“No hay nada como volver en un lugar que no ha cambiado, para darte cuenta de cuanto has cambiado tu.” Pablo Neruda
Non tutti hanno la fortuna di vedere un luogo di questo genere, di questa portata emozionale, con questi colori. Magici, capaci di ghermirti, di scioccarti, di lasciarti ansimante al loro cospetto. Il Cile è sicuramente uno di questi posti.
6600 chilometri di magnificenza e infinita varietà di climi, regioni, forme, profumi, flora e colori… Colori che passano dal verde degli immensi parchi nazionali del Sud – uno su tutti Torres del Paine – al giallo delle terre di confine della regione di Coquimbo – dove nasce il buon vino cileno – al rosa come l’animale che più affascina nelle zone remote del nord – il fenicottero – all’arancione come il colore della terra nel deserto di Atacama, al bianco gelido dei fiordi della Patagonia contornati da ghiacciai millenari, al blu dell’Oceano Pacifico.
Sei colori che raccontano non solo una nazione, ma un intero mondo. Il mondo di Polaroid Sunglasses, che per la campagna #youllsee ha scelto le estreme condizioni di luce del deserto di San Pedro di Atacama per presentare la collezione Rainbow 2015.
Abbiamo avuto l’onore di ricevere un invito a questo straordinario press tour che raccoglieva la testimonianza di penne d’autore di tutto il mondo, tra cui Le Figarò (Francia), Die Welt (Germania), Madame Figarò (Spagna) e altre testate nazionali di tutto rispetto. Un modo per conoscere un angolo remoto del nostro mondo, tanto inarrivabile quanto affascinante, un luogo dove non è solo difficile vivere, ma anche il solo sopravvivere mette alla prova la nostra immaginazione.
Vulcani alti più di 6000 metri, che il solo scorgerli all’orizzonte sfila il fiato. E poi distese enormi dove colori fiabeschi si intersecano tra fantasia e realtà, dove anche il solo pensare una composizione naturale del genere, farebbe invidia ad un quadro di William Turner, dove è sempre e solo la natura a farla da padrona!
Il campo base è San Pedro de Atacama, luogo perfetto dove unire turismo a relax, con offerte ricettive e gastronomiche di ogni tipo e per ogni tasca. Da una semplice empanada, passando per pannocchie e formaggio, fino ad arrivare a succulenti asados (grigliate) che ogni sera rinvigoriscono il viaggiatore affinché ritrovi le forze il giorno seguente, per riaffrontare pendii inimmaginabili e altitudini impossibili. Senza dimenticare di accompagnare la cena con uno stupendo vino rosso cileno che difficilmente potrà mai deludervi.
Qui nel centro del paese non è difficile trovare l’offerta turistica migliore, con agenzie ad ogni lato e la farmacia centrale a portata di mano, nel caso che qualcuno prima di affrontare altezze folli voglia chiedere consiglio a qualche medico.
Il nostro viaggio prevede spostamenti lunghissimi, ma molto piacevoli grazie anche ai continui cambiamenti di paesaggio. Ogni tanto qualche piccolo paese sullo sfondo compare a ricordarci che anche dove la sopravvivenza è ai limiti del possibile, l’uomo persiste.
Il passaggio della Laguna Miscanti e della vicina Laguna Meñique, con i loro paesaggi incommensurabili e apparentemente non associabili al nostro pianeta, sono una visione assolutamente imperdibile. Entrambe si trovano a più di 4500 metri d’altezza.
In giornata è possibile raggiungere la Riserva Nazionale Los Flamencos che con i suoi fenicotteri rosa e le Ande in sottofondo dipinge tutto di un’atmosfera fiabesca. Nel caso vi sentiste tranquilli e rilassati e non troviate la forza di camminare o di andare avanti, tranquilli… è solo un effetto delle altitudini disumane. Un consiglio: muovetevi adagio e il meno possibile.
Il secondo giorno vi consigliamo vivamente di non perdetevi un’alba in compagnia dei geyser di El Tatio. Fatevi rapire dalla potenza racchiusa in questi enormi buchi di acqua ed energia. Armatevi di abbigliamenti termici e preparatevi a temperature intorno allo zero, e soprattutto state attenti: con acque a 200 gradi non si scherza.
Una volta rifocillati e tornati a temperatura, il pomeriggio è da trascorrere presso Salar de Tara con sullo sfondo il vulcano Nevado de Poquis che dall’alto dei suoi 5756 metri ci suggerisce di non fargli perdere la pazienza.
Un’avventura arrivarci… una fantastica avventura.
Nel vostro viaggio alla scoperta del deserto di Atacama non potrà di certo mancare la Valle de la Luna con paesaggi ai confini del nostro universo, dove forme e colori sembrano catapultarsi seriamente lassù, sulla Luna. Di questa valle si sussurra che, se veramente l’uomo non raggiunse nel 1969 il nostro satellite, per forza le immagini di quel lontano 20 luglio di 46 anni fa sarebbero state girate su questa terra arida e sterile. Dove la morte sembrerebbe trovarsi più a suo agio che la vita.
E per finire questo itinerario lunare, un tramonto in cima a un monte è quello che ci vuole per dire di aver vissuto questo angolo di mondo ai confini con la realtà, ma ad un passo dalle vostre fantasie di viaggio all’insegna della meraviglia e dell’incredulità.
Dove dormire
Per la realizzazione di questo progetto abbiamo alloggiato presso l’albergo Don Tomas, uno dei più belli di San Pedro de Atacama.
Molto Travel e poco Blogger. Condividere emozioni, sentimenti e sensazioni con le persone che amo. Questa è la mia missione.
Raccontare storie e luoghi a cuore aperto è quello che so fare meglio ed è quello che continuerò a fare, per sempre.