon umore, che rinfresca e fa pensare, viaggiare, sorridere e che spesso ti permette anche di ricordare che a casa c’è sempre e comunque qualcuno che ti aspetta. E se lo vuoi, toccando l’oceano con un dito, potrai sentirti in contatto perfino con l’Italia. Il mare, quell’inguaribile romantico. Che ti ricorda come un tramonto non è mai lo stesso e che ogni giorno vale la pena di essere vissuto anche solo per vederlo, il momento in cui le nuvole prendono fuoco e le onde sembrano rallentare e inchinarsi per dare spazio, per non rubare la scena a sua maestà il sole, che per un po’ se ne va a riposare.

Italian Dreamtime: l'Australia Meridionale

Il rapporto che Adelaide ha con la costa è magnifico. In pochi minuti dal lavoro si può arrivare alla parte ovest della città che si adagia sulla costa e forma una sorta di lunga scia di piccoli borghi, quali Delfin Island, West Beach e Henley Beach, dove è possibile vivere pienamente tutta la meraviglia dell’oceano. Senza dimenticare la più viva-famosa-vissuta di tutte: Glenelg.

Non dimentichiamoci, poi, del fantastico Cleland Conservation Park, sulle colline a sud-est della città, dove è facile accarezzare i teneri koala – vere star dell’Australia Meridionale – oltre a tanti altri animali tipici del continente quali rettili e volatili di ogni forma e genere, o il pittoresco emu.

Da Adelaide si può raggiungere anche la vicina Kangaroo Island con l’ausilio di un traghetto in partenza da Cape Jervis  (ad un’ora e mezza di autobus dalla Central Bus Station Adelaide). Quest’isola, pur essendo la terza per estensione di tutta l’Australia, è popoalta da soli 4000 abitanti. Un’isola che l’ente del turismo australiano etichetta come “Galapagos Australiane” per i suoi ambienti naturali meravigliosamente preservati (più di metà isola) e per la presenza massiccia di alcune colonie di animali che si trovano solo da queste parti. Mentre i leoni marini dell’isola coprono addirittura il 10 per cento di tutti gli esemplari nel mondo.

Italian Dreamtime: l'Australia Meridionale - Kangaroo Island

L’isola dei canguri è un mix di paesaggi e climi simili a quelli del Nord Europa, dove i tramonti sembrano non finire mai, dove le rocce sembrano prendere vita da un momento all’altro per le loro forme stravaganti, dove perdersi in qualche memorabile passeggiata nei pressi di Kingscote significherà quasi sicuramente ritrovarsi in qualche zona protetta e godere così di paesaggi unici e mozzafiato.

I posti di interesse turistico da non perdere in quest’isola sono Seal Bay, Little Sahara, Mount Thisby e l’incredibile Flinders Chase National Park che ospita l’incredibile conformazione rocciosa Remarkable Rocks e lo spettacolare Admiral’s Arch. Non sarà impossibile tra koala e serpenti, nemmeno incontrare un ammaestratore di pellicani che vi mostrerà che anche un animale di quella stazza ha un cuore giocoso.

Italian Dreamtime: l'Australia Meridionale - Kangaroo Island, Admiral's Arch

Italian Dreamtime: Australia Occidentale, un paradiso con l’anima italiana

Ci sono posti nel mondo capaci non solo di conquistarti, ma di rapirti. Letteralmente rapirti. Non fisicamente, ma mentalmente e sensorialmente. L’Australia Occidentale (Western Australia) è stato così per noi, e lo sarà anche per voi.

La città più rappresentativa dell’Australia Occidentale è Perth ed è giustamente etichettata come capitale più isolata al mondo viste le distanze siderali con le “vicine” Darwin (4040 chilometri) e Adelaide (2710 chillometri). Per farvi capire l’influenza italiana in questa città: Vasto (provincia di Chieti) è gemellata con Perth!

Città tranquilla, forse ancor più di Sydney e Melbourne. Offre un clima invidiabile, strutture all’avanguardia, vicinanza con il mare e con numerosi parchi naturali, ma anche i prezzi più cari d’Australia, vista la sua lontananza abissale dal resto del continente. Prezzi che però sono in linea con gli stipendi. Sono tanti infatti i giovani che decidono di trascorrere qui il periodo concesso dal loro Working Holiday Visa.

Italian Dreamtime - Australia Occidentale

Un’altra scelta ardua e coraggiosa dei giovani migranti italiani è quella di lavorare nelle isolate fattorie che permettono di rinnovare il visto WHV e sono situate nel nord di questa regione, nella zona di Broome. Qualcun altro ricerca impieghi altamente remunerativi nella raccolta delle preziosie ostriche locali, commercio primario di questa zona.

Se invece la vostra passione sono le spiagge e la natura, la vostra nuova vita australiana comincia da qui. Armatevi di carta e penna e segnatevi il nostro consiglio.

Affittate un minivan a Perth, impostate il navigatore a sud e partite. Non è importante un luogo preciso, l’importante è la scoperta di angoli di paradiso, di pace e di natura. E anche voi – come noi – ad ogni spiaggia verrete letteralmente rapiti da profumi e colori che sanno di Mediterraneo.

Rinnoviamo il consiglio dato negli articoli precedenti, non guidate in nessun caso dal tramonto all’alba. Soprattutto nell’Australia Occidentale, dove le quantità di canguri che si immettono sulle strade quando luci  e temperature si addolciscono sono a dir poco inimmaginabili.

Italian Dreamtime - Australia Occidentale

La parte meridionale dell’Australia Occidentale è un vero e proprio paradiso naturale. Le penisole sembrano appartenere più alla macchia mediterranea che all’altro capo del mondo. Posti capaci di rapirti, e spiazzare i tuoi sensi come il Tree Top Walk nella Valle dei Giganti, con le sue foreste di alberi alti 80 metri. Questa regione ci ha letteralmente sorpreso, con le sue strade che si perdono all’orizzonte, con i suoi colori che spaziano dall’arancione più intenso, al verde più alpino.

Italian Dreamtime - Australia Occidentale

E quel matrimonio perfetto tra natura e pace, tranquillità e armonia trova l’apoteosi nella cittadina di Margaret River e dei suoi dintorni. Gente tranquilla, rilassata, con nella mente sempre il surf e il mare. Qui le case non sono che un rifugio fugace, perché si vive sulla spiaggia, si vive l’Oceano Indiano. Tutto il giorno, tutti i giorni. Qui tutto ha sempre a che fare con il mare. Negozi, cibo, orari di apertura dei locali, vestiario, look. Questo è un mondo dove si ha semplicemente l’obbligo di entrarci in infradito o scalzi, questa è l’unica regola. E poi, se vedete un barbecue sulla spiaggia, o 50 persone in una casa a cantare e bere birra, non allarmatevi, questa è la zona di Margaret River, questa è l’Australia Occidentale. Un posto dove il turismo ancora non ha un’enunciazione ben definita e forse è proprio per questo l’incanto di questi luoghi.

Italian Dreamtime - Australia Occidentale

E per finire arriviamo a Freemantle e ai suoi monumenti ai pescatori, rigorosamente italiani. Questa cittadina – gemellata con Capo d’Orlando (Messina) e Barletta (Bari) – era luogo di sbarco di navi italiane nel primo dopoguerra. La gente non sapeva esattamente dove fosse approdata, ma l’importante era sbarcare in Australia. Guardandosi attorno si intuisce, si respira un’anima italiana nell’arte, nel gusto e anche nell’architettura – molto meno appariscente di altre città australiane – e per non dimenticarsi mai le proprie origini hanno creato un meraviglioso Italian Club, dove ci si ritrova per giocare a briscola e a bocce, e la mitica Cappuccino Street gremita con i sapori nostrani.

Tanti italiani qui hanno gettato le basi dello sviluppo dell’Australia Occidentale. Grazie ai nostri connazionali il visitatore italiano qui è accolto molto bene, grazie a loro che questa parte d’Australia l’hanno costruita con le loro mani. Grazie a loro migliaia di ragazzi italiani oggi possono presentarsi qui, per far valere le qualità che ci hanno contraddistinto nel mondo. L’arte dell’essere italiani.

Italian Dreamtime - Australia Occidentale

Italian Dreamtime: Northern Territory, il volto selvaggio dell’Australia

E poi, all’improvviso… il rosso acceso si impossessa del paesaggio intorno a te, e in quel momento, tra polvere e sassi dalle forme che sembrano non appartenere a questo pianeta, ti accorgi che sei nel Northern Territory, ti accorgi che sei nell’outback australiano.

Strade senza fine, con distributori a distanze siderali uno dall’altro, colori che passano dal verde bruciato la marroncino autunnale, fino al rosso acceso e “fluo” del deserto australiano. Qui non si scherza, questo non è un gioco. Qui si parla di sopravvivenza estrema. Così se deciderete anche voi, come noi di Italian Dreamtime, di partire da Darwin in direzione Uluru (Ayers Rock per i coloni), assicuratevi di esserne in grado.

E non lo diciamo con superbia o arroganza, ma con la consapevolezza che qui non si può sottovalutare nulla.

Armatevi di un fuoristrada potente, perché le strade qui potrebbero esservi nemiche, e non per qualche chilometro, ma per centinaia e centinaia!

Portate sempre cinque litri di acqua in viaggio – delle vere e proprie taniche – e fate benzina ogni volta che vedete un distributore. Non viaggiate mai dopo il tramonto, non solo perché mandrie di animali potrebbero invadere la carreggiata alla visione delle vostre luci e procurarvi così un bello spavento nella migliore delle ipotesi, ma anche perché la maggior parte delle assicurazioni per le macchine a noleggio non coprono i danni causati dopo il tramonto!

Questo è tutto, ora possiamo partire.

Italian Dreamtime - Northern Territory, Australia

Darwin è una città del nord, utile soprattutto per pianificare il viaggio verso il cuore dell’Australia: quella montagna magica chiamata Uluru.

Da qui sarà facile trovare tour operator che organizzano spedizioni, affittare macchine, mini-van, 4×4 e soprattutto fare nuove amicizie con altri esploratori zaino in spalla.

Il Northern Territory è una vasta area del continente che per lo più – nella parte più tropicale – offre sterminati e incontaminati parchi pieni di cascate, rocce meravigliose, tanto verde e molti – molti! – coccodrilli (dicono che nel NT ci siano più coccodrilli che persone). Su tutti il Kakadoo National Park e il Litchfield National Park.

Italian Dreamtime - Northern Territory, Australia

Una volta superati questi due paradisi naturali, prima di arrivare ad Alice Springs (1600 chilometri più a sud, per chiarirci), non vi resta altro che farvi rapire dal meraviglioso quanto irruento cambiamento climatico e paesaggistico. Gli alberi si trasformano in rocce, gli animali spariscono, le città pure. Il silenzio sarà assordante. Provate a fermarvi nel bel mezzo dell’outback e chiudere gli occhi per un momento per capire di cosa stiamo parlando. Profumi e rumori che i vostri sensi non potevano nemmeno immaginare vi rapiranno per regalarvi una sensazione che mai e poi mai avreste potuto credere possibile nella vostra vita.

Italian Dreamtime - Northern Territory, Australia

In seguito al vostro viaggio on the road nel bel mezzo del Red Center ci permettiamo di consigliarvi tre soste obbligatorie:

  • una notte al Renner Springs Desert Innper vivere una notte nel mezzo dell’outback e per sentire tutti i suoni della natura che vi circonda;
  • una sosta al Daly Waters Pubun posto incredibile in mezzo al nulla dove bersi una birra e fare un bel bagno in piscina, e ovviamente lasciare anche un vostro ricordo (leave your mark!);
  • una sosta alle Karlu Karlu (Devils Marbels)conformazione rocciosa con impressionanti rocce di forma sferica che sembrano non appartenere al nostro pianeta.
Italian Dreamtime - Northern Territory, Australia

Una volta arrivati ad Alice Springs non dovrete far altro che rilassarvi, per un giorno intero, e trattenere il respiro, come prima di una grande emozione, un grande salto… per poi lasciarvi trasportare e impressionare da quelle che sono le grandi attrazioni naturali dell’Australia.

Kings Canyon è semplicemente la gola più affascinante e impressionante di tutto il continente.

Kata Tjuta è sbalorditiva, unica per forma e colore, e addirittura – se rispettate le disposizioni imposte dalle tribù aborigene – percorribile a piedi attraverso un’escursione interna guidata da un ranger.

Italian Dreamtime – Northern Territory, Australia

E poi ogni commento, ogni aggettivo sarebbe riduttivo per descrivere la magia e la forza che ha quella montagna sacra, quel monumento misterioso sospeso nel tempo che porta con sé segreti lontani che solo la cultura aborigena può trasmettere di persona in persona. Uluru e il suo mito. Leggenda gelosamente custodita di quei tempi in cui tutte le cose sono state create – il tempo del sogno – e per mezzo delle quali loro, gli aborigeni, sono stati scelti per custodirle. Il tempo del sogno, il “dreamtime”… Proprio la stessa parola che abbiamo scelto noi per raccontare le storie degli italiani che cercano il loro sogno qui, in Australia.