Viaggio in Italia seguendo le 5 vie dei formaggi è un modo, sicuramente, particolare per scoprire le bellezze del Belpaese, però non per questo meno interessante.
Ogni tappa sarà un mix di sapori e bellezze culturali dove, oltre ad avere la possibilità di assaggiare qualche specialità locale (e nello specifico formaggio, ma magari non solo), avrai modo di ammirare patrimoni naturalistici e artistici senza pari.
Asiago e il suo Formaggio
Asiago, la città, si trova nel centro delle Prealpi Venete ed è un bel borgo dove si procede secondo i ritmi della natura e dove le tradizioni sono ancora molto importanti.
Passeggia per le vie acciottolate del centro storico, come i Giardini di Piazza Carli con la Fontana del Fauno, la divinità che protegge i campi e le greggi.
Prosegui per il Duomo di San Matteo con la sua imponente facciata, dove si trova la Pala d’altare di Jacopo da Ponte.
Un passaggio per Corso IV Novembre è d’obbligo: la via principale ospita diversi bar e locali dove, magari all’ora dell’aperitivo, puoi assaggiare come stuzzichino l’Asiago DOP.

Piccola, ma fondamentale parentesi: il formaggio Asiago è fatto rigorosamente sopra i 600 metri di altitudine, seguendo standard precisi, così da diventare quel tesoro gastronomico che ben conosciamo.
È possibile scoprire le Malghe dove l’Asiago viene prodotto da millenni tramite i numerosi sentieri escursionistici.

Per maggiori informazioni: asiago.to
Parma e il Parmigiano
Passeggiando per Parma noterai l’eleganza dei suoi palazzi con le facciate dai bei toni caldi, dove le note di Verdi si mischiano al profumo del Parmigiano Reggiano, conosciuto fin dal Trecento grazie a Boccaccio.
Il centro vitale della città è Piazza del Duomo, che racchiude arte e storia: il Duomo in stile romanico, la cui cupola è affrescata dal Correggio, e il Battistero con la perfetta forma ottagonale in marmo rosa di Verona.
Prosegui verso il Teatro Farnese, in legno e stucchi, con un portale decorato da una corona regale. Si dice che questa corona abbia ispirato il marchio impresso a fuoco sul prosciutto crudo, l’altra bontà della città.

Per maggiori informazioni: parmaturismo.it
Novara e il Gorgonzola (ma anche i suoi biscottini)
Novara si trova al confine tra Lombardia e Piemonte e accoglie i visitatori con gioia.
Da non perdere la Cattedrale di Santa Maria Assunta, progettata da Alessandro Antonelli in stile neoclassico, con un portale alto quasi 20 metri. Di fronte al Duomo c’è il Battistero, una delle più antiche strutture paleocristiane del Piemonte, con affreschi che richiamano l’Apocalisse.
Da ammirare anche la Cupola di San Gaudenzio, oltre 120 metri di altezza, sempre firmata Antonelli, visitabile tramite i camminamenti interni.
Non possono mancare il Castello Visconteo Sforzesco, fortezza medievale ora sede di eventi culturali, e il Broletto, complesso medievale unico in Piemonte.
Novara è famosa sia per i biscottini che per il Gorgonzola. I biscottini nascono a metà del 1500 nei conventi cittadini e, dal 1852, sono prodotti da un laboratorio artigianale.
Il Gorgonzola è tutelato dal Consorzio di Tutela nato nel 1970. Curiosità: durante la Seconda Guerra Mondiale, la zona fu risparmiata dai bombardamenti grazie a Winston Churchill, grande amante di questo formaggio.

Per maggiori informazioni: turismonovara.it
Agnone e il Caciocavallo
Agnone, nel cuore del Molise, è un gioiello di tradizione, storia e cultura, con un fascino veneziano.
Passeggia per il borgo prima di assaggiare il Caciocavallo! Da non perdere:
- La Pontificia Fonderia Marinelli, attiva da oltre mille anni.
- Il Museo della Campana, dedicato a Papa Giovanni Paolo II, che vi fece visita nel 1995.
- Il Museo del Rame, con tradizioni tramandate di generazione in generazione.
- La Fontana Marmorea in Piazza Plebiscito (1881), costruita in marmo di Carrara.
Il Caciocavallo ha anche un museo dedicato: il Museo di Arte Casearia e della Transumanza, dove scoprire la storia e gli strumenti antichi della produzione.

Per maggiori informazioni: visitagnone.com
Pienza e il Pecorino
Pienza, in Toscana, è un vero bijoux rinascimentale voluto da Papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini).
Il borgo si sviluppa intorno a Piazza Pio II, con il Duomo color miele e Palazzo Piccolomini, che domina un panorama mozzafiato.
Da non perdere il Bastione sud della Mura, detto “al Caglio”, legato alla produzione tradizionale del formaggio.
Girando per le viuzze dai nomi da fiaba come Via della Fortuna e Via dell’Amore, troverai botteghe dove acquistare il Pecorino, amato anche da Lorenzo de Medici.
La produzione del Pecorino segue ancora i metodi artigianali di una volta.

Per maggiori informazioni: ufficioturisticodipienza.it
Per il momento il mio viaggio nei buonissimi sapori dei formaggi nostrani è concluso, ma non è che sia terminato…

Sono nata un po’ di anni fa a Bergamo dove tuttora vivo. Amo molto viaggiare perché mi piace vedere posti nuovi, ma anche rivedere “quelli vecchi” in quanto hanno sempre un loro fascino.
Sono diplomata come perito turistico e conosco bene l’inglese, il francese, il tedesco e un giorno vorrei imparare anche lo spagnolo. Adoro sia leggere (Il genere di libri che amo di più? Beh, non ne ho uno prestabilito poiché i gusti di lettura variano come le stagioni della vita!) sia scrivere. Un’altra mia passione è la cucina e i miei piatti “forti” sono sia il risotto, in tutte le sue forme, sia i dolci come la torta con le mele. Stravedo per gli animali soprattutto i cani.
Vieni a trovarmi anche sul mio blog personale https://monicajollystella.wixsite.com/di-tutto-un-po